Libri per crescere: Cosa fanno i dinosauri quando è ora dei capricci?

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Qualche settimana fa vi ho fatto conoscere un libro molto carino sui dinosauri e la scuola.
Oggi condivido con vuoi un'altra storia della collana Cosa fanno i dinosauri quando è ora...?: stavolta i dinosauri sono alle prese con i capricci!


Ma cosa fa un dinosauro quando è ora dei capricci? Sbatte la porta? Urla? Vuole averla sempre vinta lui?
Fa volare tutto per aria? Ignora mamma e papà? Scappa? Tira e strappa i libri? Lancia la tazza contro il gatto?

Niente di tutto questo! Un dinosauro è bravo: se si arrabbia prende un bel respiro, conta fino a dieci e si calma.
Mette in ordine e chiede scusa. La rabbia passa e i bisticci non ci sono più!


In questa avventura vediamo i dinosauri nelle loro case alle prese con i NO di mamma e papà.
Le reazioni potrebbero essere diverse proprio come succede in qualsiasi famiglia davanti ad un no ma in questo caso i dinosauri hanno imparato a comportarsi bene, ad ascoltare e a sistemare se in un impeto di rabbia hanno scagliato giochi e libri (e persino una tazza al gatto).
Devo dire che il fatto di contare fino a 10 per calmarsi ha avuto effetto su mio figlio per qualche tempo!
Come vi ho già detto per l'altro titolo, questa collana è dedicata alle buone maniere e anche in questa avventura, si propone di insegnarle in modo simpatico.
Le illustrazioni vintage di Mark Teague inoltre sono sempre adorabili!

Età di lettura: dai 3 anni

Cosa fanno i dinosauri quando è ora dei capricci?
Jane Yolen & Mark Teague
Edizioni Il Castoro
€ 13.50

Alla prossima settimana!
Erika

Nuovo Contest Fotografico "Amico del cuore" su Instagram in collaborazione con My Nametags

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Contest su Instagram in collaborazione con My Nametags

Parte oggi 30 Luglio 2015 il nuovo Contest Fotografico sulla nostra pagina Instagram @mammaiutamamma in collaborazione con il sito My Nametags etichette per bambini.

Manca solo un mese all'inizio della scuola e come ogni anno di scuola materna, bisogna etichettare tutti gli indumenti dei nostri bambini, abbiamo quindi pensato che questo fosse il momento giusto per far partire il nostro Contest Fotografico "Amico del cuore".
Le etichette, adesive e/o stirabili, sono personalizzabili con un'ampia gamma di disegni essenziali e simpatici, ogni anno My Nametags aiuta le mamme di tutta Italia a ritrovare il giocattolo preferito inavvertitamente abbandonato al nido o la felpa lasciata per distrazione in palestra!
My Nametags regalerà alle 3 vincitrici un set di etichette personalizzate da scegliere sul loro sito!



Aggiudicarsi uno dei 3 Set di etichette personalizzate, è semplicissimo, basta usare Instagram e seguire queste semplici regole:

- Seguire @mammaiutamamma e @mynametags_it

 - Ripostare sul proprio profilo la foto del Contest (tramite l'app repostapp o screenshoot) col tag #mamxmam_tags e invitare 3 amiche a partecipare

- Postare quante foto volete del giocattolo preferito dei vostri bimbi, del peluche o della bambola da cui non vogliono mai staccarsi, della maglietta di cui non possono fare a meno, della copertina con cui vogliono addormentatsi, di qualsiasi cosa dei vostri bimbi che vi piacerbbe "etichettare" per non perderla mai col tag #mamxmam_tags (vanno bene anche foto vecchie, basta che abbiano il tag #mamxmam_tags)

- Se non avete il profilo pubblico, assicuratevi che @mammaiutamamma vi segua.



Le 3 foto più belle saranno scelte dallo staff del MAM e riceveranno in regalo una il set di etichette per la scuola My Nametags
Si può partecipare fino al 10 Agosto, il 11 agosto 2015 saranno proclamati i vincitori.

Marina

Come sopravvivere ad un moroso/marito nerd

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A molti di voi sarà sicuramente capitato di vedere almeno una puntata della sitcom americana "The big bang theory", la quale narra della vita di alcuni ragazzi con intelligenza superiore alla media e con interessi per la scienza, i fumetti ed i giochi di ruolo; che proprio per questo non hanno molto successo con amici e ragazze. 
 
Premetto che il mio moroso nerd non è un nerd convenzionale in quanto in gioventù si divertiva a fare il bullo metallaro cantando in un gruppo e partecipando ad eventi con un certo seguito femminile; e se qualcuno avesse ancora dei dubbi IO SONO GELOSA. 
Detto questo negli anni ha sviluppato interessi molto simili a quelli descritti nella famosa serie e, seppur mantenendo relazioni sociali adatti ad una persona quasi normale, in qualche modo influenza il nostro modo di vivere. 


