IL TEMPO PREZIOSO DEI NOSTRI FIGLI CHE CRESCONO

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Tra un po' ricomincia la scuola... ma non volevo parlare di questo nello specifico. Ma questo evento, che ovviamente segue ad un periodo in cui ci ha visti un po' tutti liberi da grossi impegni (ovviamente io parlo da FamilyManager), mi porta ad avere sempre dei dubbi. Mi spiego. Mia figlia la grande, 8 anni, da quando ha cominciato la sua "carriera scolastica" sin dall'asilo, ha sempre fatto il tempo pieno, 8,30/16,30; dunque un bell'orario pieno... e gia' su questo per meta' sono perplessa e per meta' sono d'accordo. E allora mi chiedo se poi sia giusto riempire eventualmente il resto delle ore della giornata con altre attivita' extrascolastiche, corsi di inglese, nuoto, danza, catechismo, e mille altre attivita', magari anche ludiche ma sempre e solo guidate. Ovviamente tutte attivita' che magari sono proprio i nostri figli a chiederci. Ma guardandomi intorno mi sono anche resa conto che spesso tutto cio' compiace piu' i genitori che i bambini, i primi orgogliosi e i secondi stanchi. Ma a me sembra anche che poi riserviamo loro troppo poco tempo per lasciarli liberi di sperimentare e perche' no anche di annoiarsi. Qualsiasi cosa facciano ho come l'ipressione che poi noi adulti ci stiamo troppo intorno, e non parlo di sorvegliarli affinche' non prendano pericoli, ma sembra che ovunque, anche quando partecipano alle feste, c'e' sempre qualcuno che proponga loro qualcosa... ovviamente ogni bimbo e' diverso dall'altro, ma credo che un po' di gioco, senza che noi per forza li indirizziamo a far qualcosa possa farli misurare con  i propri limiti in tutta liberta'. 

Rifugio Roda di Vael nelle Dolomiti Trentine

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Gite in montagna con i bimbi

Rifugio Roda di Vael nelle Dolomiti Trentine
 



Oggi vi voglio condurre in un luogo davvero bellissimo, compiendo un percorso ad anello altamente spettacolare: raggiungeremo, con zaino portabimbo, il Rifugio Roda Di Vael servendoci del Vial de le Feide, tornando per l'Alta via dei Fassani, nelle splendide Dolomiti trentine.
La partenza è fissata a Vigo di Fassa dove, lasciata la macchina in uno dei parcheggi limitrofi, si prende la funivia Catinaccio, la stessa che abbiamo preso per la gita al Rifugio Gardeccia: in pochi minuti si arriva quindi al già noto fantastico pianoro di Ciampedie, punto di partenza di mille avventure!



In realtà questa camminata è stata fatta l'anno scorso, quando ancora nella Valle del Vajolet non ci eravamo avventurati e, soprattutto, quando ero ancora in attesa di Filippo: questo per rassicurarvi che l'itinerario è sì lungo, ma se ce l'ho fatta io incinta...direi che chiunque può!



Caricato il bravissimo Daniele sulle spalle del duevoltepapà (che ha qui sfoderato le sue doti da bravissimo trekker in maniera pazzesca), ci siamo indirizzati verso il Rifugio Nigritella (m. 1986), dal quale abbiamo iniziato la nostra ascesa: lasciato da parte per il rientro il facile sentiero pianeggiante a sinistra, ci siamo inerpicati sulla destra verso il Rifugio Pra Martin (m. 2086), dal quale si gode di un'impareggiabile vista sul gruppo del Sella, col Piz Boè: giusto il tempo di una bella sosta ristoratrice (qui è il pezzo più duro dell'escursione) e poi via di nuovo in salita.



Superato questo faticoso tratto, finalmente la pendenza comincia al lasciarci un po' respirare, continuando però con saliscendi fino al punto in cui si trova un bel crocicchio di sentieri: da qui si può raggiungere la valle del Vajolet, logicamente non con un bel sentiero facile stile Ciampedie-Gardeccia, ma con una bella scarpinata; certamente stupendo, ma coi bimbi meglio evitare, soprattutto anche per noi, visto il mio stato emh...interessante!

