Hello Kitty in Pasta di Zucchero

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Questo post è dedicato alle mamme di maschi ma che amano più o meno segretamente Hello Kitty. Ed è pensato per le mamme alle prese con un pomeriggio tra piccole donnine esigenti (non ho questa fortuna perché rientro nella prima categoria).



 

Decorare torte e cupcakes con la faccina di Hello Kitty è più semplice di quello che può sembrare.
Io utilizzo due tagliapasta in plastica completi di espulsore per segnare i dettagli del fiocco e del viso. Li potete usare sulla pasta frolla per dare forma a dei biscotti o sulla pasta di zucchero per decorare ciò che preferite (se vi piace l'idea, anche gli stessi biscotti).



Incidete premendo con forza, fate scorrere con dei piccoli movimenti orizzontali o verticali il tagliapasta sul piano di lavoro per definire perfettamente i bordi, e prima di sollevare lo stampino incidete anche la superficie ma senza arrivare fino al piano di lavoro per non creare dei buchi. Fatto!
Come sempre sono i dettagli a fare la differenza, per questo io poi decoro il fiocco usando degli stampini a forma di cuoricino e di fiorellino con della pasta di zucchero colorata, ed infine segno occhi e baffi con del cioccolato fuso o della cioccolata spalmabile. Buona decorazione!



Post di Lisa Furlan

Per la Nuova Rubrica "Viaggi e Canzoni": Week end in Umbria

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"Viaggi e Canzoni": Week end in Umbria


“Viaggia insieme a me
Io ti guiderò e tutto ciò che so
Te lo insegnerò
Finche’ arriverà il giorno in cui
Tu riuscirai a fare a meno di me
...
Finche’ arriverà il giorno in cui
io ti porterò
dove non sei stato mai
e ti mostrerò le meraviglie del mondo”

Viaggia insieme a me degli Eiffel 65

Non amo particolarmente la melodia di questa canzone né il modo in cui viene interpretata ma ho trovato il testo perfetto per iniziare questa nuova rubrica di “Viaggi e Canzoni”.

Nel mio primo post voglio parlarvi di quando abbiamo deciso di evadere e farci un week end nella zona di Perugia, di quando ci siamo accorti che, avendo una casa in Toscana, sottovalutavamo spesso una regione ricca e varia come l’Umbria, di quando, sulle note di “In the green wild” di Julia Holter, abbiamo caricato la macchina e siamo partiti alla volta di Saragano, un piccolissimo borgo medievale umbro.
Ci siamo messi in viaggio subito dopo il pranzo di mio figlio, Baby P., approfittando della quiete che ci avrebbe “gentilmente offerto” in corrispondenza del suo pisolino.
Durante il tragitto abbiamo quindi optato per un po’ di musica country soft che ci riuscisse a trasmettere le sensazioni di un luogo di pace come quello dove eravamo diretti e che nello stesso tempo conciliasse con il suo sonno: ci siamo rilassati grazie alla melodia di Cactus in the valley dei Lights, distratti con Eggshell di Rackel Sermanni e immedesimati nel “mood” da viaggio on the road con Wanna take your home dei Gloriana.



In circa 2 ore e senza troppe soste (grazie soprattutto al fatto che mio figlio dormiva! N.d.R.) siamo giunti a destinazione: la Locanda del Prete, una splendida country house diffusa costituita da 10 appartamenti immersi nel verde nel cuore di Saragano.
Avevo optato per un bellissimo appartamento con angolo cottura e terrazza con affaccio panoramico, ovviamente avevo richiesto lettino per Baby P. ed aiutino per le pappe da parte del Ristorante.
Il risveglio nel verde e la colazione nella terrazza panoramica forse è stata la parte più bella di questo splendido fine settimana: poter fare colazione con mio figlio osservando, nella quiete più totale, la valle e crogiolarci sulle note della musica di Bahrani tratta dall’album “Bach for babies” mi ha regalato un momento che non dimenticherò!

Copyright di Lucrezia Peekaboo travel baby / mom travel blog


Piccola nota per il lettore: Ramin Bahrami è un pianista iraniano noto per le sue interpretazioni delle composizioni di J. S. Bach. Recentemente ha registrato una serie di ninnenanne dedicandole alla figlia Shahin Maria, di due mesi. Undici momenti tratti da Bach, Brahms, Mozart e Gluck “per offrire la prima bellezza ai bambini appena nati. E ai genitori”.

Nel corso dei 2 giorni ci siamo regalati una visita della mostra fotografica di Steve McCurry intitolata “Sensational Umbria” (tanto per respirare appieno lo spirito della regione!) e un light lunch nella cantina di Arnaldo Caprai, sito a Montefalco, organizzato e promosso da La Strada del Sagrantino.


Copyright di Lucrezia Peekaboo travel baby / mom travel blog


La degustazione presso la cantina è stata davvero piacevole o forse dovrei dire appetitosa, oltretutto con nostra immensa sorpresa avevano allestito un “baby corner” dove Baby P. poteva gattonare, giocare, sfogliare libri ecc. mentre noi “maturi genitori” ci dedicavamo ai piaceri (moderati, sia ben chiaro!) di Bacco.


Copyright di Lucrezia Peekaboo travel baby / mom travel blog



Copyright di Lucrezia Peekaboo travel baby / mom travel blog


Questo fine settimana volgeva così al termine tra “immagini che lasciano il segno” e che “resteranno dentro i miei occhi” come cantano i Tiromancino nell’ultima canzone che il cantautore ha dedicato alla figlia (a proposito avete visto il video? Chi è mamma non può non vederlo: fa sorridere e commuovere nello stesso tempo, lo trovate qui!)

