Diritto alla strada

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Riprendiamo i Diritti Naturali di bimbi e bimbe, e ci troviamo di fronte al Diritto alla strada, a giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade.

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Ho solo 30 anni, eppure la mia infanzia e quella dei miei figli - su questo tema - sono veramente molto diverse.

I cortili e le vie di paese erano animate dai passi pesanti delle nostre corse, dalle risate e dalle liti tra noi bambini, e colorate dalle biciclette, dai pattini a rotelle, dalle palle colorate delle femminucce e dai palloni a scacchi dei promessi calciatori.

Ad oggi le strade hanno perso questa funzione sociale, di aggregazione tra i più giovani, per i più disparati motivi.

Le piazze che un tempo accoglievano incontri, oggi diventano parcheggi, luoghi pericolosi per i nostri bambini, a continuo rischio smog e soprattutto di essere investiti.

Nelle città questo ruolo di incontro, la strada l'ha completamente perso e ci si accontenta malamente dei parchi per portare fuori i nostri bambini.

Ancora nei piccoli borghi, come quello dove sono cresciuta e dove sono tornata mamma, un po' la strada mantiene la connotazione di luogo d'incontro, molto molto meno di quando ero bimba io.
Tuttavia ancora a primavera vedi i bimbi di una decina d'anni correre in bici nella strada sotto casa, e conoscendosi un po' tutti, in estate all'unico parco del paese ci si ritrova, involontariamente o volontariamente.

Un tempo c'era più collaborazione umana, bimbi delle varie famiglie si radunavano in strada e le mamme a turno controllavano se tutto fosse a posto; ad oggi le mamme si occupano dei figli altrui solo se gli vengono direttamente lasciati in custodia o se sono figli di amici; peccato si sia persa questa forma di aiuto reciproco tra madri!

Un tempo potevi andare a piedi dall'amica della via sotto, adesso si sa mai se ci arrivi o no, la cronaca è piena di casi di bambini spariti nel nulla e vatti a fidare a lasciarli in giardino o in strada senza supervisore!

Un tempo c'erano i nonni.

Un tempo... un tempo che non c'è più, e con rammarico constato che le strade non fanno per i nostri figli, non sono ad oggi un qualcosa da offrire ma da evitare.
Peccato però.

5 commenti

  1. Io sin da piccolissima giocavo in strada. Era una strada a fondo chiuso e le macchine che passavano erano di coloro che vi abitavano, quindi andavano piano. Si scendeva in strada e trovavi sempre qualcuno con cui giocare e svagarti. Oggi i genitori non lasciano andare i figli fuori da soli, ma solo sotto stretta sorveglianza e come dar loro torto? Se ne sentono di ogni. Ormai oggi ci si incontra a casa degli altri o ai giardinetti pubblici, sempre che non sia base dei malintenzionati

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    1. Purtroppo nella mia zona bisogna stare attenti anche ai giardinetti! Un bel giorno mio figlio è stato minacciato con un coltellino da un bimbo di circa 7 anni e questo succedeva al parco davanti ai miei occhi e con il nonno del suddetto bimbo presente e NON scherzo purtroppo! :((

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    2. Mammamia com'è degenerato il mondo con gli anni :((

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  2. anche x me la "strada" è stata sempre punto d'incontro con i miei amici/cugini, oggi che sono mamma, purtroppo mi sento spaventata e non lascerei mai mia figlia fuori senza la mia presenza...come cambiano i tempi a presto cara

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