Ormai però il peggio è alle spalle: da qui in poi non ci saranno più momenti in cui si penserà il famoso "ma chi me lo ha fatto fare a me...", ma solo la gioia per lo stupendo paesaggio: noi ci siamo fermati mille volte a fare foto, a guardare le vette circostanti, a farle ammirare anche al nostro piccolino...è veramente una natura selvaggia, brulla ed incontaminata: uno dei miei preferiti.



E dopo un intenso passeggiare, si giunge finalmente ad un altro incrocio di vie: arrivano dal Passo delle Zigolade i più esperti trekker, alcuni sopraggiungenti dalle più remote parti del Catinaccio, e noi ci facciamo piccolini di fronte a loro, ma comunque orgogliosi di essere arrivati sin qui; ormai la nostra meta è a solo mezz'ora scarsa di strada, per cui gambe in spalla, ormai ci siamo!

E il Rifugio Roda di Vael (m. 2280) fa capolino dalle rocce, non senza prima averci regalato degli scorci indimenticabili lungo il sentiero: menomale che noi ci siamo andati in settembre, perchè immagino che in agosto non ci sia un buco per potersi sedere...la ragione di questo è presto detta: il panorama è fantastico, e ci troviamo in un punto nodale per le tutte le escursioni sul massicco; qui Daniele ha potuto correre di qua e di là, ma sempre sotto la nostra supervisione, dal momento che lo spazio è sì tanto, ma non con gli ampi prati e pascoli cui eravamo un po' abituati, bensì ghiaioso e con sassetti che, in caso di caduta, non attutiscono di certo.

Dopo una gran mangiata sotto il sole, abbiamo preso la via del ritorno, passando per la Baita Pederiva (m. 2275), proprio sotto al Roda di Vael; il tratto di sentiero che scende verso la Mandra de Vael (m.2105) è assolutamente ripidissimo, da fare con molta attenzione, visto che in alcuni punti risulta anche un po' scivoloso: se avessimo percorso il giro al contrario e avessi dovuto farlo in salita, credo proprio che non ce l'avrei fatta...manomale che dalle cartine l'avevamo intuito!



Messo alle spalle questo pezzo, ormai non c'è più nulla da temere: il rientro a Ciampedie avviene poi tutto in mezzo al bosco, con un buonissimo profumo di pini e di abeti; in un'oretta abbondante, transitati pure attraverso un pezzo di pista da sci, siamo ritornati al Rifugio Nigritella e poi a Ciampedie, pronti per prendere nuovamente la funivia, questa volta per tornare a casa.

Cosa aggiungere? Beh il percorso è lunghetto, perchè ci vogliono poco meno di cinque orette (andando piano), ma il panorama offerto ripaga di ogni fatica...calcolata bene la resistenza dei nostri piccini a seguito, il consiglio è di andare!


Adelaide

La Maremma e il suo spirito country

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Ho rovistato in Internet tra le ninne nanne maremmane per trovarne una con cui cominciare il post in maniera “tipica” e questo è quello che ho trovato (se non consideriamo “Maremma amara” in cui si inveisce contro la Maremma e si parla di persone care perse):


Teresina la malcontenta babbo gode e mamma stenta
Babbo va all'osteria mamma tribola tuttavia
Babbo mangia l'erbe cotte mamma tribola giorno e notte
Babbo mangia e beve vino mamma tribola col cittino
Babbo mangia li fagioli mamma tribola coi figlioli
Babbio mangia il baccalà mamma tribola a tutt'andà
Babbo mangia le polpette mamma fa delle crocette
Teresina la malcontenta babbo gode e mamma stenta.

Avevo in mente di dare una nota malinconica all’immagine della Maremma ma con questa ninna nanna si rischia la depressione! L’immagine poi del babbo che mangia le polpette e la mamma fa delle crocette ha una vena comica naturale!

Ma proviamo a ripartire con il piede giusto: la Maremma è una vasta area compresa tra Toscana e Lazio. Ho la fortuna di possedere una casa di famiglia a Capalbio Scalo (GR), in piena Maremma. Capalbio dista da Roma circa 130 km: in un’ora e mezza di macchina o di treno raggiungo facilmente la meta e mi ritrovo immersa in questo paradiso tra la natura selvaggia, il mare profondo, le oasi protette e le fattorie di animali.