"The big bang theory"
 
Il moroso nerd è appassionato di giochi di ruolo, tecnologia, scienza e programmi tv/film/telefilm che riguardano il mondo fantastico o cibernetico. 
Il moroso nerd impiega almeno 5 ore al giorno, rigorosamente in bagno, a giocare o leggere di argomenti inerenti a questo mondo. 
Il moroso nerd passa almeno una sera a settimana con i suoi compagni a giocare a Dangeon&Dragons o simili e partecipa ad eventuali giornate durante il fine settimana per le sessioni lunghe. 
Il moroso nerd ti riempie la casa di avanzata tecnologia ma anche di oggetti che richiamano il periodo medioevale o fantastico, nonché di un gran numero di manuali, libri, riviste, miniature e quant'altro si possa utilizzare per i giochi di ruolo e affini. 
Il moroso nerd cerca di trascinarti in questo mondo con racconti molto molto molto e molto lunghi narrandoti cosa accade durante i suoi incontri tra nerd. 
Il moroso nerd è precisino, metodico, programmatore e anche un po compulsivo.
Come ben capirete andrà attuata una strategia ben studiata e mirata per non uscire di testa: 
Mai mai e poi mai partecipare ai suoi giochi di ruolo, nonostante lui te lo chieda diverse volte è importante prendere le distanze 
1. anche la vita di coppia necessita di momenti ed interessi strettamente personali. 
2. eventuali divergenze di gioco potrebbero incrementare litigi nella vita quotidiana 
3. il moroso nerd non sogna morose nerd ma la Penny di turno. 
Mostrare interesse distaccato, sostenerlo nei suoi progetti senza entrare nel merito di quello che lui sta facendo. 
Non intrattenere relazioni di amicizia o simili con i suoi amici nerd finché non siano una presenza consolidata e stabile: la maggior parte di loro ha una simpatia altamente discutibile, ed alcuni hanno anche manie di protagonismo che la sottoscritta non tollera per niente, grazie al cielo il moroso nerd li allontanerà quanto prima.
Visto che il moroso nerd è così bravo a programmare e catalogare sarà utile renderlo partecipe della gestione della casa e della famiglia. 
Il moroso nerd parla volentieri di cosa gli accade, di progetti e chiede la tua opinione: sarà piacevole condividere con lui momenti di aperto dialogo, e sarà capace di tirar fuori il meglio anche da un introversa come me. 
Finisco così di raccontarvi questa mia digressione dicendovi che ilmiomorosonerd oltre ad essere nerd, è anche un padre attento ed un compagno presente ed anche se la nostra vita a volte mi sembra troppo convenzionale per i matti che siamo, non potrei fare senza. 
Compagne e mogli di nerd uniamoci!! 
E tu un moroso nerd, ce l'hai?! 

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Il fiocco di Minnie in pasta di zucchero. Tutorial

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Spesso nei tutorial di fiocchi realizzati in pasta di zucchero si parla di gum paste. Cos'è? E' una pasta, di zucchero, a cui viene aggiunto CMC, per renderla più elastica. E' possibile tirarla molto molto sottile senza che si strappi, e asciuga molto velocemente, diventando molto dura e resistente.

Da un punto di vista tecnico una pasta di gomma o una pasta model sono la scelta migliore quando dovete realizzare un fiocco, ma non è una scelta obbligata. Oggi vi spiego come ho realizzato un fiocco con della pasta di zucchero da copertura (quella che trovate anche nello scaffale dei dolci del supermercato).

Cosa vi serve:

  •  almeno 24 ore per farlo asciugare
  •  carta forno
  •  pasta di zucchero
  • matterello
  • coltellino
Tutorial fiocco Minnie in pasta di zucchero
foto +Sognando Cupcake 
  1. Tirate sottilmente la pasta di zucchero. 1 millimetro di spessore andrà bene. Ritagliate un rettangolo e capovolgetela sotto sopra, così la parte più liscia resterà all'esterno del fiocco. 
  2. Richiudete leggermente i lati lunghi del rettangolo e tagliate a metà creando due quadrati. 
  3. Con delle strisce di carta forno preparate due rotolini. Appoggiateli al centro dei due quadrati e richiudeteli dall'esterno verso l'interno.
  4. Pizzicate tra pollice e indice la pasta di zucchero per creare il fiocco e lasciatelo asciugare almeno 24 ore. La parte che avete pizzicato verrà coperta quindi non disperate se non vi sembra perfetto. 
  5. Ritagliate una striscia di pasta di zucchero, stretta e lunga, capovolgetela sotto sopra e richiudete i lati lunghi. 
  6. Giratela di nuovo e appoggiatela sopra le due metà del fiocco. Avvolgete tutto il fiocco pizzicando la lunghezza in eccesso. 
Vi consiglio di fare le operazioni 5 e 6 quando il fiocco è già asciutto, quindi dopo le 24 ore. In questo modo sarà più facile sia sollevarlo sia coprire le imperfezioni. 



Fiocco Minnie in pasta di zucchero
foto +Sognando Cupcake 


Con questo fiocco ho realizzato una torta a tema Minnie. Per realizzare le orecchie vi basterà aggiungere due dischi di cioccolato plastico o di pasta di zucchero marrone o nera. 

Infine ho una domanda per voi. Minnie la preferite rossa o rosa?

Seconda settimana di gravidanza

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Procediamo nel lungo viaggio che è la maternità, ancora siamo alle settimane dell'ignoto, quelle in cui si fa la solita vita ignari della piccola e nuova vita che cresce dentro di noi.


L'embrione è ora un insieme numeroso di cellule che si divideranno in tre strati:
  • endoderma o endoblasto, lo strato interno che si svilupperà nell'apparato digerente e in un tratto di quello respiratorio;
  • mesoderma, lo strato di mezzo, che diventerà ossa, cartilagine e sistema cardiocircolatorio, cuore compreso;
  • ectoderma o ectoblasto, lo strato esterno che sarà sistema nervoso, cervello, pelle, unghie e capelli.
In questa settimana i livelli di estrogeno iniziano ad aumentare, l'utero si prepara al lavoro di protezione e accoglienza del bambino che si è già impiantato, la temperatura corporea si alzerà e rimarrà poi costante per tutta la gravidanza.
Potrebbero verificarsi delle perdite, le così dette perdite da impianto.

I livelli di progesterone in aumento provocano stanchezza e a volte si sente proprio il bisogno di dormire molto più di prima.
Il viaggio è solo all'inizio eppure già grandi cambiamenti stanno avvenendo!