Lucrezia

Peekaboo travel baby

Vinci uno sconto per le foto della tua estate su Biblis Imago, con le foto dei vostri Bimbi in Vacanza!

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Contest Fotografico con Biblis Imago


Sono felice di annunciarvi un nuovo Contest Fotografico sulla nostra pagina Instagram @mammaiutamamma in collaborazione con Biblis Imago!
Ho appena ricevuto il foto libro delle mie vacanze, fatto da loro ed è spettacolare! (Ve ne parlerò presto sul mio blog www.damammaamamma.net con altre soprese riguardanti il sito Bilbis!)

Biblis Imago è il modo migliore per realizzare album fotografici. Nessuna complicazione, opzioni superflue o costi nascosti. Soltanto le tue foto in pratici album per condividere con chi vuoi i tuoi momenti più belli!



Ma veniamo alle regole del Contest Fotografico, per partecipare dovete seguire su Instagram @Mammaiutamamma e @Marina_damammaamamma e se avete un blog diventare lettori fissi di Mamma Aiuta Mamma

Potete partecipare con tutte le vostre foto dei vostri bambini in vacanza, vanno bene anche le foto vecchie, basta taggarle col tag #mamxmam_biblis è importante ricordarsi di inviare una e-mail a: mammaaiutamamma14@gmail.com con la liberatoria per pubblicare la foto dei vincitori sul nostro blog e anche per ricevere i premi che andranno a tutte le partecipanti!

Ma veniamo al dunque, a tutte le partecipanti che ci invieranno la mail, verrà dato un buono sconto del 20% da utilizzare sul sito www.biblis.it, mentre per le 3 foto vincitrici ci saranno, oltre ad un post dedicato qui sul blog, ulteriori sconti:

Per la prima classificata un buono sconto del 50%
Per la seconda classificata un buono sconto del 40 %
Per la terza classificata un buono sconto del 35%

Tutti i buoni saranno utilizzabili sul sito Biblis fino al 31/10/2014.

Le 3 foto vincitrici saranno scelte secondo il nostro insindacabile giudizio, entro il 10 agosto e poi sarete voi a scegliere chi sarà la foto che si aggiudicherà il primo premio!
I vincitori verranno proclamati qui sul blog e su tutti i nostri canali social il 19 Agosto 2014.

Forza cosa aspettate, partecipate!

Marina

Top of the post - 28 luglio

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Eccomi pronta per partecipare anche col blog MAM al Top of the Post,  la rubrica settimanale di OrdinataMente, la classifica dei 3 migliori post (di altri blog) della settimana passata.





 
Ecco i miei preferiti:

- La moda della madre degenere di Unamammagreen perché Silvana scrive benissimo e io anche questa volta son d'accordo con lei, andate a leggere il suo post!

- Gardaland con neonati, yes you can di Lara di Nascecrescerompe, perché sono anni che non vado a Gardaland....e ho proprio voglia di tornarci!!!

- Un weekend tipicamente italiano di Mommyplanner, questo è un blog che ho appena scoperto e che mi ispira molto... in questo post ci son bellissime foto e le emozioni di una mamma espatriata che ritorna in patria.

Voi cosa ne pensate? Quali sono stati i vostri post preferiti?

Se volete potete leggere anche gli altri miei post preferiti sul mio blog www.damammaamamma.net

Marina

Il post della Domenica #1: Come crescere figlie femmine.

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Cari Lettori e Lettrici di Mamma Aiuta Mamma,
Mi presento: sono Giorgia, da undici mesi mamma di Adelaide e da oggi comincia la mia avventura con questo blog!
Ho deciso di chiamare questo spazio tutto mio "Il post della Domenica", che detta così suona male: chi non conosce i soliti luoghi comuni "Automobilista della Domenica" o "Ciclista della Domenica" e chi più ne ha più ne metta!!
Eppure la Domenica è il giorno più bello della settimana, secondo me eh:
Di Domenica è nata mia figlia e anche il Signore decise che di Domenica si doveva fare festa o ci si doveva riposare, perciò...;)
E Vi dirò, da quando sono a casa in maternità tutti i giorni per noi sono Domenica, non esistono più Lunedì, Martedì, Merc... Ma solo tanti giorni di festa da passare insieme!



Ora detto ciò, Vi lascio alla lettura del mio vero e proprio post:

Mi mancano poche pagine, ma sento il bisogno di parlarvi dell'ultimo libro che sto  leggendo, "Crescere figlie femmine" scritto da Steve Biddulph.



L'avevo acquistato tempo fa, ma il tempo materiale in questi mesi non c'è mai stato per leggerlo tutto d'un fiato!
Questo libro è davvero prezioso:
L'autore ha pensato di dedicare la sua esperienza e la sua preparazione ventennale come terapista familiare, per scrivere questa piccola guida, fatta proprio di veri consigli per noi genitori, che ci guiderà nel percorso di crescita di nostra figlia, dalla nascita ai 18 anni:
Sì, perché si comincia da subito!
Tutte le bambine attraversano cinque fasi fondamentali per diventare donne, cinque grandi insegnamenti della crescita: sentirsi sicura, imparare ad esplorare, relazionarsi col prossimo, trovare la propria identità e farsi carico della propria vita.
E in ogni fase c'è bisogno di noi genitori, se conosciamo in anticipo le tappe della crescita di una ragazza, possiamo organizzarci per aiutarle, perché è vero che il viaggio è di nostra figlia, ma noi siamo i suoi alleati durante tutto il cammino.
Perché nostra figlia di strada ne farà, e di problemi ne incontrerà (purtroppo) dai disturbi alimentari, all'alcol, ai rapporti coi ragazzi, alle cattive compagnie e chi ne ha più ne metta, e se staremo al suo fianco, l'aiuteremo a diventare prima una ragazza e poi una saggia donna, forte e responsabile!
A Voi il resto della lettura!
E se non Vi ho incuriositi abbastanza, Steve Biddulph ha scritto anche:
"Il segreto dei bambini felici"
"Crescere figli maschi"
"Il segreto delle coppie felici"
"Crescere bambini felici"
Non avete che l'imbarazzo della scelta!
Buona lettura.