 

Prima dell’avvento di Baby P. ero solita andarci nei w-e: l’arrivo al venerdì sera con i colori rosei e aranciati del tramonto si sposava bene con una colonna sonora piuttosto malinconica: Songbird di Eva Cassidy, Strange news di Karine Polwart (bravissima cantautrice scozzese, se non avete sentito mai nulla correte a rimediare!), Nicest Thing di Kate Nash, Statues della britannica Nina Nesbitt e una nota italiana e maschile con Rino Gaetano e la sua splendida e amara  A mano a mano.

Da quando io e il mio compagno, Sir G., abbiamo cominciato a portarci anche il nostro “erede”, ho deciso di cambiare ritmo e di fargli apprezzare l’animo bucolico della zona con dei pezzi country: Life in a beautiful light della scozzese Amy Mac Donald, Just stay here tonight degli Augustana, la versione acustica di Leave it dei Bombay Bicycle Club (adoro il nome di questa band!) e ovviamente Country Girl di Luke Bryan.
 

 


Il genere country si sposa perfettamente con Capalbio e la sua campagna: a Capalbio, infatti, oltre al mare e alle bellissime spiagge dell’Argentario, ci si imbatte in distese incontaminate di prati, in cavalli e cinghiali e in contadini “veraci” ma cordiali!

 
 
Questo binomio riuscito di “mare- campagna” permette, quindi, oltre che di rosolarsi sotto il sole toscano, sdraiati su un lettino, anche di fare bellissime passeggiate ed escursioni. In particolare vi segnalo il maneggio il Barbazzale che organizza splendide passeggiate a cavallo nella tenuta la Parrina o presso la laguna di Orbetello, il meraviglioso (a dir poco!) Giardino dei Tarocchi in località Garavicchio (per saperne di più leggete anche il post nel mio blog che trovate QUI, il Lago di Burano, l’oasi protetta del WWF dove si organizzano anche visite serali che si concludono sulla spiaggia (trovate maggiori info qui) e poi ovviamente non può mancare una vista  al castello di Capalbio da cui si gode di una visita incantevole della campagna e del panorama maremmano!

Tutte le immagini - Copyright MAM e Peekabootravelbaby.com - Tutti i diritti riservati
 
 

Scegliete voi se associare a queste escursioni una colonna sonora soft e malinconica o ritmata e dal sapore country e poi fatemi sapere cosa avete scelto!

Alla fine comunque a Baby P. un po’ di musica malinconica e armonica l’ho fatta ascoltare e ho scelto la colonna sonora tratta dal film “Il meraviglioso mondo di Amelie” composta da Yann Tiersen… del resto per un bimbo che dai 3 mesi frequenta il corso di “Musica in culla” non poteva mancare questo piccolo gioiello (ma di questo ve ne parlerò un’altra volta).

Lucrezia

Peekaboo travel baby

Dinosauri per una merenda giurassica

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E' la settimana dei dinosauri! Anche da voi? Lo è sicuramente a casa mia, perché domenica ho organizzato una merenda che ora vi racconto, e per il prossimo fine settimana sto lavorando ad una torta sempre sullo stesso tema. E il tema è....i dinosauri! Sì perché complici il museo di storia naturale, un film di animazione coreano che i miei bimbi stanno guardando a ripetizione, e la loro inspiegabile attrazione per tutto ciò che è mostruoso e fa "grrr", siamo entrati a pieno titolo nel periodo Cretacico.
Domenica è venuto a trovarci un amichetto che ha imparato a dire "dinosauro" quasi prima di dire "mamma", quindi li ho assecondati e ho organizzato merenda con caccia al tesoro, o caccia alle uova.
Ma andiamo con ordine. Durante il pisolino pomeridiano ho sistemato sulle scale delle impronte verdi di T-Rex. Ho applicato un po' di scotch di carta su delle sagome che avevo ritagliato da un cartoncino verde.