Top of the post - 27 luglio 2015

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La Top of the post del MAM

Ecco la rubrica Top of the post anche per il blog MAM! Questa rubrica è un'idea carina per fare rete e scoprire nuovi blog. Per chi vuole partecipare, tutte le regole le trovate QUI.
 
Ogni lunedì pubblicherò un elenco dei 3 migliori post (di altri blog) che ho letto nella settimana appena trascorsa.
Da Mamma a Mamma


Ecco i miei post preferiti di questa settimana:
 
 
- Estate coi bambini. Spunti per sopravvivere alla calura di NeoMammaOnBoard, se anche voi, come me, siete alla ricerca di idee per far passare un bel pomeriggio con i bimbi, leggete qui e troverete qualche idea carina
 
- Il nord della Danimarca e il suo imbattibile fascino di Priorità e Passioni, rinfreschiamoci un po' con questo post ricco di belle foto, che ci fa sognare di essere in Danimarca, al fresco!
 
- Raccolta di idee 10 ricette veloci e fresche per l'estate di Alessia scrap & craft, perché con questo caldo, se qualcuno ha voglia di cucinare (io poca, purtroppo per noi) ... ecco qualche idea giusta!
 
Cosa ne pensate? Vi piacciono i post di oggi?
Ecco anche gli altri miei post preferiti che ho scelto per
www.damammaamamma.net

Marina

I 4 prodotti erboristici da tenere sempre in casa!

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Passando davanti alle vetrine di erboristerie o farmacie, spesso siamo prese dall'impulso di prendere qualche prodotto in offerta, così per sicurezza, tanto non fa mai male. Ma cosa ci servirà davvero in casa? Cosa bisogna avere sempre a portata di mano?

Oggi voglio parlare con voi di prodotti di erboristeria! Ovviamente solo alcuni, quelli che io ho sempre in casa e che mi fanno tanto comodo. Li uso continuamente da quando ho i miei due pargoletti, prima diciamo che lo sportello di farmaci, pomate, unguenti e gel era l'ultimo dei miei pensieri ed ero più orientata su cremine idratanti e scrub di ogni tipo .

Col passare del tempo, in base alle varie esigenze di ogni famigliare, ho capito che in casa devo sempre avere: gel puro di aloe vera, pomata all'arnica, tea tree oil e olio di iperico.
Ovviamente  in caso di disturbi, e prima di usare qualsiasi prodotto erboristico o farmaco,  ognuno ha il dovere di informare sempre il medico o il farmacista riguardo al proprio stato generale di salute. Premesso questo, se siamo in ottime  condizioni generali possiamo scegliere di usare gel, oli, cremine erboristiche per alleviare disturbi o piccoli disagi dovuti a urti, strappi, graffi, scottature e lievi alterazioni della pelle, come arrossamenti e pruriti. 




Vediamo i singoli punti della mia checklist:

Gel all'aloe
Il gel all'aloe si può trovare in commercio con diverse concentrazioni; ovviamente più sarà alta la percentuale  di aloe pura, maggiore sarà l'effetto che si ottiene. Le proprietà principali di questo prodotto sono i suoi poteri idratante e lenitivo: è ideale per idratare la pelle dopo aver preso il sole e in tutti i casi in cui l' equilibrio cutaneo sia un poco alterato, quindi in generale per arrossamenti e pruriti di lieve entità. 

Oltre a questo, il gel ha una particolarità che ne fa davvero un prodotto speciale: è rinfrescante! Cioè, lascia una sensazione piacevolissima sulla pelle, e se scegliete un gel di qualità, avrà anche un lievissimo profumo per nulla persistente (io non amo molto i profumi, quando si tratta di creme e pomate!). Si può usare liberamente e non ha controindicazioni specifiche. Per ogni problema di pelle che si presenta in famiglia, il mio primo intervento è sempre quello di applicare l'aloe: nella maggior parte dei casi, basta da solo per ridonare sollievo.

Pomata all'arnica
Si usa per le sue proprietà antiinfiammatorie e antidolorifiche: la classica pomata da avere in casa e magari anche in borsa, da applicare in caso di contusioni, sfregamenti  ma sempre comunque per uso esterno. 
Sconsigliato in gravidanza e allattamento, è un rimedio più orientato ai bernoccoli da caduta e a relativi lividi e gonfiori  che a un uso su vere e proprie ferite. Quindi ottimo come pronto intervento per i bambini ma anche per gli adulti: pare che sia efficace anche sui reumatismi!

Tea Tree Oil
Il prodotto in assoluto più versatile di tutti! Qualche anno fa lo usavo anche in lavatrice , come igienizzante per i pannolini, con poche gocce in aggiunta al risciacquo: ho smesso solo perché il suo odore forte non riusciva proprio a piacermi. Ma per le sue proprietà, è davvero un ottimo alleato in casa: antisettico, antifungino, tonificante, disinfettante, antiforfora...un vero portento. L'aspetto curativo che io prediligo è quello di guarire l'herpes sul nascere: appena si sente il pizzicore, basta applicarne una goccina per ottenere un ottimo risultato. Sono sicura al 100% che ognuna di noi può trovare nel tea tree oil qualcosa che cerca e non riesce ancora a trovare!

Olio di Iperico
Si può usare sia da solo sia in abbinamento con il gel all'aloe: particolarmente indicato per scottature puntuali, secchezza della pelle del viso e del corpo, piaghe, smagliature, mani screpolate, punture di insetti. L'olio ha proprietà disinfiammanti e pertanto lenisce anche il dolore; favorisce la rimarginazione qualora la pelle sia lesionata.

