FINE DELLA SCUOLA... BIGLIETTI PER LE MAESTRE

5 commenti
Siamo ormai in dirittura d'arrivo... manca lo sprint finale... e poi... LA SCUOLA E' FINITA!!!
I miei ragazzi, come immagino anche i vostri, ormai sono davvero stanchi: non vedono l'ora che la scuola finisca.
In questi pochi giorni che mancano, c'è tempo per preparare un bigliettino per le maestre?
Sì, sì, dai, un minutino dobbiano trovarlo per dire GRAZIE  a questi "Angeli" che ogni giorno si prendono cura dei nostri pargoli: ma vi immaginate di rimanere 4 o 5 ore (o anche di più) in classi di 20 - 25 (e spesso anche di più) bambini  come i nostri? Io non credo che resisterei... no, decisamente non potrei fare la maestra!
Allora facciamo un bel bigliettino, semplice ma d'effetto: un bel "GRAZIE DI CUORE", dove la parola "CUORE" è sostituita da un bel cuoricino in panno.
Questo bigliettino è fatto con un cartoncino bianco piegato a metà, con un inchiostro per timbri ho colorato leggermente i bordi, una strisciolina di cartoncino ondulato per creare un po' di "movimento" e un bel cuore in pannolenci rosso.
Dentro i bimbi possono scrivere un messaggio, un augurio, fare un disegno...
E' bello che i bambini si ricordino di ringraziare le persone che si danno da fare per loro, è pur vero che per far questo le maestre vengono pagate: è il loro lavoro certo, ma la parola GRAZIE ultimamente sta rischiando di finire nel dimenticatoio... scriviamolo bene in grande nel nostro bigliettino!!!

grazie di cuore

L'anno scorso ne avevo preparati di simili: sempre cartoncini piegati a metà, "stressati" sui bordi con dell'inchiostro per timbri, abbelliti poi con cuorici in feltro e bottoncini.
 biglietti maestre

Il pezzo forte di questi biglietti è però la poesia... poche righe per personalizzarli con il nome della maestra!
Eccoli più da vicino così potete "notare" anche la mia "vena poetica"!!!

biglietti maestre3

biglietti maestre2
Un saluto a tutti e... Buona fine della scuola!



I laghi di Colbricon

4 commenti



Premesso che con uno zaino porta-bimbo si può arrivare (quasi) dappertutto, io vi voglio raccontare i percorsi che abbiamo testato personalmente, con Daniele sulle spalle di un papà cittadino poco sportivo, arrivato alla meta senza aver bisogno di nuovi polmoni...insomma, qualcosa di fattibile per tutti!

Stavolta niente passeggino da trekking, dal momento che il terreno sconnesso non lo consente, ma zaino: il nostro piccolo aveva 14 mesi (e dentro si è fatto delle grandi dormite), io ero incinta di 6, ed abbiamo deciso di raggiungere i laghi di Colbricon, lungo un sentiero un pochino più impegnativo di quelli larghi e sterrati cui eravamo abituati, ma molto breve, dal momento che il tempo impiegato è solo di 40 minuti.



Partiti da Malga Rolle, poco prima della cima dell'omonimo passo (arrivando dalla Val di Fassa), abbiamo seguito la fiumana che si dirigeva in discesa verso l'imboccatura del sentiero, che si addentra bello deciso in un bosco profumatissimo; non ci sono tratti particolarmente impegnativi, ma la pendenza comunque c'è e si sente (soprattutto la nota il duevoltepapà con bimbo scalmanato sulle spalle), ma comunque, come già anticipato, il tragitto è talmente breve che si arriva a destinazione prima di esalare l'ultimo respiro (e sappiate che l'altro papà che era con noi, con bimba a seguito, con stesso mezzo di trasporto, non era così distrutto...e non è uno sportivo!)



Non appena il bosco si dirada, sulla destra appare il primo dei due laghi (quello cosiddetto "basso" m. 1909), segno che ormai mancano pochi passi alla meta: il bel pianoro con l'altro lago (m. 1922) e il Rifugio Colbricon (m. 1922) offrono davvero un panorama superlativo e in agosto abbiamo fatto fatica a trovare un piccolo cantone dove sistemarci per il nostro pic-nic.

Dopo aver fatto fare la pennichella ai pargoletti (e ai papà distrutti), abbiamo fatto il giro del lago per poterlo ammirare da più angolazioni e devo dire che merita, perchè si tratta davvero di un bel posto; non ci siamo fatti mancare una bella capatina al Rifugio per mangiarci un dolce e mettere il timbro sul nostro passaporto delle Dolomiti.

Per il rientro, i papà hanno fatto meno fatica e quasi si bullavano di come erano stati bravi in salita (...); ammetto che ai laghi ho visto qualche famiglia col passeggino, ma vi sconsiglio caldamente di intraprendere la via così, perchè rischiereste di doverlo chiudere e trasportare a mano, e conseguentemente prendere il bimbo in braccio, che non sarebbe il massimo...meglio partire attrezzati con zaino (o eventualmente marsupio o fascia per i più piccoli) oppure cambiare meta.


Come passeggiata davvero la consiglio perchè i laghi di Colbricon sono davvero un'oasi ideale per i bimbi:  soprattutto i più grandicelli ameranno da pazzi lanciare i sassi nell'acqua e fare a gara a chi per primo vede qualche pesce!
 
 
Post scritto da Adelaide di Duevoltemamma
 
 
babyTrekking


Questo post partecipa al Link Party di Da Mamma a Mamma

La mappatura dei nei

4 commenti
Dopo la gravidanza ho notato che la mia pelle (carnagione ambrata) ha evidenziato un numeroso aumento di nei.