Quando si sono svegliati, ho approfittato di un momento di distrazione per nascondere sei uova di dinosauro. Avevo pazientemente svuotato altrettante uova di gallina (la sera prima avevamo mangiato frittata) tramite dei piccoli buchi, e le avevo ricoperte con della pasta di zucchero. Avevo provato con della pasta modellabile ma non era abbastanza elastica. Per ottenere una sfumatura preistorica ho colorato parte della pasta di zucchero con il marrone e parte con il nero (grigio) e le ho arrotolate insieme per un effetto marmorizzato. Il bello è che si possono utilizzare dei piccoli rimasugli di altri colori, io per esempio sono partita da una una base rosa perché ne avevo di avanzata, così non ho sprecato nulla! Una volta pronto il colore desiderato ho steso la pasta sottile (circa due millimetri) e ho avvolto le uova. Non preoccupatevi troppo delle pieghe, aiuteranno a conferire un effetto fossile. Per asciugare più velocemente la pasta di zucchero ho passato le uova su dell'amido di mais, che mi ha permesso anche di ottenere un risultato leggermente polveroso (tutto ciò che polveroso sembra vecchio, giusto?).

Ho nascosto queste uova nella loro cameretta, perché non mettessero a soqquadro l'intera casa, in posti semplici: negli angoli della stanza, vicino alle zampe dei peluche, sopra il cuscino. Ho dato ad ogni bambino una piccola ciotola, e via! Che la ricerca abbia inizio!
Si sono talmente divertiti che abbiamo nascosto le uova di nuovo, e di nuovo, e di nuovo. E poi tutti a fare merenda, con un cupcake al cioccolato e gelato al limone, decorato con zuccherini a forma di dinosauro. Con i ritagli del cartoncino verde ho decorato anche i bicchieri. Vi è piaciuta questa merenda?


Post di Lisa Furlan

Top of the Post, 25 Agosto 2014

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La classifica settimanale Top of the post di MAM


Eccomi pronta per partecipare anche col blog MAM al Top of the Post,  la rubrica settimanale di OrdinataMente, la classifica dei 3 migliori post (di altri blog) della settimana passata.



  
Ecco i miei preferiti:


- Un agosto quasi fa di Gab, un bellissimo racconto fotografico di questa strana estate

- Qui fa schifo di SlowMom, perché per molti le vacanze son finite ieri... e con questo post rendiamo bene l'idea del rientro a casa e del clima milanese di oggi.... che estate strana... ma noi ci consoliamo allo stesso modo: con i dolci!

- Odiate macchinette di SiamoTutteMaryPoppins, perché diciamocelo... chi non odia questi aggeggi infernali, che ci fanno spendere un sacco di soldi in cose inutili?!?!?


Cosa ne dite? Vi piacciono i post che ho scelto questa settimana?

Se volete potete leggere anche gli altri post che ho scelto per il Top of the post sul mio blog www.damammaamamma.net
 

Marina

Il post della Domenica #3: Comunicare con la Ninna Nanna.

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"Secondo un gruppo di studiosi la ninna nanna è il primo strumento di comunicazione tra madre e figlioperché al canto della madre c'è una risposta attiva da parte del neonato, generalmente il piccolo risponde alla melodia della madre addormentandosi. 
Si potrebbero dire meraviglie sulle potenzialità psicologiche di questo canto che a volte si esprime semplicemente a bocca chiusa:
Sono canzoni contraddistinte da una melodia dolce ed equilibrata, da tonalità costanti e da un ritmo regolare, che ricorda una condizione simile a quella vissuta nella vita prenatale:
Infatti, il suo ritmo calmo e ripetitivo si avvicina molto a quello del battito del cuore, mentre il movimento del cullare, che di solito si accompagna al canto, ricorda le sensazioni di oscillazione e dondolamento provate dal piccolo durante i nove mesi.(Tratto da bitontotv.it)



Non è necessario essere intonati e avere una bella voce come Andrea Bocelli:
Mia figlia ultimamente si addormenta solo con la ninna nanna ed io sono stonata come una campana!
Ha cominciato il suo papà, una notte un pò agitata per via della febbre e poi via via è diventato il nostro "rito della Buonanotte".
La mia sfortuna è stata aver perso troppo presto la nonna materna e la nonna paterna, loro si che ne conoscevano di ninna nanne e filastrocche, quindi ahimè la mia conoscenza in fatto di canzoni è limitatissima!
Allora ho pensato di pubblicare qui di seguito alcune ninna nanne carine, per chi come me si trovasse in difficoltà:

Vorrei cominciare con "Ninna nanna ninna oh", ninna nanna a me cara, perché ho chiamato così il mio blog!:)
Ninna nanna ninna oh 
Questo bimbo a chi lo do?
Ninna nanna ninna oh 
Questo bimbo a chi lo do?