Troverete questo post anche sul mio blog Ninnananna Ninna - O.

G.

LAVORETTI CON SALE E GESSETTI COLORATI

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Ciao a tutti,
oggi vi faccio vedere un lavoretto da fare con i bambini che avevo già postato l'anno scorso nel mio blog personale QUI .
Ho deciso di pubblicarlo anche sul blog MAM perchè è un'attività molto semplice per i bambini ma l'effetto che si ottiene è davvero fa-vo-lo-so!!!
Quello che ci servirà è
* del sale fino da cucina (sicuramente ne avrete in casa)
* e dei gessetti colorati (questi forse non li avrete in dispensa come il sale... ma è un prodotto che si può trovare facilmente nelle cartolerie e il costo è piuttosto basso).
Tenete alla portata di mano anche un piattino di plastica, uno stecchino da spiedini e un contenitore di vetro (io ho usato una vecchia bottiglia a forma di mezzaluna che una volta conteneva un liquore)
Se non avete il contenitore di vetro va bene anche un bicchiere di plastica, purchè sia trasparente.

materiale per lavoretti sale e gesso

Mettiamo nel piattino di plastica una manciata di sale fino, prendiamo un gesso del colore preferito e cominciamo a "strofinarlo" nel piattino con movimenti circolari.
Man mano che il gessetto passa sopra al sale quest'ultimo si colorerà; continuiamo fino ad ottenere l'intensità di colore desiderata.

fase lavoraz.1

Dopodichè mettiamo il sale dentro al nostro contenitore e iniziamo a fare la stessa cosa con un altro colore.

fase lavoraz.2

Possiamo fare diversi strati di colore, in base a quello che vogliamo ottenere: in questo caso io volevo far risaltare la parte della bottiglia con la mezzaluna e quindi, dopo un primo strato azzurro, l'abbiamo riempita quasi tutta di giallo... un ultimo tocco di azzurro e poi un bel tappo di sughero per sigillare il lavoro!

bottiglia di vetro

Si possono alternare più strati di colore diversi.
Ecco un'altra versione fatta l'anno scorso con mia figlia e le sue amichette: in questo caso ho usato come contenitore dei semplicissimi bicchieri di plastica trasparente!
Le "punte" di colore che scendono verso il basso si realizzano usando degli stecchini da spiedini: dopo aver inserito il secondo strato, con la punta dello stecchino si "spinge" il sale verso il basso che andrà quindi ad infilarsi nel colore sottostante... si continua a fare la stessa cosa tra uno strato e l'altro fino a riempire tutto il bicchiere.

bicchiere di plastica

Bello vero?
Se poi avete a disposizione delle bottigliette di vetro vedrete che, una volta realizzate, sembrano proprio quelle bottiglie riempite di sabbia colorata che si trovano nei mercatini delle zone di villeggiatura.
Ogni volta che propongo questa attività i bambini sono sempre entusiasti: riescono a fare questo lavoretto tutto da soli e la parte con gli stecchini devo dire che è senz'altro la loro preferita!

Un paio di suggerimenti utili...
è meglio fare questo lavoretto all'aperto: il rischio che cada il piatto con il sale è molto alto!
L'altro suggerimento è quello di sigillare in qualche modo il lavoretto una volta terminato: nel caso della bottiglia è stato piuttosto facile... un tappo e via; nel caso di un bicchiere di plastica si può versare, a lavoro ultimato, uno strato di cera liquida o di colla vinilica: questo impedirà che, se per caso il bicchiere dovesse cadere, ci sia sale sparso ovunque!!!

Ma attenzione care mamme: con questa tecnica si possono creare dei bellissimi centro-tavola!!!
Immaginate un bel calice di vetro (quelli belli capienti del brandy, o anche un flute...) riempito con vari strati di sale colorato e poi una candelina all'interno...
Oppure anche un piatto di vetro, con "stese" sopra delle "strisce" di sale di colore diverso... 

Ne ho realizzato uno in occasione di una cena estiva: sul piatto ho alternato sale fino e sale grosso, una parte lasciato bianco e un'altra parte colorato con gessetti azzurri, qualche conchiglia sparsa qua e là (se vuoi vedere altri modi per usare le conchiglie clicca QUI) e una bella candela azzurra. 
Una spolverata di brillantini ed ecco un centro-tavola semplice da realizzare, economico, ma sicuramente d'effetto!
E poi, potrete coinvolgere i bambini nel realizzarlo: saranno di sicuro contentissimi di aiutarvi!
Non so se notate un piccolo particolare: ci sono anche un paio di perle... così diventa un centro-tavola davvero prezioso! Una è appoggiata su una conchiglia e l'altra? Riuscite a trovarla?

Alla scoperta dei Serrai di Sottoguda, vecchia strada statale del Passo Fedaia, che metteva in comunicazione la val Pettorina con Malga Ciapela

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Oggi vi propongo una passeggiata più che un'escursione, da compiersi magari in un pomeriggio di bel tempo dopo una mattinata brutta che non vi ha fatto propendere per una gita vera e propria: visitiamo i Serrai di Sottoguda.