Il mio consiglio è di rivolgervi al vostro erborista di fiducia e di capire quali sono i prodotti che fanno per voi! Molte volte un buon prodotto erboristico fa miracoli e ci evita di dover poi ricorrere a veri e propri farmaci, necessari dopo aver trascurato i piccoli segnali che ci manda il nostro corpo. Che, se presi in tempo, sono risolvibili con creme e oli a impatto molto minore, sia per l'ecologia che per le nostre tasche! Che ne pensate? Usate già questi prodotti? Avete qualche altra voce da aggiungere alle mie 4? Commentate!


Baby Pit Stoppers: un'app per trovare subito un fasciatoio (e non solo)!

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Ci sono app che aiutano noi “Mamme in città” ogni giorno.
E per fortuna continuano a nascerne.

Come la nuovissima Baby Pit Stoppers: la puoi avere sempre con te o utilizzarla sul pc all’indirizzo http://babypitstoppers.com/.

Un Baby Pit Stop è l’isola felice per ogni mamma: un posto dove è presente un fasciatoio, una zona per allattare comodamente, in cui ci sia la possibilità di riscaldare la pappa e che naturalmente sia accessibile con il passeggino.
Può essere un Baby Pit Stop un locale (bar, ristorante, negozio), ma anche un ufficio pubblico o una biblioteca.

L’app ha l’obiettivo di far correre il passaparola tra mamme, papà, nonni, baby sitter: i luoghi “Baby Pit Stoppers” sono segnalati direttamente dagli utenti!

Come funziona? Semplicemente si inserisce l’indirizzo in cui ci si trova e con il tasto “cerca” appariranno sulla mappa tutti i luoghi segnalati come adatti per una pausa con il bebé.

La community è appena nata e ha bisogno di essere alimentata: inseriamo tutti i luoghi che conosciamo che offrono servizi per i piccoli!
Il progetto ha l’obiettivo di segnalare i “Baby Pit Stoppers” di tutta Italia!

Mamma in città (http://www.mammaincitta.it/)

Libri per crescere: La grande fabbrica delle parole

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Esiste un paese molto strano in cui le persone non parlano quasi mai: è il paese della grande fabbrica delle parole, la fabbrica che non dorme mai ma tutto il giorno sforna parole in tutte le lingue del mondo. Per poter parlare, le persone devono comprare le parole oppure inghiottirle: ci sono i negozi che vendono parole sfuse e addirittura parolacce e le persone senza soldi a volte frugano nella spazzatura alla ricerca di qualche parola buttata via.
In primavera ci sono le offerte e si possono comprare le parole ad un prezzo conveniente ma sono parole che non servono molto, parole come ventriloquo o filodendro. A volte capita che qualche parola volteggi nell'aria e i bimbi ne approfittino prendendo i loro retini acchiappa farfalle e cercando di acchiapparne alcune.
Oggi Philéas ha catturato le parole ciliegia, polvere e seggiola e domani vuole offrirle in dono a Cybelle per il suo compleanno. Se avesse abbastanza soldi le direbbe "ti amo" ma queste parole sono tutto ciò che può offrirle.
Philéas passa a prendere Cybelle ma non può nemmeno salutarla, non ha con sè le parole adatte per cui i due amici si limitano a sorridersi. E poi arriva Oscar: Oscar è un bambino molto ricco che possiede tantissime parole e può parlare con Cybelle e dirle che la ama e che, ne è sicuro, un giorno si sposeranno.
Philéas, pensando a tutto l'amore che ha nel cuore, fa un bel respiro e lascia volare verso Cybelle le parole che ha catturato: Cybelle lo guarda, gli si avvicina e gli dà un bacio sul naso. Ma Philéas ha in serbo un'altra parola che ha conservato per tanto tempo e per un'occasione speciale come questa: ancora!


Una tenera storia d'amore in cui le parole hanno più peso che in qualsiasi altra storia d'amore, un libro poetico che ci ricorda l'importanza delle parole che usiamo.
Le illustrazioni di Valeria Docampo (già apprezzata ne La valle dei mulini) sono semplicemente incantevoli e ho trovato davvero molto azzeccata la scelta di usare il colore seppia per tutto tranne che per i bambini e soprattutto per Philéas e Cybelle, vesititi di rosso, il colore dell'amore.
Il libro è per bambini ma vi assicuro che è piaciuto moltissimo anche a me!

Età di lettura: dai 4 anni

La grande fabbrica delle parole
Agnès de Lestrade, Valeria Docampo
Edizioni Terre di Mezzo
€ 15.00

Alla prossima settimana!
Erika

Muffin ai frutti di bosco

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Muffin ai frutti di bosco

Fin da bambina l'estate era sinonimo di frutti di bosco. Che si facessero passeggiate in montagna o si andasse in vacanza al mare, era d'obbligo la "caccia" ai cespugli con more, lamponi e fragoline da raccogliere con la scusa di portarli a casa per una buona torta o macedonia da preparare con la nonna ma che puntualmente finivano prima di varcare la porta di casa.

Sarà per questo che d'estate, per me, le gocce di cioccolato lasciano il posto a più freschi (e sani) frutti di bosco. E' il caso di questi deliziosi muffin ai frutti di bosco.

muffin ai frutti di bosco

Per preparare 9 muffin ai frutti di bosco grandi ci occorrono:

2 uova intere
100 gr di zucchero di canna
120 gr di burro
150 gr di latte tiepido
300 gr farina 00 setacciata
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale e (a piacere) di bicarbonato
150 gr di frutti di bosco misti (io ho usato mirtilli e lamponi)


Prepariamo i muffin ai frutti di bosco con i nostri bambini montando le uova, lo zucchero e il burro fino a che non diventano una crema.

Aggiungiamo, mescolando delicatamente, il latte a filo e, successivamente, gli ingredienti secchi setacciati (la farina, il lievito e il pizzico di sale e bicarbonato).
 