Se lo do alla befana 
me lo tiene una settimana. 
Se lo do al bove nero 
me lo tiene un anno intero.

Se lo do al lupo bianco 
me lo tiene tanto tanto.
Ninna nanna, nanna fate
Il mio bimbo addormentate.

Ninna nanna ninna oh 
Questo bimbo a chi lo do?
Ninna nanna ninna oh 
Questo bimbo a chi lo do?

Se lo do alla befana 
me lo tiene una settimana.
Se lo do al bove nero 
me lo tiene un anno intero.

Se lo do al lupo bianco 
me lo tiene tanto tanto. 
Ninna nanna, nanna fate 
Il mio bimbo addormentate.

Ninna nanna ninna oh
Questo bimbo a chi lo do?
Ninna nanna ninna oh
Questo bimbo a chi lo do?



La versione di "Coccole sonore" mi piace perché ha sostituito "uomo nero" con "bove nero":
Questo personaggio da piccola non mi piaceva per niente!

La seconda ninna nanna che ho scelto per Voi è "Stella stellina":
Stella stellina
la notte s’avvicina.

La fiamma traballa

la mucca è nella stalla.

La mucca e il vitello
la pecora e l’agnello
la chioccia coi pulcini.
La mamma coi bambini.
Ognuno ha la sua mamma
e tutti fan la nanna.




E se proprio siete negati e cantare Vi mette in difficoltà, si possono acquistare su iTunes i primi quattro cd "DJ Nanna", una serie di cd arrangiati e suonati dal vivo:
De Andrè, la Pausini, Ramazzotti e la Nannini hanno "prestato" alcuni dei loro motivi più famosi, affinché venissero trasformati in dolci nonne nanne, in grado di conciliare il sonno dei più piccoli, ma anche di fare piacevolmente compagnia ai genitori.



E voi quali ninna nanne conoscete?
Troverete questo post anche sul mio blog Ninnananna Ninna - O.

G.

(Foto e video presi dal web)


Rifugio Dibona, vicino Cortina, in Veneto, ai piedi delle Tofane

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Gita in montagna con i bambini

Rifugio Dibona, nelle Dolomiti Ampezzane (Copyright MAM @duevoltemamma)
 




Oggi andiamo assieme a tutta la famiglia al Rifugio Dibona, nelle Dolomiti Ampezzane, a pochissimi km dalla super-blasonata Cortina.

Partendo dalla Regina delle Dolomiti, l'imbocco della strada (asfaltata) che porta alla nostra meta è dopo circa 8km sulla destra, ma sono certa che non vi perderete: si può continuare in macchina fin dove si vuole, anche fino al Rifugio se proprio siete dei pigroni (ma in agosto credo che non sia un'idea furba, visto l'afflusso), ma il consiglio che vi do è di abbandonarla subito, per gustare meglio il profumo del bosco prima, e il bel panorama poi (e comunque non è che ci siano parcheggi lungo la carreggiata, perciò o si va fin su o si lascia direttamente giù).
Dolomiti Ampezzane (Copyright MAM @duevoltemamma)
 


Scaricato il nostro passeggino da trekking BabyJogger City Elite, che mai ci tradisce, sul quale abbiamo accomodato Daniele e piazzato Filippo nella ormai mia fidata fascia 40settimane, estratta da mia mamma dal suo comodo posto dietro tra i due seggiolini (sì, oggi niente duevoltepapà!) abbiamo iniziato la salita, mediamente pendente nel tratto asfaltato fino al bivio per il Rifugio Duca d'Aosta.

Al crocicchio di sentieri, la nostra mulattiera prosegue verso sinistra (in piano, ole!), mentre l'altra arrampica decisa verso sinistra: anche se ci fosse venuto il dubbio di andare dall'altra parte, vedendo la diversità di pendenza ce lo saremmo subito fatto passare!
Dolomiti Ampezzane (Copyright MAM @duevoltemamma)
 


Da qui la via diventa molto più panoramica e la vista sulla Tofana può spaziare maggiormente: ora siamo su sterrato, ma ci muoviamo con un agilità che nemmeno le gazzelle; Daniele vorrebbe farsi anche una bella ronfata sul passeggino, ma preferisce guardarsi in giro (come dargli torto!), così come suo fratello; arrivando in qualche spiazzo dove gli alberi si diradano, si possono anche notare le splendide cime tutt'intorno, come l'Averau, il Cristallo, la Croda da Lago...insomma, uno spettacolo.