Noi, con passeggino ultraleggero, abbiamo parcheggiato la nostra macchina in uno degli ampi sterrati in località Pian, poco prima del caratteristico abitato di Sottoguda, dove trovare parcheggio è più difficile che in zona stadio prima del derby: il tratto di strada che ci separava dall'ingresso nei Serrai ci ha portato via veramente non più di dieci minuti e ci ha fatto scoprire le bellezze di questo paesino semi-sconosciuto.



Arrivati al limitare della gola, abbiamo deciso di salire sul caratteristico "Trenino dei Serrai", per percorrerli -in salita- senza fare fatica (ho preso la scusa della mia gravidanza...faceva caldo e non avevo voglia di camminare!): abbiamo speso 3,50 euro a testa (bimbo unenne gratis) e non vi dico la gioia di Daniele, non voleva più scendere! (ma chissà che fascino avranno mai questi treni su mio figlio...bah!)

Con questo bel mezzo di trasporto si percorre la stretta forra sino a Malga Ciapela, dove è posta la stra-famosa funivia che porta in cima alla Marmolada: da qui, smontati, ci siamo voltati per ripercorre il canyon in senso opposto, lasciando che i 200m di dislivello fossero per noi una comoda discesa.



Questa strada asfaltata, che si staglia strettissima tra pareti alte anche 100m, era la vecchia carrozzabile del Passo Fedaia, sostituita, circa una ventina d’anni orsono, da quella ben più comoda e larga che corre al di sopra; un tempo però era l’unico collegamento possibile con la Val di Fassa e molti inverni sono trascorsi senza che questa fosse transitabile: infatti veniva chiusa e i ponticelli caratteristici smontati, per permettere alle piene pimaverili del torrente Pettorina di non incontrare ostacoli e raggiungere il fiume Cordevole senza difficoltà.

Camminando partendo appunto da monte, la camminata risulta assai comoda e tranquilla: il duevoltepapà ha spinto il suo piccolino che si guardava intorno estasiato, ma magari il passeggino da trekking, con freno sul maniglione, gli avrebbe consentito minor fatica nei tratti più ripidi: ma niente panico, ce l'abbiamo fatta lo stesso senza indugi!



Per riguadagnare valle ci vuole circa un'oretta, contando però di fermarsi ad ammirare le imponenti rocce aguzze e leggendo i cartelli che, in punti strategici, raccontano emblemi del luogo: essendo tutta la gola molto umida, è meglio, se la giornata non è particolarmente calda e afosa, portare qualcosa per coprire i bimbi più piccoli.

Io vi consiglio caldamente di organizzare un pomeriggio in questo luogo, patrimonio dell'UNESCO(come tutte le Dolomiti): sebbene dal 2012 l'ingresso, anche per i pedoni, sia a pagamento, ritengo che la sua bellezza e la sua peculiarità valgano alla grande l'investimento.


Adelaide

Nuova rubrica sul matrimonio

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Buongiorno a tutte è con vero piacere che inauguro questa nuova rubrica su MAM e ringrazio in primis Marina per avermi dato questa opportunità.

La rubrica sarà incentrata su consigli per l'organizzazione del matrimonio. Non saranno dei noiosissimi trattati sul matrimonio, ma sulla base della mia esperienza quotidiana di wedding planner scriverò dei post trattando alcuni argomenti o piccoli aspetti che diventeranno spunti per consigliarvi o proporvi delle possibili soluzioni. Se avete curiosità o domande sarò ben lieta di rispondere....

L'organizzazione di un matrimonio è un tema molto più complesso di quanto si pensi, ci sono molti aspetti che vengono sottovalutati o scarsamente presi in considerazione. Ne parleremo in maniera semplice raccontandoVi anche le nuove tendenze del wedding


A presto

Patrizia

Wedding Events Blog - Il Blog di Future Emotion


L'esperienza di "Spannolinamento" di mamma Erica

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Cominciare a togliere il pannolino prima dei 2 anni



immagine dal web


Oggi Erica del blog Semplicemente oggi ci racconta la sua esperienza di "spannolinamento"
 

Siamo arrivati anche noi a questo momento, il mio ometto di 22 mesi è diventato grande, sono 4 giorni che usiamo con successo le mutandine tutto il giorno, anche all'asilo nido,  per cui voglio condividere questa esperienza con le altre mamme e papà, che possa essere d'aiuto o solamente di spunto.
 
Il primo incontro con il vasino l'ha avuto dai primi mesi, appena era in grado di stare seduto da solo, ci sedevamo li e leggevamo libricini insieme, a volte ci faceva qualcosa a volte no. Con l'inizio del nido ai 13 mesi la cosa purtroppo è un po' regredita, ma non abbiamo smesso di provarci. 
L'ho sempre tenuto parecchio senza pannolino con una traversa quando era piccolino, e stile cagnolino fino a poco tempo fa (ovvero se faceva qualcosa per terra si puliva).
 
Negli ultimi mesi, diciamo dalla primavera e per lui erano 18 mesi più o meno, in casa abbiamo iniziato  a lasciarlo spesso nudo, e nell'ultimo mese ha iniziato ad andare da solo nel vasino quando gli scappa, qualcosa ogni tanto ancora viene persa per strada, ma nella maggior parte delle volte lui va nel vasino, si alza dice "bravo!" e con il vasino in mano vuole andare in bagno a svuotarlo e lavarlo. (Qui siamo bravi noi.. che gli abbiamo insegnato)
 
Lui ora ha 22 mesi, ha il volto soddisfatto quando si alza e vede il contenuto del vasino, vedo che la pipì esce proprio di sua volontà, non a caso, così da 4 giorni abbiamo fatto il passo alle mutandine anche fuori casa, ed è stato un successo immediato, devo dirlo non me lo aspettavo, io ogni tanto li propongo di fare pipì e lui la fa, o se non esce niente dice "niente" e si alza.
 
