Baita Segantini, nel Parco Naturale di Paneveggio, Dolomiti Trentine

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Gita alla Baita Segantini, immersa nel Parco Naturale di Paneveggio, nelle Dolomiti Trentine, raggiungibile da passo Rolle.

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Dopo aver parcheggiato in uno degli ampi sterrati in cima al passo Rolle, col duevoltepapà ci siamo diretti al primo tornante verso San Martino di Castrozza, col nostro bel passeggino (con dentro Daniele) e con marsupio (per Filippo): subito abbiamo imboccato la larga via che sale abbastanza ripidamente (ma solo qui!) per poche decine di metri, fino a portarsi in un pianoro dal quale la vista veramente è abbagliata dal verde dei prati: ecco che svoltiamo verso destra e si sale verso la nostra meta!
In molto poco, quasi senza fatica (così il papi, io un po' sì...), si guadagna la Capanna Cervino (m. 2084): bisogna assolutamente dire che ci abbiamo messo più del tempo previsto, non perché morissimo sotto il sole a picco o abbattuti dallo sforzo, ma perchè il panorama è talmente favoloso da meritare scatti a raffica! Non c'è angolazione, scorcio o veduta che non valga la pena immortalare.


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In altro esiguo tempo (in totale poco più di un'oretta) si arriva alla nostra meta, la Baita Segantini (m. 2200): inutile dire che sia io che il duevoltepapà siamo rimasti affascinati da questo bellissimo balcone su delle cime altrettanto spettacolari, quali sono le Pale di San Martino; qui il magnifico Cimon de la Pala (detto anche il Cervino delle Dolomiti, per la sua forma conoidale) la fa da padrone, mettendosi in mostra come da nessun'altra parte.


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E credo che anche i nostri due tesori ne siano rimasti ammaliati, se non dalla bellezza del paesaggio (sono ancora piccini), almeno dal delizioso laghetto che sembra esser stato messo lì dalla mano di un abile pittore: io di posti belli, nelle Dolomiti, ne ho visti tanti, ma credo che questo meriti una menzione d'onore! Ci ero già stata tanti anni fa (quando i bimbi non erano nemmeno nei miei pensieri  più lontani e il papi non l'avevo ancora incontrato), salendo invece dalla Val Venegia, ma con la pioggia: ne conservavo comunque un bel ricordo, ma vederlo ora col sole e con gli occhi di mamma, devo dire che mi ha aperto un mondo...


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Qui abbiamo potuto lasciare Daniele libero di esprimersi (certo, dal momento che c'è il laghetto, la sicurezza è d'obbligo), con Filippo che lo guardava rapito; consumati i nostri pranzi al sacco (e - al termos - per i bimbi), abbiamo poi preso la via del ritorno, non senza aver fatto un pensierino al trekking del Cristo Pensante...ma ovviamente per un'altra avventura, senza passeggino.


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Adelaide (Duevoltemamma)

4 commenti

  1. Ciao grazie per aver partecipato all'iniziativa Conosciamoci su spicchi del gusto e bello scoprire il tuo blog ricco di tanti consigli e idee, e soprattutto ricco di foto spettacolari come queste ti seguo volentieri a presto elisa
    spicchidelgusto

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  2. ma qui è una vera meraviglia!bellissimo!!!
    buona serata simona:)

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