Così sono tre anni che mi sottopongo alla mappatura dei nei dal dermatologo.
La visita e' indolore e veloce, si chiama dermatoscopia. In cosa consiste? Si tratta di un esame che si avvale di una videodermatoscopia digitale computerizzata, composta da una telecamera a fibre ottiche collegata al computer. 

Durante la visita, che dura circa un'ora, il medico fa scorrere la telecamera sul neo e l'immagine della sua struttura interna, invisibile ad occhio nudo, compare su un monitor ingrandita diverse volte.
Qui di seguito vi riporto le mie foto :

Dal punto di vista medico, sono agglomerati circoscritti di melanociti, le cellule del nostro corpo che producono la melanina, a cui si deve il colore della pelle. Di solito sono simmetrici, tondeggianti, dai bordi ben definiti e dalla colorazione omogenea, e non superano i 6 mm di diametro.

In questo caso specifico ne vedete due sospetti. 


Prima della visita vi faranno creare una cartella privata con una piccola cronistoria relativa ai vostri dati personali e alle vostre principali malattie. Tale cronistoria si estenderà anche ai componenti più vicini della vostra famiglia ( genitori). Da qui vi faranno una mappa di eventuali nei atipici da tenere sotto controllo (come nel mio caso).
Vi parlo di questo perché non tutti sanno che c'è' una correlazione tra gravidanza e aumento dei nei durante e dopo il parto, causato dai notevoli sbalzi ormonali. Solitamente l'incremento principale avviene nella zona pancia e schiena.


A prescindere da ciò i medici dermatologi raccomandano, da anni, di effettuare una visita all'anno in quanto tra i tumori della pelle più temuti rientra il MELANOMA. E se il 70% delle lesioni compare sulla pelle sana, il 30% evolve da un neo preesistente. I soggetti più a rischio sono quella parte di popolazione con pelle chiara e capelli biondi, rossi o occhi azzurri. Chi è frequentemente soggetto a eritemi o scottature. 

Falsi miti:

NON e' vero che: 

urti o ferite sono pericolosi

un neo grosso e sporgente degenera in tumore

asportare un neo e' pericoloso

i nei che abbiamo fin dalla nascita sono più a rischio di quelli che compaiono da adulti

se la mamma ha tante voglie il bambino nascerà con molti nei


Mi sento di farvi un'ultima raccomandazione: perché i raggi solari diventino un alleato di salute e bellezza, è fondamentale scegliere un buon solare in base al tipo di pelle (fototipo), in modo da evitare arrossamenti, eritemi solari, prevenire il fotoinvecchiamento e scongiurare i rischi del cancro della pelle.

Top of the post - 26 maggio

5 commenti
Da oggi anche noi partecipiamo al Top of the Post,  la rubrica settimanale di OrdinataMente, e ogni lunedì pubblicheremo un elenco dei 3 migliori post (di altri blog) della settimana passata.
 
 
 
Ordinata Mente


Ecco i miei preferiti:

- Ginocchia sbucciate di Giada del blog Mammachevita, perché capisco benissimo quello che prova...anche la mia bimba cade in continuazione ed è piena di lividi....poveri bimbi, per fortuna son di gomma!

- Giulio coniglio va alla festa di Tazze spaiate, perché stavo giusto cercando un'idea per il prossimo libro da regalare alla mia bimba!

- Un anno fa quella sottile linea rosa di La sottile linea rosa, perché mi ha fatto ritornare alla mente l'emozione che ho provato quando ho fatto il mio test di gravidanza!

Voi cosa ne pensate? Quali sono stati i vostri post preferiti?

Marina
 

Le Avventure di Pau

3 commenti
 
Dalla matita della nostra Paola Lomuscio e dalla sua passione per il disegno nasce PAU, una piccola parte di lei, solare, sorridente e pasticciona! Uno ne fa e cento ne combina, ovviamente di GUAI!
Accompagnerà noi mamme e i nostri piccoli nel suo mondo magico, spiegando ai bimbi tantissime nozioni importanti, sempre all'insegna del divertimento!

La sua prima missione sarà far capire ai vostri bambini l'importanza delle vitamine contenute in frutta e verdura e noi sappiamo bene che, quando la "piccoletta" si fissa un obiettivo, pur tra mille intoppi, riesce quasi sempre nel suo intento!

PAU  durante uno studio sulla verdura! :)


La birichina si è inoltre resa disponibile come modella. Periodicamente metteremo a  vostra disposizione una PAU tutta da colorare, per il divertimento dei più piccini. Lei, e anche tutte noi, siamo curiosissime di vedere come verrà trasformata dalla smisurata fantasia dei vostri bimbi!

Seguiteci in questo divertentissimo viaggio con la piccola PAU! Siamo sicure che ve ne innamorerete proprio com'è successo a noi!

Seguite PAU anche sulla sua pagina Facebook e sul suo profilo Instagram.

Mam Piccoli Artisti

1 commento


Nel disegno infantile i bambini proiettano i propri sentimenti, descrivono la realtà a modo loro e la rielaborano attraverso pennarelli, matite, pastelli a cera o tempere; è uno dei giochi più tranquilli da fare soli, o in compagnia degli amichetti, ma i piccoli (come in ogni attività da loro svolta) ci mettono già tutto il loro impegno.

 Il disegno infantile ha diverse fasi, la prima è denominata "fase dello scarabocchio" e la riscontriamo in bimbi dai 2 ai 4 anni. Viene così chiamata perché le prime espressioni grafiche dei bimbi sono paragonabili a degli scarabocchi, termine che ha intrinseca in sé un'accezione negativa. In verità i nostri figli stanno già esprimendo la loro natura e sarà proprio la nostra reazione alle piccole opere d'arte ad avere un'importanza fondamentale per il loro successivo sviluppo.