Per mia semplicità gli ho insegnato a farla da femmine, ovvero da seduti o accovacciati per terra, avrà tempo per imparare a farla da in piedi, come tutti i maschietti.
 
La cacca anche quella viene fatta nel vasino in casa, con sua grande soddisfazione, va in giro a dirlo a tutti i componenti della famiglia, quando siamo fuori, è la mia paura, per adesso è successo una volta e l'abbiamo fatta nel secchiello da spiaggia.
Esistono anche dei vasini da viaggio ma con la prima figlia non li ho usati e non vorrei usarli nemmeno con il secondo, non perchè non siano utili ma non li ritengo uno strumento indispensabile.
 
I miei consigli:
  • Iniziate presto l'uso del vasino, water, ciotola o quel che volete.
  • NON scoraggiatevi se all'inizio si bagnerà e farà incidenti in casa o fuori.
  • NON denigratelo mai, per esempio dicendo frasi del tipo "Non sei capace... " ,"Ti sei ancora bagnato..." , "Noooo hai bagnato tutto il letto" I bambini sono molto sensibili e potrebbero bloccare il loro cammino verso l'indipendenza e fin da piccoli capiscono tutto, anche se non le parole, il nostro sguardo, per cui sempre con il sorriso.
  • Sorridendo, ditegli "Va bene, non ti preoccupare " oppure " Dove si fa la pipi? in bagno , nel vasino"
  • Abbiate pazienza e i primi tempi proponetegli di fare la pipì ogni oretta, se non la fa dopo 15 minuti max 30 riproponete e così via.
  • Io uso pannolini lavabili che fanno sentire il bambino effettivamente bagnato quando fa la pipì, per loro è una consapevolezza in più di quel che succede, senza la consapevolezza è difficile reagire, questo per ogni cosa.
E così entrambi i miei figli prima dei 2 anni hanno detto addio al pannolino, quindi mamme non pensate che sono ancora piccoli, i nostri cucciolotti da coccolare li rimarranno lo stesso, con un pannolino in meno attaccato al sederino, per cui non aspettate la soglia dei 3 anni e passa, provate prima.

Questa è l'esperienza di Erica, se anche voi volete raccontarci la vostra, mandateci una mail a mammaaiutamamma14@gmail.com e noi la pubblicheremo qui sul blog!

Grazie Erica per il tu racconto, cosa ne pensate? Siete d'accordo con lei nell'iniziare così presto a togliere il pannolino?

Top of the post - 21 luglio 2014

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Eccomi pronta per partecipare anche col blog MAM al Top of the Post,  la rubrica settimanale di OrdinataMente, la classifica dei 3 migliori post (di altri blog) della settimana passata.




 

Ecco i miei preferiti:

- Le luci nelle case degli altri di Baby a bordo, perché chi almeno una volta non ha fantasticato guardando fuori dalla finestra...

- Il pesciolino Gabriele e una nuova maglietta disegnata di Accidentaccio arrivano i bambini, perché l'ho trovata un'ottima idea per far divertire i bimbi e per avere anche un bel ricordo dei loro capolavori artistici!

- Avrei voluto concepire mio figlio in Laos, in Vietnam o in Cambogia di Peekaboo Travel Baby, perché è un post molto bello, ricco di foto stupende.... e perché io ho concepito la mia bimba in Grecia e all'inizio ridevo al pensiero, e la chiamavo grechina.... e questo post me l'ha ricordato!


Voi cosa ne pensate? Quali sono stati i vostri post preferiti?

Se volete potete leggere anche gli altri miei post preferiti sul mio blog Da Mamma a Mamma

Marina

LA LEGGEREZZA DELL'ESTATE

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Per noi mamme h24 la chiusura della scuola e l'estate coincidono. Indubbiamente e' un periodo particolare dove e' dietro l'angolo il rischio che giornate di spensieratezza possano essere travolte dal solito stress che ci accompagna tutto l'anno, insomma quel solito corri corri potremmo ritrovarcelo anche in questi mesi particolari, quando invece potremmo fare cose diverse, anche nulla. Rallentare. La prima cosa che in questo periodo dobbiamo fare e' cercare di rallentare i nostri soliti ritmi. Se e' possibile fare meno cose per farne altre. L'estate tutto sommato e' abbastanza lunga ma ovviamente non credo che tutti riescano a trascorrerla tutta "in vacanza". La vacanza e le ferie se ci sono e' molto meglio...ma i restanti giorni?
La leggerezza dell'estate e' gia' nei nostri vestiti, nel cibo che preferiamo, nell'aria che respiriamo, e anche nel riposo che ci concediamo. Si perche' a volte anche fare nulla e' rigenerativo; ma non siamo piu' abituati a godere di un tempo in cui possiamo fare quasi niente...e allora abbiamo la sensazione di annoiarci. Invece e' fondamentale trascorre del tempo, sia noi che nostri figli senza impiegarlo necessariamente a fare qualcosa. Partire per trascorrere dei giorni al mare o in montagna o ovunque ci va di trascorrere la nostra vacanza, ci comporta un gran lavoro di preparazione sia prima che dopo all'arrivo; mi riferisco soprattutto alle valige da preparare e da disfare, che per quanto leggere cerchiamo di farle, si sa che con i bimbi non e' mai in piu' un golfino di ricambio o tante altre cose indispensabili a cui non possiamo rinunciare. Cosi' inevitabilmente ci portiamo dietro sempre troppe cose.
E allora ecco che il tempo in cui restiamo a casa durante il periodo estivo puo' essere sfruttato per fare e pensare le cose con calma, senza fretta. Cosi' anche le cose piu' banali possono renderci felici. Una passeggiata, un gelato, un libro da leggere, e tanto tempo trascorso soprattutto insieme a loro..., amiche mamme e principesse colorate, 
Buona Estate!