Per ultimi uniamo all'impasto ben amalgamato, i frutti di bosco e diamo un ultima mescolata, sempre molto delicatamente.

Riempiamo i contenitori per muffin per 3/4 e cuociamo in forno già caldo a 180 gradi per 20 minuti ricordandosi di fare la prova stecchino prima di sfornare.

Lasciateli raffreddare e gustateli cosi semplici o accompagnandoli, perchè no, a una pallina di gelato alla crema.

Maria Grazia - http://www.cookandcraft.it/



LAVORETTI CON GLI SCOUBIDOU... SCUBIDU'... SCOOBY DOO... COME SI CHIAMANO???

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Ciao a tutte,
la mia intenzione era quella di preparare un post con dei giochi o altre attività da fare all'aperto, in mezzo al verde... ma con questo caldo, vi giuro ragazze, stare all'aperto purtroppo è una vera tortura: si boccheggia più di un pesce rosso nella boccia!!!
E allora come passiamo le ore in questi caldi pomeriggi?
Io e la mia piccoletta abbiamo preso in mano gli scoubidou... o scubidu... o scooby doo... insomma, chiamateli come volete, quei fili di plastica colorati che si intrecciano in vari modi per dar forma a braccialetti, portachiavi o gingilli vari da attaccare allo zaino piuttosto che all'astuccio!
Non sto qui a spiegarvi passo passo i vari intrecci: in internet trovate un sacco di video con spiegazioni chiare e dettagliate ed inoltre, nelle varie confezioni di questi colorati cordoncini di plastica, in genere è allegato un foglio con le spiegazioni... vedrete che è più facile di quello che sembra!
Vorrei piuttosto darvi alcune idee su cosa realizzare: per esempio possiamo ricoprire una penna!
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Per realizzare questa simpatica penna io ho tolto la cannuccia di plastica della penna e tenuto soltanto la cannula con l'inchiostro; volendo si può ricoprire la penna intera, considerate però che diventerà piuttosto "cicciottona" e dovrete fare un'aggiunta di filo perchè i soli cordoncini con cui iniziate non saranno sufficienti a ricoprire tutta la penna.
In questo caso io ho fatto l'intreccio quadrato ma si può fare anche quello tondo... in entrambi i casi bisogna procedere con l'intreccio fino a ricoprire quasi tutta la cannuccia.
Arrivati a circa 2-3 centimetri dalla fine della cannuccia è necessario inserire "dentro" agli scoubidou dei pezzetti di filo di ferro per dare un po' di rigidità ai cordoncini, poi si continua con gli incroci così il filo di ferro non si sfila e si ricopre tutta la cannuccia.
Poi si lasciano "liberi" 2 pezzetti opposti di scoubidou (io ho lasciato liberi quelli azzurri) che diventeranno le braccia; grazie al fil di ferro che abbiamo inserito prima possiamo dare la forma che vogliamo alle braccine. Gli altri due cordoncini si infilano dentro ad una perlina di legno dove avremo precedentemente disegnato una "simpatica faccina".
I due fili che escono dalla perla di legno potranno fungere da antennine (io ho inserito alle estremità anche due perline) oppure anche da ciuffo di capelli!
Ecco quindi... Jenna la penna!!!
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Abbiamo poi dato vita anche a Gigetto il polipetto!
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Qui bisogna fare un intreccio rotondo ad 8 fili: dopo un paio di centrimenti di intreccio inseriamo, su due fili opposti, due perle per fare gli occhi. Continuiamo con gli intrecci fino alla lunghezza desiderata e poi lasciamo liberi gli 8 fili che fungeranno da tentacoli. Io ho inserito anche del filo di ferro dentro ad ogni cordoncino: in questo modo sarà possibile arrotolare i cordoncini che manterranno la forma "arricciata"!
Non trovate che Gigetto il Polipetto sia carinissimo?
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E voi avete realizzato altri animaletti o altri "gingilli" con gli scoubidou... o scubidù... o.......... come si chiamano???





Prima settimana di gravidanza

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Genitori non si nasce ma si diventa attraverso il viaggio più speciale che ci sia; abbiamo parlato - in uno scorso articolo - di cosa avviene prima che questo viaggio ci porti verso l'essere futuri mamme e papà.


Oggi parliamo della prima settimana di gravidanza, quando tutto comincia... la gravidanza durerà mediamente 40 settimane, ma già a 38 settimane un feto è considerato a termine, quindi pronto alla vita extra-uterina e fino alle 41 settimane tutto ok, poi eventualmente avrà lo sfratto esecutivo, ossia si indurrà il parto.

In questo momento nemmeno sai di essere incinta eppure ti stai preparando a vivere cambiamenti settimanali che non immagini!
La mestruazione ancora non è saltata e non ci sono sintomi o cambiamenti che possono dare un minimo sentore di una gravidanza in atto.
L'unico segnale potrebbe essere un po' di tensione al seno ma che facilmente si scambia come sintomo premestruale.

La prima settimana di gravidanza si apre col primo giorno dell'ultima mestruazione, ma solo alla prima ecografia il ginecologo confermerà o meno l'epoca gestazionale, secondo le misure dell'embrione.
Se apparentemente nulla si modifica in realtà il tuo corpo si sta preparando a compiere un grandissimo lavoro.

In questa settimana l'ovulo fecondato va dalle tube di Falloppio all'utero per impiantarsi; l'annidamento in utero avviene intorno al quinto giorno dal concepimento e così ora l'embrione può iniziare il suo sviluppo.
Alla fine della prima settimana di gravidanza l'embrione misura 0.1mm

Ed ecco cosa è avvenuto alle 'vostre spalle' quando tutto ha preso avvio.

