Diritto a sporcarsi

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Abbiamo iniziato la scorsa settimana a parlare de Diritti Naturali di Bimbi e Bimbe col Diritto all'ozio.
Procediamo e ci troviamo di fronte al Diritto a sporcarsi.

Il DIRITTO A SPORCARSI è strettamente legato alla sensazione di libertà e al contesto naturale.
Tutti i bambini dovrebbero entrare quanto più possibile in contatto con la Natura e con i materiali che Essa offre: legno, sabbia, terra, fango, sassi e - con le dovute precauzioni - l'acqua.
Non esiste bambino che se lasciato libero di farlo non si lancia a saltare dentro una pozzanghera e anzi (!) tanto più gli schizzi arrivano in alto, tanto più ci si diverte!
Sin dalla più tenera età, per istinto, i bambini iniziano a manipolare i sassolini al parco, a raccogliere rametti, a infilare le mani nella terra, e anzi tenterebbero anche l'assaggio se non ci fossimo noi a bloccare la 'malsana' idea.
I bambini adorano rotolarsi, sdraiarsi, sedersi a terra, si divertono a pastrocchiare con il fango, con la sabbia bagnata quando sono al mare, con i colori a dita (o le tempere).

Il divertimento del bambino è connesso alla libertà (come detto all'inizio) e alla spontaneità, spontaneità cancellata spesso e volentieri dalle regole dell'adulto.
La spontaneità si collega poi con la creatività, lasciandoli liberi di sporcarsi, quindi di giocare secondo le loro regole, li aiutiamo a sviluppare questa capacità e noi ci accorgeremo di quanto hanno da dare, emergeranno le loro paure, il loro modo di vedere il mondo, le loro emozioni.

Certo non è sempre possibile lasciare che tornino a casa con la terra fino ai capelli o bagnati mezzi, certo non è sempre possibile lasciare che colorino dove dicono loro, che si sporchino dalla testa ai piedi e rendano casa un tugurio, ma io vedo sempre più bimbi al parco che "Non fare lo scivolo che ti sporchi", "Non ti sedere a terra che macchi i pantaloni", "Non toccare i sassi che sono sudici"; ma che cavolo ce li portate a fare i bimbi al parco? Per fargli vivere la frustrazione?
A casa i colori no che sporcano, il didò no che si sbriciola, la terra no che poi ci tocca pulire, l'acqua non ne parliamo.
Che ne dite se una volta ogni tanto non li lasciamo liberi di godere di questo loro sacrosanto diritto?
Infiliamo le scarpe peggiori e usciamo a passeggiare nei boschi!
Una tuta da battaglia, ma anche due o tre, sono l'ideale per un pomeriggio di giardinaggio, per un'ora al parco, per tirare due calci al pallone e ora con la lavatrice non è nemmeno un grosso problema lavare un cambio in più.

Un po' di organizzazione e una volta al mese (cacchio dico 1!) facciamoli diventare i nostri Monet, occhio solo a comprare prodotti e materiali adeguati, o lasciamoli pastrocchiare con la farina.
L'estate poi...una bacinella più grande, acqua calda, un costumino, e giù di giochi d'acqua sul terrazzo!!!
Vedrete la gioia nei loro occhi, lo stupore di poterlo fare, la riconoscenza per questo momento di libertà assoluta.
Per aiutarli a crescere, ebbene sì, hanno anche bisogno di sporcarsi e non di sentirsi sempre dire "Non ti sporcare!".
Alla prossima settimana col Diritto agli odori.

Mammanontiarrabbiare

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