"Rifugio e Lago Coldai", nelle Dolomiti bellunesi, nell'area del Civetta!

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Gita in montagna con i bambini




Una bella giornata dello scorso anno, col duevoltepapà e Daniele ancora gestibile, abbiamo parcheggiato la nostra macchina ad Alleghe, nello spiazzo antistante agli impianti di risalita, per prendere l'ovovia che ci avrebbe portato ai Piani di Pezzè: se già ricordavate la riluttanza del pargolo alle funivie, potete immaginare quella alle seggiovie, che dovevamo prendere per raggiungere Col dei Baldi...



Alla fine, dopo una lunga contrattazione che nemmeno un mediatore esperto avrebbe potuto sostenere, siamo finalmente giunti a destinazione dove, dopo una meritata sosta per ammirare il panorama (ero già stremata...), abbiamo preso una semplice e larghissima mulattiera in direzione Casera Pioda (un po' a occhio, visto che di cartelli neanche l'ombra), per raggiungerla in poco più di un quarto d'ora.



Fin qua difficoltà zero, anche perchè è discesa!
Ma ora si inizia a fare sul serio, dal momento che la strada sale, anche se non con una pendenza eccessiva: a larghi tornanti, si guadagna quota, fino ad arrivare ad un tratto in piano. Il duevoltepapà ha tirato un bel sospiro di sollievo, ma è durato assai poco: l'ultimo pezzo infatti è bello ripidino, e lui ha dovuto fermarsi parecchie volte per recuperare le forze...E' un cittadino, non un campione allenato, quindi tanto di cappello, perchè ce la mette tutta.

Il Rifugio Coldai (m. 2132) ormai è lì che ci guarda: appena arrivati il marito grida vittoria! Molla zaino e bambino e si siede ad ammirare il panorama (dice lui), che peraltro è davvero bello; ma il meglio deve ancora venire.



Dopo aver recuperato le forze, bisogna salire ancora un po' e "svalicare": giunti infatti alla forcella Coldai (m. 2191), dalla quale già ci si possono rifare gli occhi guardando in basso: il meraviglioso laghetto omonimo sembra una perla verde incastonata tra le rocce, e distogliere la vista è davvero difficile!

Dopo le opportune valutazioni del duevoltepapà sul fatto di scendere al laghetto per poi dover risalire, ci siamo diretti verso le sue sponde, per consentire a Daniele di toccare con le sue manine l'acqua: che gioia per lui!



Noi ci siamo mangiati due bei paninozzi belli rigonfi di prosciutto, mentre per Dani ho sfoderato una bella pappona mantenuta calda dal mio fantastico termos 40settimane, che lui ha gradito molto; dopo un pochino di nanna però, abbiamo deciso che fosse giunto il momento di rientrare e così, zaino in spalla, eccoci di nuovo sulla via del ritorno.



Direi che questa è una camminata molto bella e relativamente breve: non è assolutamente possibile farla con passeggino, quindi bisogna attrezzarsi con altri mezzi; seppur non lunga, bisogna entrare nell'ordine di idee che un po' di fatica si farà!


Adelaide

L'esperienza di spannolinamento di mamma Sonia

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Ad inizio giugno 2013, con i gemelli di 23 mesi, una mattina mi sono svegliata ed ho deciso: via il pannolino.

I pargoli non avevano mai visto un vasino od un riduttore e non avevano mai detto quando dovevano espletare le proprie funzioni corporali.
Insomma mi sono presa parole da chiunque quando ho detto che glielo avrei tolto.
"Non sono pronti" la frase più pronunciata.
Eppure, se decido una cosa è quella.
"Conosco i miei figli e possono farcela", la mia risposta.

Abbiamo comprato 2 vasini a forma di ippopotamo, 2 riduttori, uno azzurro ed uno verde e, dopo aver attrezzato i bagni e spiegato la nuova procedura ho tolto i 2 pannolini.
Mi guardavano con sguardo interrogativo, ma siamo partiti.

Il primo giorno, dopo aver scelto con cura ognuno il proprio paio di mutandine, si sono messi a giocare, felici per la novità.
La mia gioia è durata poco.
Ogni mezz'ora li mettevo sul wc, il vasino non li attraeva per niente, ma non ho mai beccato il momento giusto.
19 pipì, nessuna fatta dove andava fatta. Le hanno disseminate ovunque, divano, pavimento, tappeto, balcone.
Lavatrice in funzione perché avevo finito qualsiasi tipo di cambio, costumi compresi.
Dopo cena lo abbiamo rimesso, mio marito cercava di sostenermi, non sapendo se metterla sul ridere o sulla tragedia. Qualsiasi cosa dicesse io mugugnavo.

Il giorno dopo, appena svegli, hanno scelto cosa indossare. Il mio sorriso tirato faceva da cornice ad un'altra giornata dove, ne ero certa, il mocio l'avrebbe fatta da padrone. Secchio pronto ed asciugamani e traversine ovunque.
Prima o poi indovinerò il momento esatto, mi ripetevo.

Ogni ora giro in bagno, prima uno poi l'altro, e sì, siamo riusciti a fare la pipì nel water. Meraviglia!!! Loro tutti felici dei miei applausi, asciutti e fieri.
"Mamma pipì!" mi hanno detto.
Ovvio, dopo averla fatta.