Il Rifugio Dibona è poi proprio lì, dietro una curva (che, come abbiamo detto mille altre volte, sono sempre dietro una curva!) ed è un piacere arrivarci! Nonostante la strada non sia nè faticosa, nè lunga (oddio, dipende da dove la cominciate...diciamo che dall'inizio dello sterrato ci vuole più o meno mezz'ora), guadagnare la meta prefissata è sempre un bel traguardo!
Dolomiti Ampezzane (Copyright MAM @duevoltemamma)
 


Da qui poi si dipartono numerose altre vie, che però non è possibile fare con passeggino (solo zaino e fascia), pertanto se avrete intenzione di proseguire, cambiate mezzo; interessante è l'ascesa al Rifugio Giussani, che magari convincerò il duevoltepapà a fare quando arriverà qui in ferie...

Di spazio ce n'è abbastanza, ma non è l'ideale per far scorrazzare i bimbi: dal momento che, come vi ho accennato all'inizio, qui si può arrivare anche in macchina, gran parte del grande spiazzo è adibito a parcheggio; i prati circostanti non sono troppi, per cui meglio accomodarsi al rifugio ( mangiare qualcosa di veramente buono!). Non ci sono comunque strapiombi, per cui non è pericoloso.
Dolomiti Ampezzane (Copyright MAM @duevoltemamma)
 


Per oggi ci fermiamo qui e torneremo verso la nostra autovettura belli satolli di ottimo cibo (io ho mangiato formaggio alla piastra e patate al forno: merita), con i pischellini in fase di addormentamento...la giornata non è stata splendida in fatto di clima, ma comunque non ha piovuto, e perciò siamo arrivati belli asciutti e decisamente soddisfatti!


Dolomiti Ampezzane (Copyright MAM @duevoltemamma)

 

Adelaide




BRACCIALETTI O ELASTICI?

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Quest'estate vanno molto di moda i braccialetti fatti con gli elastici (chiamati anche Loom Bands)!!!
Sicuramente li avrete visti: bambine e ragazzine (ma anche tanti maschietti) ne sfoggiano di tutti i colori!
Si possono trovare in comode bustine nelle cartolerie, edicole, negozi di giocattoli... il costo si aggira attorno a 1 o 2 euro circa a bustina e ogni bustina contiene un certo numero di elastici, l'uncinetto che serve per intrecciarli e i gancetti per fare la chiusura.
Devo dire che quello a cui è venuta questa idea ha fatto veramente un colpaccio: il costo di produzione è sicuramente bassissimo e considerando il successo che stanno avendo credo che il signor inventore di tali "gioielli" possa andare tranquillamente in pensione e vivere di rendita!!!
Fatto sta che anche noi ci siamo fatti prendere da questa passione... ecco il tavolo del nostro soggiorno "sommerso" dai famosi elastichetti!

Si possono realizzare tanti tipi di braccialetti: dipende dagli intrecci che si fanno, dal numero di elastici impiegati per ogni intreccio... volendo si può usare anche il telaio apposito che permette di fare degli incroci particolari e realizzare quindi bracciali più elaborati.


fonte dal web
fonte dal web











Noi però facciamo quelli più semplici...
per realizzarli sono sufficienti due matite su cui infilare gli elastici (consiglio di aiutarsi con un temperino, quelli che hanno il doppio foro, per tenere ferme le matite).
Tra le matite inseriamo il primo elastico facendogli fare un mezzo giro quasi a formare un "otto"...
(ecco la mia piccoletta che gentilmente si concede a noi come modella...)

... si procede poi ad inserire un altro elastico (questa volta senza fare il mezzo giro).
Con l'uncinetto si prende l'elastico più in basso (il primo inserito) e si fa passare sopra all'altro, sia da una parte che dall'altra.
Ripetere inserendo un elastico alla volta fino a raggiungere la lunghezza desiderata.

Volendo, solo per il primo incrocio, si possono inserire due elastici al posto di uno: in questo modo il bracciale avrà più consistenza e apparirà senz'altro più carino (noi infatti abbiamo fatto così).
Sinceramente è più facile da fare che da spiegare... la procedura comunque è sempre questa: in pratica l'elastico che si trova più sotto deve "scavalcare" l'elastico (o gli elastici) che gli sta' sopra!