Fatta questa importante premessa, oggi vorremmo parlarvi della nostra iniziativa attiva sia sulla pagina Instagram che qui sul Blog. Io, personalmente, da madre di un bimbo di tre anni, adoro vedere la sua faccina impegnata mentre colora un foglio con i suoi pennarelli cercando di creare forme che, di giorno in giorno, diventano sempre più riconoscibili. L'orgoglio di noi mamme per queste prime piccole conquiste è sano ed indiscutibile.

Proprio per questo motivo vogliamo scoprire i piccoli, grandi capolavori dei vostri bimbi.

Avete due semplici modi per condividerli con noi:


Su Instagram, taggando gli attacchi d'arte dei vostri piccoli #mam_piccoli_artisti.





Sul Blog, inviandoci una mail con allegata foto.





Forza!! Condividete con noi la loro arte! I lavori più carini, ogni quindici giorni, avranno un piccolo spazio dedicato su Instagram, sul Blog e sulla nostra pagina Facebook!

Cupcake con crema chantilly

Nessun commento
 
Ho iniziato ad avvicinarmi alla pasticceria con questo impasto, che è molto versatile e si presta bene ad essere cotto sia in un piccolo stampo per torta, sia in un pirottino, e sarà ancora più gloso se arricchito da una decorazione in crema chantilly.
 
Per l'impasto
 
Ingredienti: 
 
75 g di zucchero
50 g di burro a temperatura ambiente
1 tuorlo
2 albumi montati a neve
50 g di gocce di cioccolato
100 ml di latte a temperatura ambiente
150 g di farina
 
Procedimento:
 
Mescolate energicamente il burro e lo zucchero, per ottenere la consistenza di una crema. Aggiungete prima il tuorlo, poi le gocce di cioccolato. Unite gli albumi montati a neve, mescolando delicatamente a mano dal basso in alto per non smontare il composto. Infine sempre mescolando a mano unite parte della farina, poi il latte, infine di nuovo la farina. Versate l'impasto nei pirottini e infornate a 160 gradi per circa 20 minuti. Per evitare che le gocce di cioccolato cadano sul fondo del cupcake potete infarinarle leggermente. 
 
Per la crema chantilly
 
Ingredienti:
 
250 ml di panna fresca
20 g di caragenina (per non impazzire a cercarla potete sostituirla con il Panna Fix Paneangeli)
10 g di zucchero semolato finissimo
I semi di mezza bacca di vaniglia
 
Procedimento:
 
Montate tutto con delle fruste elettriche o con una planetaria fino alla consistenza desiderata
 
Con una sac a poche guarnite a piacere i vostri cupcake.
 
 
Vorrei aggiungere io un paio di trucchetti che ho imparato, leggendo ricette qua e là. Per avere creme con un'ottima consistenza fate in modo che sia le fruste elettriche che la ciotola, dove monterete il composto, siano il più fredde possibile, riponendole in frigorifero un paio di ore prima.
 
Provate la ricetta di Lisa e, se vi va, fateci sapere come ve la siete cavata mandandoci foto dei vostri dolcetti alla nostra mail.
 
I più belli verranno pubblicati sul nostro blog!

Da oggi siamo anche su Facebook!

1 commento
 

Finalmente da oggi ci potrete trovare anche su Facebook! Venite a trovarci e aiutateci a far crescere la nostra nuova pagina! Ci trovate QUI

Vi ricordiamo che il nostro blog è un blog per le mamme e fatto dalle mamme, quindi aspettiamo le vostre ricette, le vostre creazioni handmade e le vostre esperienze di spannolinamento!
Tutti i vostri articoli saranno pubblicai qui sul blog e sui nostri social network (Instagram, Google + e Facebook)

Infine, se siete delle Blogger e volete entrare a far parte del nostro staff, mandateci una mail di presentazione al nostro indirizzo e-mail

Vi stiamo aspettando!



Nuova Rubrica: Gite in montagna con i bimbi! Rifugio Laresei

2 commenti

Gita al Rifugio Laresei (Veneto)




Una facile gita in montagna che vi racconto è quella al Rifugio Laresei, in Veneto, poco distante da Falcade, nota località di villeggiatura nelle Dolomiti bellunesi: noi l'abbiamo fatta con passeggino da trekking (e io ero incinta di 6 mesi), pertanto direi che è (quasi, dai) alla portata di chiunque.

Siamo partiti in pompa magna dalla sommità del Passo Valles, che mette in comunicazione la provincia di Belluno con il Trentino (Predazzo, oppure San Martino di Castrozza via Passo Rolle), parcheggiando in uno sterrato non grandissimo di fonte alla Capanna Valles (e lì, se avete voglia di mangiare, ne farete una pelle...vi consiglio il "Piatto del Barba", non ve ne pentirete!): io, marito, Daniele, Filippo in attesa e dei nostri amici con bimba novemesenne in zaino (portato dalla mamma, e con questo ho detto tutto...); il primo pezzo è semplice semplice, e si arriva subito alla disabitata Malga Pradazzo; da qui in poi il panorama s'insuperbisce mostrando i Lagorai e il Gruppo delle Pale, rendendo il nostro cammino meno faticoso.

In realtà di fatica non se ne fa mai molta, dal momento che il sentiero è ampio e ben battuto: d'altra parte, se l'abbiamo percorso col passeggino, già significa che il fondo non è sconnesso...In circa un'oretta scarsa, passata ad ammirare il paesaggio e fare foto, più che altro, si perverrà già al crocicchio di vie che indica che la meta è ormai prossima: ancora meno di dieci minuti e siamo arrivati!