Aline Mammanontiarrabbiare

Top of the post - 20 luglio 2015

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La Top of the post del MAM

Dopo qualche settimana di assenza, dovuta alle mie vacanze, ecco che riprende la rubrica Top of the post anche per il blog MAM! Questa rubrica è un'idea carina per fare rete e scoprire nuovi blog. Per chi vuole partecipare, tutte le regole le trovate QUI.
 
Ogni lunedì pubblicherò un elenco dei 3 migliori post (di altri blog) che ho letto nella settimana appena trascorsa.
Da Mamma a Mamma


Ecco i miei post preferiti di questa settimana:
 
 
- Le merendine sono piene di additivi dannosi? E' vero o falso? di MammeAcrobate un post che fa un po' di chiarezza sulle tante bufale che girano nel web
 
- Consigli per tenere pulita la camera da letto di Super Mamme, ho letto questo post sperando che mi aiutasse a trovare la voglia e la forza (con sto caldo) di fare le pulizie... per ora non ha funzionato... però i consigli sono veramente utili e prima o poi li seguirò... quando riuscirò a vincere la mia pigrizia!
 
- Fine settimana in montagna di Ascoltamicongliocchi, un resoconto di una bella gita in montagna con incontri tra blogger
 
Cosa ne pensate? Vi piacciono i post di oggi?
Ecco anche gli altri miei post preferiti che ho scelto per
www.damammaamamma.net

Marina

Party d'Estate? Ecco l'Outfit giusto per noi Mamme...

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Certo che i matrimoni d'estate sono belli, locations sotto il cielo azzurro, giardini rigogliosi e cocktail al bordo piscina rendono davvero indimenticabile l'evento sia per i protagonisti che per gli ospiti. Ma anche altre cerimonie e compleanni, d'estate sembra che abbiano un sapore diverso... A me l'eccessiva eleganza non e' mai piaciuta, punto sempre sugli accessori particolari, ma per essere impeccabili ad un Party d'Estate, credo che gli abiti corti o lunghi, colorati o a fantasia ci rendano eleganti con quel giusto pizzico di bon ton. Spesso puo' diventare difficile trovare l'outfit giusto, fa caldo, e non sopportiamo cose scomode, inoltre dobbiamo pensare che comunque partecipiamo sempre con i nostri piccoli al seguito e dunque anche la praticita' non va dimenticata; e un abito credo sia perfetto anche per questo. E poi una volta scelto quello giusto per noi e' piu' facile abbinare gli accessori. Puntate sempre su borse di media grandezza, siamo mamme, e tacchi larghi visto che sono di moda, giocate con i bijoux... orecchini piccoli con maxi collane e viceversa. Prendete spunto da questi Outfit che ho pensato per ogni tipo di Party Estivo, che sia di giorno o di sera, distinguiamoci con classe... E ora divertitevi a creare il vostro look!


E per questi ed altri suggerimenti vi aspetto su http://www.principessecolorate.it/
Un Magazine con tante immagini a cui ispirarsi, un Diario da leggere e interpretare, una Raccolta di Appunti per non dimenticare, un Salotto virtuale dove poter condividere e chiacchierare.

Caldo in città: che si fa?

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Idee per affrontare il caldo in città con i bimbi



Caldo, caldo, caldo.
In questi giorni in città le temperature si sono alzate incredibilmente e tra ventolini, aria condizionata e gelati siamo tutti, mamme e non, alla ricerca disperata di un po’ di fresco.

E come noi lo cercano anche i nostri bimbi che col caldo diventano irrequieti e a volte anche sofferenti.

Cosa fare quindi in queste giornate pre-si spera-vacanze nelle assolate città senza dover ricorrere a pomeriggi nei centri commerciali?

Tuffarsi in piscina: ogni città offre ai suoi abitanti piscine pubbliche e private dotate di piscinette per i più piccoli che possono rimanere al fresco e intanto divertirsi a giocare con l’acqua.

Frequentare le biblioteche: molte hanno sale riservate per i bambini con libri e giochi educativi in consultazione. Alcune sono attrezzate con aria condizionata, molte con piccoli giardinetti dove trascorrere pomeriggi all’ombra.

Scoprire i musei della propria città: sono ambienti freschi che permettono a genitori e bimbi di unire la necessità di trovare luoghi lontani dal caldo con l’occasione di dedicare una visita culturale alle collezioni di opere d’arte del proprio territorio.

Giocare al parco con l’acqua: è sufficiente una pistola a d’acqua e un ricambio asciutto nella borsa della mamma e...il divertimento è assicurato!

Mamme in città, voi cosa fate in questi giorni di caldo?

Mamma in città (http://www.mammainctta.it/)

Libri per crescere: Agata

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Quanto sono forti e gradi i sogni dei bambini? Quello di Agata è grandissimo!

Agata si chiama come la sua mamma, la sua nonna e la sua bisnonna: un nome bello, sonoro e forte. Sonoro proprio come lei che ama la musica e cantare a tutte le ore.
E' una bambina magra e piccina proprio come una bambola e questo le crea non pochi disagi nella sua vita di tutti i giorni: difficile per lei raggiungere i posti più alti, trasportare cose ingombranti o anche solo scendere dal letto la mattina. Per non parlare di scuola e cinema: ad Agata servono un bel pò di cuscini per restare comoda!
Ma essere piccoli ha i suoi lati positivi: quando si gioca a nascondino, è davvero difficile trovarla e nella pallacanestro riesce a sgusciare fra i suoi compagni veloce come un lampo.
Un giorno Agata confida alla mamma e alla sua famiglia di voler studiare musica, in particolare il violoncello.
Tutte le Agate della famiglia rimangono sbalordite: il violoncello è troppo grande per una bambina così minuscola...sarebbe forse meglio un flauto?
Ma Agata non demorde, lei desidera ed ottiene il suo violoncello al quale vuole bene perchè lo può abbracciare, gli può parlare a bassa voce, può cantargli e cullarlo e perchè il suo suono l'accarezza.
Agata frequenta la scuola di musica due volte a settimana e un giorno, recandosi a lezione, in mezzo alla folla incontra Alberto e il suo violoncello: un nuovo piccolo amico con cui può condividere la sua passione!

