Alto contatto: più coccole per tutti

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Care MAM, grazie per il caloroso benvenuto,
per iniziare vorrei condividere con voi la mia esperienza di accudimento ad alto contatto perché, a mio avviso, scegliere uno stile di vita come questo può essere positivo. 
 
Da quando è nata Aylin ha sempre richiesto attenzioni e contatto, io sono felice di non doverglielo negare.
Spesso mi sento chiedere se in questo modo non la sto viziando, purtroppo per molto tempo nei decenni scorsi ha prevalso l'idea che il distacco fin da piccini favorisse l'autonomia. 

È bene chiarire che è vero proprio il contrario. 
I neonati infatti non hanno vizi ma cercano attraverso il loro unico modo (il pianto) di comunicarci i loro bisogni, fame, freddo, caldo, il pannolino bagnato o semplicemente la necessità di contatto con la madre: per loro il distacco dal grembo materno che avviene con la nascita è un cambiamento difficile da superare. 

Il contatto con la mamma aiuta loro a tranquillizzarsi ricreando condizioni simili allo stato fetale ed aiuta a favorire l'attaccamento materno grazie al quale acquisire la sicurezza necessaria per sviluppare, un giorno, la propria individualità. 

Praticare alto contatto per noi è diventato uno stile di vita, mi sono appassionata al mondo del babywearing e il momento più dolce della giornata è quando allatto la mia bimba al seno, ora che mangia anche il cibo spesso lo richiede prima di dormire e vederla abbandonarsi al mio petto è un momento tutto nostro, per me preziosissimo.
Non tutte le mamme riescono ad allattare al seno e non mi sento di dire nulla a loro sfavore, anzi, tutte le mamme ci mettono lo stesso amore nel crescere i loro bimbi sia che possono o che non possono allattare. 
Alle madri che però vorrebbero ed hanno incontrato difficoltà, ricordo la presenza sul territorio delle consulenti dell'allattamento de La Leche League International che operano gratuitamente fornendo concreto aiuto a domicilio o telefonicamente per sostenere le madri che vogliono proseguire il loro percorso di allattamento al seno.
 

Il nostro primo pancia a pancia

Spesso vedo scetticismo anche verso il mondo del portare i bimbi in fascia, che è vero può piacere o meno; alle mamme interessate ma ditubanti consiglio di recarsi ad una fascioteca della propria zona dove una consulente formata dalla scuola del portare può far provare i diversi supporti, insegnare la pratica delle legature e dare indicazioni utili per portare il proprio bimbo


 
E quando le persone fanno commenti inappropriati, dopo aver fatto un profondo respiro, io rispondo che quella è una coccola per la bimba ma è anche una coccola per la mamma

Ed è proprio così, mi godo i nostri abbracci dal primo all'ultimo perché so che un giorno diventerà grande anche lei..ed ho capito che il tempo passa veramente troppo in fretta quando si diventa genitori. 

2 commenti

  1. Bellissimo sono pienamente d'accordo, in contatto con la mamma non è solo un bisogno fondamentale del piccolo ma anche della mamma.... e direi di non ascoltare chi pensa che distacco significhi autonomia, è proprio una mentalità da vecchi!!!

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  2. Jasmine che piacere leggerti! Purtroppo non ho fatto l'esperienza della fascia ma ho provato il marsupio, meno comodo credo, con la mia piccola che adesso ha 2 anni. Credo molto nell'alto contatto prima come un mio bisogno personale, non smetto di baciare, accarezzare, coccolare i miei figli e ti posso dire che non sono viziati, al contrario sono bambini molto sicuri! Complimenti per il tuo articolo bello ed interessante e per questa nuova collaborazione! Mariuccetta

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