Il posto è davvero incantevole: la vista spazia quasi a 360gradi e, se la giornata è limpida, lo sguardo si spinge sino alle vette ampezzane; possiamo notare tutto il gruppo del San Pellegrino, con la bella piana di Fuciade, la valle del Biois e le Pale...Stupendo! L'unica pecca del posto è che molto ventoso, per cui consiglio felpa con cappuccio anche in piena estate e bimbi con un bel cappello onde evitare spiacevoli otiti a sorpresa!

Per mangiare al Rifugio Laresei, terrazzo privilegiato sulla sottostante valle, occorre prenotare in anticipo, oppure avere molta pazienza e aspettare a lungo...qui abbiamo visto certi passeggini con delle ruote da fare impallidire un hammer...e lì mi sono detta: ne voglio anche io uno così!! E infatti ho convinto poi il maritino a comprare per la nascita di Filippo il mio Easywalker Sky, di cui quest'anno testerò l'efficienza in tantissime escursioni!



In definitiva: è una passeggiata molto gradevole e poco impegnativa, da fare con qualsivoglia mezzo di trasporto per infanti (ovviamente non con un passeggino ad ombrello, perchè morireste alla prima curva!); ecco, tenete presente che c'è sì molto spazio attorno al Rifugio per consumare il pranzo al sacco, ma è prevalentemente sassoso, per cui non è l'ideale per far scorrazzare i bimbi.
Pe il resto...via libera!


Questo post lo trovate anche sul mio blog Due volte mamma

babyTrekking

Cupcake alla Banana

4 commenti
La ricetta che vi propongo questa settimana è un asso della manica per tutte le mamme, e unottima idea per una merenda anche per i più piccini.
Avete presente quando la buccia delle banane si annerisce? Il mio fruttivendolo di fiducia conferma che è il momento migliore per gustarne a pieno la dolcezza, ma i bambini spesso si rifiutano facendo un po'i capricci. Ebbene, per la ricetta che vi propongo non solo è possibile utilizzare le banane più mature, ma è addirittura consigliabile, il risultato infatti sarà migliore! 

Ingredienti:

3 banane mature
260 gr di farina autolievitante
1/2 cucchiaino di bicarbonato
113 gr di burro a temperatura ambiente
150 gr di zucchero
3 uova a temperatura ambiente
1 vasetto di Jogurt alla Banana
1/2 bacca di vaniglia oppure un cucchiaio di naturale estratto di vaniglia 

Procedimento: 

Sbattete il burro e lo zucchero con le fruste elettriche fino a renderli un composto chiaro e cremoso, aggiungete le uova una alla volta continuando a mescolare. 

Setacciate la farina con il bicarbonato e il sale. 

Schiacciate con una forchetta le banane e unitele al composto di burro uova e zucchero, quindi aggiungete la farina in tre volte alternandola con lo yogurt e infine come ultimo ingrediente lestratto di vaniglia.

Riempite i pirottini di carta (ne ricaverete circa 12 cupcakes) fino a 3/4 abbondanti perché questo impasto non cresce molto.

Cuocete nel forno a 160° per circa 20 minuti o finché non  sono dorati e inserendo uno stuzzicadenti questo ne esce pulito.

Decorate a piacere, ma per un risultato migliore appoggiate una fettina di banana (questa volta non troppo matura) sulla sommità del cupcake, prima di procedere con il frosting, come nella foto. 

I bambini divoreranno tutto molto velocemente, ma se ve ne dovessero avanzare conservate questi cupcakes nel frigorifero.

Fateci sapere se ve ne sono rimasti! 

Post di Lisa Furlan

MAM cerca collaboratrici Blogger!

Nessun commento



Mamma Aiuta Mamma è alla ricerca di nuove collaborazioni che rendano più interessante il nostro progetto.

Sei una mamma blogger? Hai un blog con dei vecchi post interessanti che ti piacerebbe ripubblicare?
Vorresti tenere una rubrica tutta tua? Hai mille idee per la testa che ti piacerebbe condividere con altre mamme?

Allora entra a far parte del nostro staff!

Se ancora non sei convinta... scrivere sul nostro blog ti darà maggior visibilità, e magari verrai letta da qualcuno che non conosce il tuo blog e da quel momento comincerà a farlo e avrai così un follower in più!

Sei convinta?

Inviaci la tua candidatura con una tua presentazione e un tuo articolo di prova a:
 
Ti aspettiamo!
 
 

La nostra nuova rubrica: SOGNANDO CUPCAKE

Nessun commento
                      
Che bello presentarvi la nostra nuova, dolcissima rubrica: SOGNANDOCUPCAKE.
Chi di noi non ha mai guardato un cupcake con aria sognante? La freschezza degli ingredienti fanno grande un dolce, ma qualsiasi buongustaio vi dirà che un dessert si mangia innanzitutto "con gli occhi"!
Lisa è una mamma che ogni giorno si impegna per realizzare il suo grande sogno: aprire un personale laboratorio di dolci in stile american-bakery. Noi ci auguriamo con tutto il cuore che il suo dolcissimo desiderio si realizzi e nel frattempo, la seguiamo per farci conoscere nuovi orizzonti a base di creme, decorazioni, glasse e tutto ciò che potrà rendere i vostri dolcetti deliziosi al palato e favolosi alla vista!
Accanto a Lisa, rimbocchiamoci le maniche, indossiamo un grembiule, e coinvolgiamo i nostri piccoli, perché non c'è nulla che un bimbo ami di più di un dolcetto goloso e divertente da guardare. Se poi si sentirà lui stesso artefice della creazione, il successo è assicurato!
Potete farvi venire l'acquolina in bocca anche seguendo la nostra Lisa sulla sua pagina Facebook e sul suo sito web! Correte a leggere la sua prima ricetta e buon appetito!