Questo libro ci è piaciuto perchè racconta quanto i sogni siano potenti: Agata così piccola che sogna di suonare uno strumento enorme per lei, non viene osteggiata dalla famiglia (cercano di convincerla a cambiare strumento ma senza insistere più di tanto) che oltretutto ritiene che Agata debba custodire nel suo cuore il perchè di questa scelta.
Il bello dei bambini è anche questo: sognare in grande e senza limiti!
Mi è piaciuto molto anche come è descritto il rapporto esclusivo tra Agata e il suo strumento e ho trovato le illustrazioni molto delicate e perfettamente in sintonia con la storia,

Età di lettura: dai 4 anni

Agata
Lola Casas e Augustin Comotto
Edizioni Lapis
€ 13.50

Alla prossima settimana!
Erika

Una nascita completa: il lotus birth

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Il lotus birth è una pratica che concilia nutrimento, ricchezza, natura e sensazioni. Non la conoscete? 
Mi sono interessata dopo aver ascoltato le storie di alcune mamme che mi hanno raccontato i benefici di questa pratica; sono sincera all'inizio mi sono un pochino impressionata, ma quando ho capito la filosofia con la quale viene svolta ne sono rimasta
affascinata. 
http://www.ilquarzorosa.org/



E' la procedura di nascita in cui il cordone ombelicale non viene reciso e il neonato resta collegato alla sua placenta. 
Pochi giorni dopo la nascita (dai 2 ai 10, ma di media 3/4) il cordone si separa in modo naturale dall'ombelico del bambino.
Il distacco avviene quando entrambi, bambino e placenta, hanno realmente concluso il loro rapporto e decidono sia giunto il momento della separazione. 

Il contatto prolungato con la placenta permette al bambino di ricevere tutta la quantità del preziosissimo sangue placentare che è presente alla nascita e che la natura ha previsto per la costituzione del sistema immunitario. E' un periodo di transizione in cui il bambino può separarsi dal corpo della madre dolcemente e gradualmente e completare il suo corpo eterico*. Un tempo importante per stabilizzare il sistema respiratorio autonomo e gli altri organi.
Quindi un tempo che rallenta il processo del dopo nascita e porta la consapevolezza dei bisogni del neonato, permettendo che germoglino intimità e integrazione: il vero bonding, i cui benefici effetti accompagnano la famiglia nel corso della vita. 

Il Lotus Birth è una bellissima e logica estensione della nascita naturale: ci invita a rispettare il cosiddetto secondamento, la fase in cui nasce la placenta, e ad onorare quest'ultima quale prima fonte di nutrimento del neonato.

"E' un rituale del dopo-parto, dei primi giorni di intimo isolamento. La nostra cultura occidentale ha perduto in gran parte questi rituali importantissimi del dopo-parto e i nostri bambini mostrano segni di essere cresciuti troppo in fretta, spinti verso una fase di crescita successiva prima di essere essenzialmente pronti, con l'inquietudine e la dissociazione che tutto ciò comporta." 
Jeannine Parvati Baker -

                                           Da http://www.lotusbirth.it/


Una mamma ci racconta la sua esperienza:

"Ero pronta per il lotus, premetto che ero partita con l'idea di fare il taglio ritardato del cordone per far pulsare fino all'ultima goccia di sangue e di conservare la placenta, poi parlando con altre mamme che hanno fatto il parto lotus mi ero convinta di farlo. 

Ero pronta a vedere il nostro albero della vita seccarsi e staccarsi da P. col il tempo dovuto...e lasciare che l'organo che tiene in vita nella pancia della mamma, si stacchi da solo. Ovviamente la placenta va lavata e messa a scolare, poi messa sotto sale. Le vene formano un albero con radici profonde...

Il cordone e la placenta hanno il tempo di passare tutto quello di cui ha bisogno il bimbo; per il bimbo è meno traumatico visto che il parto in sè e il distacco dalla pancia della mamma, dove c'ha vissuto per nove lunghi mesi.
La placenta è linfa per il bimbo, linfa vitale."
                                                                                                                                          - E. -

Possiamo reperire importanti informazioni sul sito ufficiale sopracitato ed attraverso gli operatori che si occupano di questo sul territorio. leggiamo le parole scritte da Il quarzo rosa, un associazione fiorentina che si occupa di trasmettere e diffondere informazioni in merito a "medicine complementari, le discipline olistiche,bionaturali e salute nell’alimentazione".

"Quali sono i benefici del metodo Lotus birth?
 
Trasfusione placentare completa (circa 160 ml = 1200 ml in un adulto)
Minor incidenza di anemia per via del maggior apporto di ferro
Maggior quantità di cellule staminali
Minor necessità di trasfusioni per i prematuri
Maggior apporto di nutrienti, vitamine, minerali
Minor incidenza di sindrome da stress respiratorio – soprattutto per i prematuri
Minor possibilità di danni cerebrali
Minor possibilità di danni agli organi
Maggior apporto di anticorpi materni
Migliori funzioni renali
Migliori risultati di successo nell’allattamento
Si evitano le infezioni del cordone/ombelico
Guarigione dell’ombelico più rapida
Si evita il tetano neonatale (ancora molto presente nel Terzo Mondo)
Si concede al neonato il tempo ottimale per stabilire il proprio regime respiratorio
Fegato e reni sono supportati per smaltire le tossine dovute alla nascita
Integrazione dell’esperienza di nascita e del periodo appena successivo
Riduzione dei rischi di emorragia post-partum per la madre
Riduzione drastica della depressione post-partum

Mamme e ostetriche raccontano che i bambini nascono e sono subito calmi, a volte non piangono neanche. Succhiano il latte voracemente e dormono benissimo, senza mai avere coliche. Si adattano gradualmente al loro nuovo ambiente, ma senza perdere in modo repentino il contatto con il loro “mondo di prima”. Infatti guardano spesso la placenta e accarezzano il cordone con le manine. Quando il cordone inizia a essere secco, i bambini tendono ad allontanarlo da sé spontaneamente con le manine e i piedini, fino a staccarlo."
   