La giornata è proseguita abbastanza bene, qualche pipì sul pavimento, 8 per la precisione, ma era già un piccolo passo avanti.
Avevano capito che potevano dirlo, che bagnati non era bello, che il wc era da grandi, come mamma e papà.
Li ho sempre rincuorati, applauditi, gratificati.
Sempre con secchio e straccio in mano ma cercando di tenere il sorriso.
 
Il terzo giorno mi sono commossa, solo un paio di incidenti e solo perché eravamo arrivati tardi in bagno. Ma loro hanno sempre avvertito, era la mamma ad essere lenta nei 100 metri con figlio in braccio.

Nel giro di una settimana, rigorosamete passata in casa in mutande, si è sistemato tutto.

I miei bimbi sono sempre stati un po' stitici quindi per quello non abbiamo mai avuto problemi, lo stimolo è sempre stato molto facile da riconoscere e, complice la forza di gravità, hanno sempre fatto meno fatica seduti sul wc.

Dopo pochi giorni siamo andati via facendo un viaggio in auto di 2 ore, avevamo messo le traverse sulla seduta del seggiolino auto, è rimasta asciutta.

Nel giro di un mese hanno anche affrontato un lungo viaggio in macchina per raggiungere il mare, viaggio durato un'eternità perché, divertiti, ogni due per tre urlavano "pipì" e noi ci fermavamo per poi scoprire che stavano solo scherzando. Non solo avevano capito tutto, i furbetti ci prendevano anche in giro.

Ormai è passato più di un anno, qualche incidente c'è stato, nei giorni iniziali, e lo metto in conto anche per i prossimi anni, ma per ora si contano sulla punta delle dita.

Poi quest'anno abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti, anche se, nuovamente, mi sono sentita dire che era troppo presto, che non avevano ancora 3 anni, che dovevo aspettare, e invece, oggi come allora, ho fatto di testa mia.
Lo abbiamo tolto anche di notte. Un successo fin da subito.

Hanno 3 anni appena fatti e i patelli da questa casa sono spariti.
Sono stati eccezionali.
Alla fine, per la mia esperienza, l'età non conta più di tanto, il fatto che siano già abituati nemmeno.
E' servita un po' di pazienza, tanto olio di gomito per asciugare per terra, un grande sorriso e tanti complimenti.

Leggevo spesso che sono le mamme a dover essere pronte più che i figli per spatellare, con il senno di poi posso dire che, nel mio caso, è stato proprio così.
Non ho ascoltato chi mi ha criticata perchè sentivo che era arrivato il momento.
Ho avuto ragione io. Le mamme lo sanno.

Parola d'ordine non arrendersi e soprattutto non rimetterlo una volta tolto.

Ringrazio Sonia, per aver deciso di condividere la sua esperienza con i suoi gemellini, e se anche voi, volete raccontarci come avete fatto lo spannolinamento dei vostri bimbi, mandateci una mail a mammaaiutamamma14@gmail.com

Marina

LAVORETTI CON CONCHIGLIE

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Ciao a tutti,
da pochi giorni sono rientrata dalla Croazia dove, assieme a marito e figli, ho trascorso una bella settimana al mare!
Se devo scegliere tra mare e montagna io non ho dubbi: assolutamente "W IL MARE!"
Mi piace camminare lungo la riva e raccogliere conchiglie, sassi, legnetti...
Adoro le conchiglie e devo dire che negli ultimi anni ne ho trovate davvero di carine.
Con le conchiglie si possono fare tanti lavoretti con i bambini (basta digitare "lavoretti con conchiglie" su qualsiasi motore di ricerca e si apriranno pagine e pagine di progetti).
Vi faccio vedere un "disegno" con le conchiglie che ho fatto assieme alla mia piccoletta qualche anno fà (all'epoca sì era davvero piccoletta...)
Su un cartoncino azzurro abbiamo incollato delle piccole conchiglie di telline: incollandole aperte sembravano proprio delle ali di farfalla e quindi abbiamo disegnato le antennine e le zampette.
Altre conchiglie a forma di chiocciola invece le abbiamo incollate nella parte più bassa del foglio dove avevamo disegnato un prato verde, in modo da farle diventare delle lumachine.
particolare 2 disegno linda con conchiglie

Incredibilmente poi avevamo trovato una conchiglia gialla... altro non poteva diventare che il sole!
Visto però che una conchiglia non ha certo la forma tondeggiante del sole abbiamo pensato bene di mascherarla un po' con dei batuffoli di cotone in modo che sembrasse il sole coperto da qualche nuvoletta!!!particolare disegno linda con conchiglie
Lei poi ha ben pensato di fare altri segni con i pennarelli qua e là... chissà cosa dovevano rappresentare quei "ghirigori"!!!
Comunque il disegno è questo ed è ancora appeso alla porta della sua cameretta!
disegno linda con conchiglie

L'anno scorso invece, con conchiglie e legnetti trovati sulle spiagge romagnole, avevo realizzato questa "campana del vento" (il post relativo lo trovate QUI  sul mio blog maryclaire perle&cose)


Le spiagge della Croazia, almeno quelle della zona dove siamo stai noi, sono quasi tutte sassose... quest'anno quindi poche conchiglie, in compenso ho raccolto dei sassi e anche delle pigne nella zona della pineta!
Ecco il "bottino"...
ricordi dal mare
Con le pigne ho già in mente di realizzare alcune cosette per Natale... che ovviamente vi farò vedere più avanti; con i sassi e le poche conchiglie invece ho abbellito dei vasetti porta-lumino:
candelina sassi e aromi
...ecco qui sassi ed erbe aromatiche quali rosmarino e lavanda...
 candelina sale e conchiglie
... sale grosso e conchiglie...

candelina e conchiglie
... solo conchiglie!