Il mio #mammacheblog

5 commenti

Mammacheblog Social Family Day


I nostri biglietti da visita

Essendo una "novellina" in fatto di mummy blogger non ero molto a mio agio al pensiero di partecipare a questa giornata. Temevo veramente che le blogger ormai navigate mi guardassero dall'alto in basso isolandomi per tutta la giornata. Già mi vedevo là a testa bassa, girovagare sola soletta per gli stand, cercando di trattenere le lacrime.
Credo fermamente in questo progetto, per cui ho lasciato da parte le paure e, per il bene del blog, mi sono lanciata, d'altronde quale migliore occasione per farci conoscere e gettare le basi per nuove idee e nuove collaborazioni. Così sabato (purtroppo ho potuto partecipare solo al Social Family Day) sveglia puntata all'alba, mi sono infilata su un treno direzione Milano. Ad aspettarci alla fermata della metropolitana le Opel Meriva e, da subito, mi sono sentita anche io un po' vip!

Le Opel Meriva utilizzate come navette per noi mamme

Incredibile ma vero, nella sola durata del viaggio in auto avevo già stretto amicizia!  Ho incontrato la dolcissima Elena Valigia e Passeggino ed ho potuto dare finalmente un volto a Marina, colei che mi ha fermamente supportato nella start up di questo progetto. Ma le coccole a noi destinate erano appena iniziate, infatti appena arrivate Fattore Mamma ci ha donato una graziosissima shopper rosa ricolma di gadget! Tra me e me mi sono vantata della mia arguzia nel portarmi un piccolo trolley, in modo da non tornare a casa con le spalle a pezzi.

I miei gadget

Dopo le registrazioni è iniziato il Mom Talk dove sono stati presentati esempi di progetti che hanno avuto successo grazie alla rete, come la favolosa Chiara Cecilia Santamaria autrice del famosissimo blog "Ma  che davvero" e l'utilissimo e, a mio avviso, toccante progetto Fight The Stroke, che supporta i sopravvissuti dell'ictus pediatrico.

Selfie con la dolcissima Chiara Cecilia Santamaria

Ma, complice la grande atmosfera festosa che si respirava, nonostante la mia buona volontà di partecipare alle conferenze, non sono riuscita a seguirle più di tanto.
Le mie nuove amiche, prese come me dalla grande frenesia della giornata, mi hanno coinvolto in varie attività come le foto scattate nel set fotografico allestito dallo sponsor Philips, in cui da mamma avevi l'occasione di trasformarti in una vera e propria supermamma.

Set fotografico Philips

All'arrivo di Benedetta Parodi, madrina della giornata, naturalmente si è scatenato il caos ed io ho pazientemente aspettato il mio turno per scattare una foto insieme a lei! Quando mi ricapita? Ho apprezzato davvero molto la sua gentilezza e disponibilità nei confronti di tutte noi. L'ho osservata e non si è mai sottratta alla richiesta di una foto o un autografo. In più ha pazientemente ascoltato noi mamme mentre le parlavamo dei nostri progetti.

Io e Cristina Parodi

Dopo le premiazioni da parte di Fattore Mamma per il miglior progetto e la meritatissima vittoria delle favolose Instamamme, è arrivata l'ora di pranzo e, davvero non so come sia successo, ma scattando, scattando  abbiamo formato un gruppetto di circa dieci, dodici mamme, tra cui le dolcissime DueVolteMamma, Giada MammaCheVita e Mamadvisor. Nonostante le avessi appena incontrate, ho avuto la vera e propria sensazione di essere uscita a pranzo con amiche di vecchia data. Ci talmente immerse nelle nostre conversazioni "mammesche" che, ad un certo punto, guardandoci intorno, ci siamo rese conto che la nostra tavolata era la sola rimasta nell'area dedicata al pranzo!

I cupcake gentilmente offerti dalla Avent

Dopo aver divorato Torta e Cupcake preparati per festeggiare il compleanno della Avent, è arrivato il momento da me fortemente temuto per tutta la giornata: il nostro turno agli show case dove Fattore Mamma ci ha dato l'occasione di presentare in video i nostri blog. Ovviamente ti prepari una favolosa presentazione, arrivi gasatissima davanti alla telecamera convinta di fare un figurone ma l'emozione, purtroppo, gioca brutti scherzi e la presentazione fatta insieme a Marina (eh si! mi ha tenuto la mano come quando si va dal dentista! :)) non è venuta proprio come avremmo voluto, ma pazienza! Per rimediare vi lascerò una copia della presentazione qui sul blog, perchè ho la convinzione che "Repetita Iuvant".

Intervista per la Bepanthenol

La giornata sta volgendo al termine ed io scorgo delle ragazze della Bepanthenol in cerca di mamme da intervistare e mentre tutte le altre si defilano, mi faccio avanti io con la mia faccia tosta e la mia inspiegabile indole da star! Stranamente dopo lo show case, l'emozione è svanita e io rispondo tranquillamente alle domande e in più ricevo anche una scatola piena di campioncini gratuiti.
Prima di dirigermi verso casa ho dovuto dare il giusto spazio ad un ultimo importante progetto! Così, complice la mia timidezza pari a zero, ho voluto fare due chiacchiere con gli autori del progetto: Gli amici di Bob di cui presto vi parleremo sul blog!

Il progetto "Gli amici di Bob"


Giornata finita. Con un misto di felicità e tristezza mi sono diretta verso la mia casetta, dove mi sono goduta ogni singolo ricordo di questa fantastica giornata. Riflettendo durante il viaggio di ritorno, mi sono anche data della stupida perchè mi sono resa conto di aver scambiato per altezzosità la timidezza di molte mamme, essendo per me la riservatezza un concetto totalmente sconosciuto, spesso dimentico che ció non può valere per tutti.
Se siete delle mummy blogger e ne avete la possibilità vi consiglio vivamente di partecipare il prossimo anno, perchè sono sicura che sarà per voi una piacevolissima scoperta, come lo è stata per me!