Noi poi abbiamo voluto inserire anche delle perle: in questo caso servirà un perla con un foro abbastanza largo da permettere il passaggio dell'elastico...
... si inserisce poi l'elastico con la perla tra le due matite e si procede come descritto sopra.


Arrivati alla lunghezza desiderata si sfilano via le due matite e si inserisce il gancetto (lo trovate già dentro alla bustina di elastici).

Ed ecco il nostro bracciale finito con tanto di perle!!!

Si possono realizzare di un unico colore, colori misti, inserire o meno le perle... insomma, come dico sempre "largo alla fantasia" e realizziamo dei fantastici braccialetti ultra moderni.

La mia piccoletta poi ha voluto realizzare anche un anello per me... ma non è un amore???
Visto che il papà non ci sente molto da quell'orecchio... ci ha pensato la mia piccoletta: ha inserito una perla rossa ed ecco a voi un fantastico rubino!!!

Ma... se avete notato, in questo post la parola "perla" è scritta con caratteri decisamente più grandi di tutte le altre parole!!!  Come mai?
Vi spiego subito il motivo: sul mio blog maryclaire perle&cose è in corso un'iniziativa per festeggiare i due anni di vita del blog!
Siccome poi da quest'anno collaboro anche con questo blog ho pensato di unire le due cose e realizzare il progetto in collaborazione anche con MAM!
L'iniziativa quindi consiste nel raccogliere, raggruppare dei progetti che abbiano a che fare con le perle (in onore del mio blog) e i bambini (in onore del blog MAM)!
Tutti i progetti che parteciperanno al mio contest saranno condivisi, oltre che sul mio blog,  anche qui su MAM in un post interamente dedicato all'iniziativa.
A fine settembre quindi ci sarà su MAM un post con pubblicati tanti, tantissimi (spero...) progetti realizzati con le perle e pensati per bambini o da realizzare assieme ai bambini.
E tra di voi c'è qualcuna che vuole partecipare?
Vanno bene braccialetti, collanine, portachiavi... qualsiasi cosa realizzata da bambini, o pensata per loro, e nella cui realizzazione sono previste anche delle perle: vanno bene perline di stoffa, di carta, da stirare (quelle che si trovano all'IKEA...).
Almeno una "cosina" con le perle avrete realizzato... oppure provate a realizzare questi braccialetti con gli elastici... e poi perchè non condividete la vostra idea con "tutto il popolo del web"?
Avanti, vi aspetto tutte... se volete condividere il vostro progetto leggete QUI
Vi aspetto!!!

Questo post partecipa al Linky Party di C'è Crisi

Ecco la classifica dei vincitori del Contest Biblis Imago!

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Contest Vinci uno sconto per le tue foto su Biblis Imago, ecco i vincitori

Si è concluso oggi il Contest Fotografico sulla nostra pagina Instagram @mammaiutamamma in collaborazione con Biblis Imago! (tutte le regole del contest le trovate qui)

Le tre foto finaliste erano queste:


Copyright MAM (@elisimosofi-@manuelaciuff-@lablondbijoux) tutti i diritti riservati


e sommando i vostri likes su Instagram e sulla nostra pagina Facebook .... la prima classificata è:


Copyright MAM (@lablondbijoux) tutti i diritti riservati

La vincitrice del Buono Sconto del 50% da  utilizzare sul sito www.biblis.it, è LaBlondBijoux, complimenti!!!


La seconda classificata è:



Copyright MAM (@elisimosofi) tutti i diritti riservati
 


Elisimosofi si aggiudica il Buono Sconto del 40% per creare un Foto Album o un Calendario sul sito www.biblis.it


La terza classificata è:



Copyright MAM (@manuelaciuff) tutti i diritti riservati
 
Manuelaciuff si aggiudica il Buono Sconto del 35% sul sito www.biblis.it


Grazie a tutte per aver partecipato al nostro Contest Fotografico in collaborazione con Biblis Imago, vi ricordo che tutti i Buoni Sconto saranno utilizzabili sul sito Biblis fino al 31/10/2014.


Marina

Mamma aiuta Mamma