Se avete un terrazzo dove la sera vi rilassate magari bevendo qualcosa di fresco, oppure avete in programma  una cenetta in giardino, potete usare queste lanternine dal sapore estivo per creare un'atmosfera piacevole e decisamente romantica!!!

Se state partendo per le vacanze, o lo siete già, ricordatevi di portare a casa qualcosa di naturale trovato sulla spiaggia, sulle rive di un lago, in un bosco: sarà un bellissimo ricordo delle vostre vacanze perchè un pezzetto di quel luogo sarà sempre con voi! 
Ovviamente i ricordi più belli li terrete nel cuore... quindi, mi raccomando, non esagerate: non è necessario portare a casa secchielli pieni di conchiglie, assolutamente vietato poi raccogliere speci di piante e fiori protette... è sufficiente anche un semplice legnetto o qualche conchiglia che il mare gentilmente ci regala.

Top of the post - 14 luglio 2014

3 commenti
Le vacanze purtroppo per me son finite.... e oggi ho dovuto sistemare tutta la casa... quindi perdonate il ritardo... ma eccomi qui pronta per la rubrica settimanale di Ordinatamente, per il blog MAM, con l'elenco dei 3 migliori post (di altri blog) della settimana passata.




Ecco i miei preferiti:

- Papa vs pannolini, chi vincera? di Due volte mamma, perché mi ha fatto morir dal ridere!

- Vacanze in campeggio, la mia check list di Mamma Orsa Curiosona, io non son mai stata in campeggio, sono troppo schizzinosa per il campeggio.... ho paura dei ragni, degli insetti ecc... e poi sono appena tornata a casa dal mare.... ma magari può servire a voi che siete in partenza!

- #guardachesonodue Se l’amore (e la fatica) si raddoppia di Mamma sfigata, perché io un pensierino sul secondo bimbo lo sto facendo... peccato che cambio idea ogni giorno... e non so decidermi ancora.... forse dovrei farlo e basta?


Voi cosa ne pensate? Quali sono stati i vostri post preferiti?

Se volete potete leggere anche gli altri miei post preferiti sul mio blog Da mamma a mamma


Marina

Rifugio Città di Fiume, nelle Dolomiti Venete, alle pendici del Pelmo

2 commenti



Oggi vi racconto dell'affascinante e facile passeggiata che abbiamo
fatto l'anno scorso col nostro fido passeggino da trekking: abbiamo
raggiunto il Rifugio Città di Fiume (m 1918), alle pendici del monte
Pelmo, nelle Dolomiti bellunesi.

Arrivati al terzo tornante (m. 1663) partendo dalla Val Fiorentina, del
Passo Staulanza, il duevoltepapà ha parcheggiato nell'ampio sterrato a
sinistra, estraendo successivamente dalla macchina ogni sorta di
oggetto, dal passeggino, allo zaino, da cappellini vari all'attrezzatura
fotografica...con estrema felicità, aggiungo, dato che io ero incinta e
si sarebbe dovuto scarrozzare tutto lui. Io però ho sistemato Daniele
nel suo mezzo, preoccupandomi del suo comfort: mica roba da poco!




E via, siamo partiti!

Il fondo è molto liscio, solo qualche pietruzza qua e là, agevolmente
superata dalle ruote imponenti dello Janè Slalom Pro; la modesta
pendenza si adatta davvero ad ogni tipo di escursionista, pure alle
donne in dolce attesa (come me!) e, dal momento che la strada si snoda
principalmente nel bosco, non si avrà nemmeno il sole a picco che
potrebbe dissuadere alcuni.




Dopo poco meno di quaranta minuti, già si arriverà alla tappa
intermedia: la Malga Fiorentina (m. 1799), chiusa al pubblico, ma dalla
quale si gode di un panorama veramente superlativo! Il duevoltepapà
sperava di farsi una bella sosta-birretta ma invece nada! Stile bestia
da soma ha dovuto proseguire ancora, verso la meta finale.

Ma comunque non mancava tanto, se siete in pena per la sua sorte:
infatti ancora venti minuti, se vogliamo quasi meno faticosi dei
precedenti, ci separano dal Rifugio Città di Fiume!





Infine, da dietro una curva (e sono sempre dietro una curva,
sappiatelo!), ecco che spunta il nostro punto d'arrivo, magnificamente
adagiato su un verdissimo prato: destatosi Daniele dal suo sonnellino
indotto dal rollio su sterrato, l'abbiamo messo a pascolare con vista
verso le mucche, che hanno immediatamente attirato la sua attenzione; io
insistevo per raggiungere anche la Forcella Forada, a poco più di
ulteriori venti minuti di cammino, ma siamo stati scoraggiati dal fondo
inaccessibile al passeggino (fangoso e sconnesso): pazienza, sarà per la
prossima volta, quando arriveremo armati di fascia e zaino portabimbo!




Mangiare al Rifugio Città di Fiume è un'esperienza da provare, seduti di
fronte all'imponenza del Pelmo: un bel tagliere di affettati e un piatto
di gnocchi ci hanno dato la carica per continuare la nostra bella
giornata e per affrontare il rientro (che era in discesa vabbe...)!

Non fate mancare al vostro palmares escursionistico una bella camminata
qui: ai vostri bimbi piacerà di sicuro e, se un po' più grandicelli dei
miei, potranno magari seguirvi in qualcosa di più impegnativo: da qui si
dipartono infatti molti altri itinerari, degni di nota (e dal paesaggio fantastico assicurato)

Post di Adelaide


Mamma aiuta Mamma