Mammacheblog - Social Family Day - 16 e 17 maggio 2014

1 commento
Sia Nicoletta che io abbiamo avuto il piacere di partecipare al nostro primo Mammacheblog - Social Family Day, organizzato da Fattoremamma. Io ho partecipato ad entrambe le date, mentre Nicoletta mi ha raggiunta sabato e finalmente abbiamo avuto la possibilità di conoscerci anche di persona, e di presentare il nostro progetto MAM insieme.
Riassumerò io, in questo post, le due stupende giornate!



Foto dal mio blog damammaamamma.blogspot.it
 
Ho imparato tante cose grazie ai MOM Class e finalmente ho potuto dare un volto alle blogger che seguo da mesi e soprattutto ho potuto conoscere tantissime altre blogger e poi cosa altrettanto importante... mi sono divertita un sacco!
 
Ma ora, ecco il riassunto delle giornate:
 
Venerdì 16
 
Barbara Damiano di Mammafelice ci ha spiegato quanto sia importante un piano editoriale per il proprio Blog... e ovviamente io non ne ho uno.... devo assolutamente rimediare!
 
Ecco i punti fondamentali per creare un Blog di successo:
 
- Content is the king
- Piano editoriale settimanale, mensile e annuale
- Post di qualità
- Scrivere spesso e curare i contenuti
- Seguire altri blog commentarli (con commenti di qualità e senza il link al proprio blog!)
 
Enrica Crivello ci ha spiegato come usare al meglio i social network per pubblicizzare il blog.
I punti più importanti:
 
- Non usare automatismi ma postare manualmente ogni post sui vari social
- Se scrivi in italiano non usare Bio (su Twitter e Instagram) in inglese (che senso ha? Della serie parla come mangi :) )
- Per Facebook programmare i post (io lo faccio sempre...perché non sono on line 24 ore su 24...anche se soffro d'insonnia! eheheh)
- Per Twitter non usare 200 tag perché non si capirebbe nulla...
- Se vi piace fare dei post fotografici, usate Pinterest
 
Molto interessante è stato anche il corso di Enrico Epifani, che ci ha parlato di SEO MAMMA e strumenti base per migliorare la visibilità del blog.
Ecco i punti principali:
 
- Differenze tra il SEO e la SEA
- Cosa significa SERP
- Come migliorare lo Snippet e il Rank
- Come scegliere e usare le Keywords 
- Come ottenere più visualizzazioni sul nostro Blog
 
Per approfondire leggete qui bit.ly/laseomamma
 
Infine Venerdì ho partecipato al corso Stile e Lavoro di Claudia Mencaroni che ci ha dato molti suggerimenti di stile
 
Sabato 17

E' stata una giornata più leggera e divertente, nella quale abbiamo avuto il piacere di conoscere delle blogger di successo come Chiara Cecilia Santamaria (Ma che davvero?), Francesca del Rosso (aka Wondy), Enrica Tesio (tiasmo) Cristina Calilli (centopercentomamma ) e Francesca Fedeli (#fightthestroke).
 
 
Foto dal mio blog damammaamamma.blogspot.it
 
La premiazione del FMA Fattoremamma award è stata fatta dalla simpaticissima Benedetta Parodi, e hanno vinto le fantastiche Instamamme (le avevo votate anche io!).

Dopo il pranzo, c'è stato il MomTalk sui "Nostri figli e la rete" al quale però non son riuscita a partecipare perché impegnata a girare lo Showcase per il mio blog e per quello di MAM insieme a Nicoletta, a divertirmi a fare la "modella" insieme alle mie amiche blogger per lo sponsor Philips, a farmi intervistare per Bepanthenol, a girare per gli stand degli sponsor, a mangiare la torta, i cupcake offerti da Avent e le merendine della Kinder e soprattutto a chiacchierare!
Il tempo è volato insieme alle mie nuove amiche, che ora non sono più solo amiche virtuali, ma finalmente reali!
 

Foto dal mio blog damammaamamma.blogspot.it
 

Infine vorrei ringraziare lo staff di Fattoremamma per la splendida opportunità ed organizzazione del Mammacheblog; due giornate veramente ricche e indimenticabili, grazie anche agli Sponsor per i fantastici gadget che ci hanno donato!

Al prossimo anno!

Marina

Questo post lo trovate anche sul mio blog Da Mamma a Mamma

Spasmi affettivi

Nessun commento


Oggi vorrei condividere con voi la  mia prima disavventura da Mamma. Mio figlio all'epoca del fatto aveva all'incirca un anno e mezzo. 
Una sera, subito dopo cena, il mio piccolo Giammarco sbatte la testa contro un gioco, uno di quei banalissimi e frequenti "incidenti" che capitano ad ogni bambino!
Ci guarda ed inizia a caricare il pianto: bocca aperta, occhi chiusi, ma non emette alcun suono. Io aspetto fiduciosa che prenda fiato e parta l'urlo, invece niente di niente!
Dopo pochi secondi, fa un mezzo respiro e mi si affloscia in braccio. Io, giustamente, mi faccio prendere dal panico, mentre il mio compagno impallidisce ma, fortunatamente, mantiene quel self control che lo contraddistingue. Trascorsi tre, quattro secondi, che paiono una vera eternità, il mio piccolo rinviene e rimane un po' stordito, reattivo, ma leggermente addormentato.
Immediatamente contatto la nostra pediatra che non ci risponde. Passo al piano B e telefono alla guardia medica che gentilmente ci fa capire di non essere in grado di effettuare una diagnosi e ci consiglia di recarci immediatamente in ospedale. La cosa non c'è purtroppo di alcun aiuto, ma in tutto questo marasma ho avuto un'illuminazione. Chiamo la zia pediatra di una mia ex compagna di classe, le racconto l'accaduto e la dottoressa, con la sua voce confortante, mi dice di stare tranquilla, in quanto si tratta solo di un caso di "spasmo affettivo".

