"Rifugio e Lago Coldai", nelle Dolomiti bellunesi, nell'area del Civetta!

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Gita in montagna con i bambini




Una bella giornata dello scorso anno, col duevoltepapà e Daniele ancora gestibile, abbiamo parcheggiato la nostra macchina ad Alleghe, nello spiazzo antistante agli impianti di risalita, per prendere l'ovovia che ci avrebbe portato ai Piani di Pezzè: se già ricordavate la riluttanza del pargolo alle funivie, potete immaginare quella alle seggiovie, che dovevamo prendere per raggiungere Col dei Baldi...



Alla fine, dopo una lunga contrattazione che nemmeno un mediatore esperto avrebbe potuto sostenere, siamo finalmente giunti a destinazione dove, dopo una meritata sosta per ammirare il panorama (ero già stremata...), abbiamo preso una semplice e larghissima mulattiera in direzione Casera Pioda (un po' a occhio, visto che di cartelli neanche l'ombra), per raggiungerla in poco più di un quarto d'ora.



Fin qua difficoltà zero, anche perchè è discesa!
Ma ora si inizia a fare sul serio, dal momento che la strada sale, anche se non con una pendenza eccessiva: a larghi tornanti, si guadagna quota, fino ad arrivare ad un tratto in piano. Il duevoltepapà ha tirato un bel sospiro di sollievo, ma è durato assai poco: l'ultimo pezzo infatti è bello ripidino, e lui ha dovuto fermarsi parecchie volte per recuperare le forze...E' un cittadino, non un campione allenato, quindi tanto di cappello, perchè ce la mette tutta.

Il Rifugio Coldai (m. 2132) ormai è lì che ci guarda: appena arrivati il marito grida vittoria! Molla zaino e bambino e si siede ad ammirare il panorama (dice lui), che peraltro è davvero bello; ma il meglio deve ancora venire.



Dopo aver recuperato le forze, bisogna salire ancora un po' e "svalicare": giunti infatti alla forcella Coldai (m. 2191), dalla quale già ci si possono rifare gli occhi guardando in basso: il meraviglioso laghetto omonimo sembra una perla verde incastonata tra le rocce, e distogliere la vista è davvero difficile!

Dopo le opportune valutazioni del duevoltepapà sul fatto di scendere al laghetto per poi dover risalire, ci siamo diretti verso le sue sponde, per consentire a Daniele di toccare con le sue manine l'acqua: che gioia per lui!



Noi ci siamo mangiati due bei paninozzi belli rigonfi di prosciutto, mentre per Dani ho sfoderato una bella pappona mantenuta calda dal mio fantastico termos 40settimane, che lui ha gradito molto; dopo un pochino di nanna però, abbiamo deciso che fosse giunto il momento di rientrare e così, zaino in spalla, eccoci di nuovo sulla via del ritorno.



Direi che questa è una camminata molto bella e relativamente breve: non è assolutamente possibile farla con passeggino, quindi bisogna attrezzarsi con altri mezzi; seppur non lunga, bisogna entrare nell'ordine di idee che un po' di fatica si farà!


Adelaide

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