Gli spasmi affettivi sono crisi su base emotiva, anche causate da banalissimi motivi quali la stanchezza, un rifiuto, una lite tra i genitori oppure il dolore fisico provato, come nel nostro caso. Queste portano ad un pianto incontrollato durante il quale il bambino non riesce a respirare e sviene. Questo svenimento non provoca nessun danno fisico ai piccoli, ma solo un grande spavento ai genitori.
La pediatra ha usato un esempio semplice: è come per noi adulti quando andiamo a fare un prelievo di sangue, c'è chi lo fa serenamente, e chi invece si sente male e sviene. E' una situazione incontrollata su cui il bimbo non ha nessun potere decisionale, capita punto e basta.
Ne soffre un bambino su quattro. In certi casi non si arriva nemmeno allo svenimento, ma solo all'apnea. Se impari a riconoscerlo, sarà sufficiente soffiare un pochino di aria sul viso del piccolo per evitare il mancamento. 

Bimbi che, in passato, hanno avuto delle crisi, crescendo, possono accorgersi che questo svenimento attira molta attenzione e preoccupazione nei confronti dei genitori ed usarlo volontariamente per uscire da una situazione scomoda. Questo accade dai 5/6 anni in su, prima non è assolutamente un atto volontario!
Ci tengo a precisare che non sono un medico, le mie ricerche sono state fatte in base ad un'esperienza personale e all'aiuto della pediatra, motivo per cui, se mai vi dovesse capitare, fate comunque riferimento al vostro medico sia per la diagnosi che per i consigli sui comportamenti da tenere quando si scatena una crisi.


Ricetta: Torta cioccolato e pere

4 commenti
Oggi vi propongo una delle mie torte preferite: la Torta Cioccolato e Pere!




INGREDIENTI:
(per 8 persone, Tempo 40 min.)

- 100g di zucchero
- 200 g di farina tipo 00
- 170 g di burro
- 1/2 bustina di lievito
- 200 g di cioccolato fondente
- 4 uova
- 3 pere grandi


PREPARAZIONE:

Per prima cosa sbucciate le pere, tagliatele a cubetti e adagiatele in un tegame, nel frattempo tritate il cioccolato fondente e scioglietelo a bagnomaria, aggiungendo 100 gr di burro a pezzetti, mescolate per sciogliere il tutto e lasciate intiepidire.

In un mixer sbattete il restante burro con 50 gr di zucchero e i tuorli d'uovo, fino ad ottenere una bella crema liscia, alla quale aggiungerete il composto di cioccolato fuso ormai tiepido. Versate il composto ottenuto in una ciotola capiente e unite la farina e il lievito setacciati (passati al colino).
Montate gli albumi a neve ferma e una volta pronti,  incorporate il resto dello zucchero sbattendo per qualche secondo ancora. Unite delicatamente gli albumi montati a neve al composto di cioccolato, mescolando dal basso verso l'alto.

Versate l'impasto in una tortiera preparata con carta da forno o imburrata, e mescolate il tutto con le pere tagliate precedentemente.
Mettete la vostra torta in forno preriscaldato a 180° per almeno 40 minuti.

Una volta pronta, lasciate per circa 10 minuti la torta nella tortiera per farla raffreddare, in modo che non si afflosci, quindi sformatela e decoratela con dello zucchero a velo.

Buonissima sia calda che fredda.

(Ricetta dal blog Da Mamma a Mamma)

Con questo post partecipo al

Linky Party C'e' Crisi

Vincitrice del Contest: "La dolcezza delle Mam"

4 commenti
Ecco lo scatto vincitrice del nostro Contest su Instagram: "La Dolcezza delle Mam"


La foto è stata scattata da Mamma Serena, che ama le fotografie perché, essendo timida e non riuscendo ad esprimersi bene a parole, riesce ad esternare serenamente i propri sentimenti attraverso uno scatto. 

"Leonardo è nato il 15 Gennaio ed è il nostro primo figlio.
Quando si parla di figli sono tutti pronti a dirti cosa devi o non devi fare: non tenerlo in braccio, non cullarlo che poi si abitua, non viziarlo... 
È vero, sulla teoria avevo altri progetti: mai nel lettone e niente vizi... ma poi tutto cambia...
Troppo spesso ci dimentichiamo che i figli non sono macchine.
Forse sono presuntuosa ma mi piace credere che l'istinto di una mamma, guidata dall'amore per il proprio cucciolo, non sbagli quasi mai. 
A volte mi ritrovo a pensare che tutto questo non durerà per sempre e che presto mi mancherà la dolcezza e il rapporto unico che abbiamo ora. 

E allora, prenditi tutto il tempo che ti serve Leonardo, stringi forte la mia mano e addormentati, la mamma è qui. Niente è più importante o più urgente."

Serena

Figli al guinzaglio

Nessun commento

 
Mettereste mai i vostri figli al guinzaglio? Per quanto sia difficile gestire delle trottole ambulanti (lo è a casa propria figuriamoci per strada o al supermercato!), scommetto che nessuna mamma del Bel Paese si sognerebbe mai di portare in giro i propri figli tenendoli legati. Anzi, se vedessimo una scena simile, il primo pensiero sarebbe "Qualcuno chiami i Servizi Sociali, il telefono azzurro...o uno psichiatra!".
Ebbene, in Inghilterra sta accadendo l'impensabile! Da qualche anno è scoppiata la moda dei "guinzagli" per bambini. "Ma com'è possibile legare il proprio figlio come fosse un cane?" vi starete chiedendo. In Inghilterra negli ultimi anni è diventato accettabile, se non addirittura consigliato.
Nel 2011 sui marciapiedi o ai bordi delle strade inglesi poco più di 1.000 bambini al di sotto dei 4 anni sono rimasti coinvolti in incidenti, di questi purtroppo 229 non ce l’hanno fatta, o hanno riportato gravi lesioni. Da qui nasce l’idea di creare un guinzaglio per bimbi. L’inventore è Mike Prosser, che ha deciso di adattare una delle proprie creazioni, una cintura porta attrezzi per persone che lavorano sospese sui tetti o su impianti di trivellazione, che impedisce agli attrezzi di cadere in mare o di colpire qualche sventurato collega sulla testa. La corda allungabile collegata alla “cintura per bambino ai primi passi” (traduzione letterale di “toddler belt”) permette ai bambini di allontanarsi dai genitori per un massimo di 90 centimetri, permettendo quindi di controllare il loro vagabondare. Questo “aggeggio” soddisfa gli standard di sicurezza Britannici ed Europei ed è apparso online per la prima volta nel gennaio 2012, e pur non essendo stato pubblicizzato, sembra stia spopolando man mano la voce si sparge tra le mamme inglesi.

Ho avuto il piacere di avere una mia carissima amica inglese in visita un paio di mesi fa, che mi ha chiesto se in Italia mettessimo o meno i figli al guinzaglio quando iniziano a muovere i primi passi. Io, che ancora non mi ero informata al riguardo, l’ho fissata inorridita e le ho spiegato come una cosa del genere non sarebbe vista di buon occhio.
Insomma, abbiamo imparato tutti a camminare senza guinzaglio e le ginocchia sbucciate sono una fase quasi inevitabile del processo di crescita, per di più non mi sognerei mai di lasciare mia figlia a trotterellare vicino al bordo della strada, proprio perché so quanto siano imprevedibili i bambini ma, cosa più importante la terrei per mano ad ogni passo. Lei è rimasta piuttosto sorpresa e mi ha spiegato che in Inghilterra si rischia di essere considerate “bad moms” se non si provvede alla sicurezza dei propri pargoli, e che la moda del guinzaglio è ormai ampiamente diffusa, tanto che le mamme vecchio stampo, quelle che preferiscono “rischiare” e tenere i figli per mano invece di metterli al guinzaglio, sono additate come mamme snaturate che mettono a repentaglio la sicurezza dei propri bimbi.

È incredibile come l’orizzonte culturale del paese in cui ci si trova influenzi la visione che abbiamo di una determinata pratica. Ho letto articoli sul Daily Telegraph e testimonianze di mamme circa questi fantomatici guinzagli, eppure (nonostante nelle mie vene scorra anche sangue anglosassone) non riuscirei mai ad utilizzarne uno con Vittoria, ma ovviamente questa è la mia personale opinione.
E voi mamme, cosa ne pensate?

Racconti di Vasino: "Mr Bunny" racconto di mamma Sara

Nessun commento


I giorni di Pasqua sono stati per noi giorni di grandi cambiamenti, abbiamo salutato i pannolini definitivamente, a settembre Tommaso andrà all'asilo e benché sia sempre il mio cucciolo è giunto il momento di fare dei passi avanti.
Ho approfittato dei tre giorni di vacanza per fare una full immersione e dedicarmi completamente allo spannolinamento ed è stato molto più semplice di quanto pensassi.
Già da più di due settimane lo assillavo con questa storiella :"Il coniglietto di Pasqua vorrà i tuoi pannolini in cambio di una bella sorpresa..lasceremo tutti i pannolini al coniglietto che si farà una bella cuccia morbida e tu metterai le tue mutandine e farai la pipì e la cacca nel vasino".
Così giovedì siamo stati insieme a scegliere le mutande al negozio e venerdì abbiamo preparato la scatola con i pannolini e una carota per Mr. Bunny.
Armata di circa 15 paia di mutande e 8 pantaloni con elastico della tuta , oltre a una decina di pantaloni del pigiama abbiamo iniziato con "Tommy se ti scappa la pipì dove la fai?" e lui "vasino!" ..."Bravo!!"
Con stupore fin da subito è andata abbastanza bene , abbiamo preparato una postazione vasino in bagno con materiale per intrattenerlo e pipì dopo pipì ha capito che era divertente soprattutto perché ad ogni obiettivo centrato mettevamo un soldino nel salvadanaio.
Ora sono 7 giorni che è senza pannolino , per il sonnellino pomeridiano non me lo chiede..e la notte glielo devo mettere senza che se ne accorga perché non lo vuole (ma al mattino si sveglia bagnato) ; così mentre da addormentato gli levo le mutandine e gli allaccio con cura il pannolino della nanna provo una grande malinconia nel pensare che il mio cucciolo sta crescendo e presto non avrà più bisogno che io gli allacci i bottoncini del body perché metterà canottiera e mutandine, sempre.








Trovate questo racconto anche sul blog di Sara: readytomess.blogspot.it
Grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza!

La Creatività delle MAM: le pochette di Alessandra

Nessun commento


Ciao,

sono Alessandra, bis mamma di due nanette di 3 Giuditta e 6 anni Benedetta.
Tra un raffreddore e l'altro, tra un compito di matematica e una paginetta di corsivo mi rilasso a creare pochette per le mie amiche & co.
 
 


Spero vi possano piacere
Per info scrivere all' E-mail
Mamma aiuta Mamma