                                                Da http://www.ilquarzorosa.org/


Una nascita completa, che asseconda i tempi naturali di quella che è la meravigliosa magia del venire al mondo

Vi lascio infine con questa splendida immagine dell'artista Durga Bernhard, Lotus birth.


Lotus birth

Ecco a chi andranno i regali del Contest fotografico "W l'acqua" su Instagram

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Contest fotografico "W l'acqua" sulla nostra pagina Instagram: ecco chi si porterà a casa i 3 DVD


Qualche settimana fa abbiamo lanciato sulla nostra pagina Instagram un Nuovo Contest Fotografico nel quale mettiamo in palio 3 DVD...

DVD di SpongeBob Fuori dall'acqua


Sono qui ora a decretare le 3 foto che secondo noi, meritano di vincere i 3 DVD di SpongeBob Fuori dall'acqua!

 Avete partecipato in tante, le foto sono veramente tutte bellissime, ma dovevamo sceglierne solo 3... e le 3 foto fortunate sono:


Riceverete a casa un DVD ciascuna, della nuovissima uscita in home video di SpongeBob Fuori dall'acqua!


@nadiao74, @e_berta_feltrava, @rossellab mandateci una e-mail con i vostri dati per la spedizione a mammaaiutamamma14@gmail.com e riceverete al più presto i DVD.

Grazie a tutti per aver partecipato e continuate a seguirci con affetto!

Qualche trucchetto per risparmiare, soprattutto tempo!

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Oggi vorrei condividere ancora con voi una riflessione sul risparmio!
Perché a volte con dei piccoli accorgimenti, in casa, possiamo fare tanto, risparmiare corrente e anche tempo. Ne avevo già parlato in questo articolo. Andiamo avanti!


Comincio da una scelta che ho fatto e che mi rende orgogliosa: da un paio di anni ho imparato l'arte del non stirare. 

Un flacone di appretto che avevo preso appena sposata è ancora lì dopo anni e anni. A un certo punto, leggendo qui e là, stendendo i panni con un po' più di cura e appena dopo lo stop della lavatrice (lasciarli venti minuti fermi nel cestello crea piegone resistentissime), mi sono accorta che molti tessuti hanno un potere auto-stirante sorprendente.
Con qualche accorgimento in più, il bucato può essere gestito saltando il noioso e dispendioso passaggio dello stiro! Stiro al massimo solo capi di una certa eleganza o tessuto (lino, camicie per lavoro, abiti importanti).

Quali sono i primi dubbi che sorgono, quando espongo questa mia grande scoperta? Vediamoli, in ordine dal più gettonato!
1.     E come fai??

Come faccio...faccio senza! Se i vestiti sono trattati bene, non diventano pieguzzolati e secchi, vedi istruzioni sopra. Faccio centrifuga più soft, uso grucce per magliette e camicie, e pratico sui pezzi più grandi o pesanti come lenzuola, jeans, la piegatura da bagnati e li lascio qualche ora ad autopressarsi... Come per magia i capi vengono lisci lisci. Provare per credere.

2.     Ma i vestiti li indossi con le pieghe?

Se resta qualche piegolina (molto lieve) indosso il capo e dopo pochi minuti col calore del corpo, non si vede più nulla. Quindi no, non vado in giro come una cenciona, non circolo con aria trasandata

3.     Ma stirandoli i capi si ammorbidiscono, senza stirare, non rimangono secchi?

No, se non si esagera con centrifuga e con aggiunta di ammorbidenti e detersivi superaggressivi, i capi non escono bistrattati. D'estate mi capita che qualche capo si secchi al sole, ma passandolo un po' con le mani va a posto. Ovvio, non può essere lasciato 3 giorni al sole. In quel caso, o si stira o si rilava. E il risparmio non c'è più.

Ho cambiato anche il modo di usare il forno elettrico: per dolci e preparazioni particolari, il forno va usato classicamente dall'inizio alla fine della cottura; ma per molti altri cibi, la cottura in forno può essere molto dispendiosa (come ad esempio per le patate in forno, o per pezzi di carne medio-grandi).
Cosa si può fare? Adottare una tecnica mista, mezza cottura (o anche di più) in tegame e una passata in forno. Giusto per dare quel tocco dorato e particolare dato dalla cottura a calore diffuso.
Sicuramente accendere il forno per pochi minuti non è un'idea molto risparmiosa in sé: ma se, preparando una cena o un pranzo, o una piccola scorta da mettere in freezer di qualsiasi pietanza, proviamo a sperimentare un uso del forno più di passaggio anzichè di uso per un'ora intera o due, vedremo un bel risultato in bolletta e il gusto delle pietanze non sarà inferiore alla tecnica classica.

Che ne pensate? Praticate anche voi qualche piccolo accorgimento coi vostri elettrodomestici? Parliamone, commentate!

Bracciale uncinetto e cristalli

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In questo periodo ho la fissa dell'uncinetto...Sarà che a farlo mi rilasso, sarà che lo posso portare sempre in borsa e quindi comodo, appena ho un secondo mi ci posso dedicare sarà non lo so perché ma comunque mi piace tantissimo....

Quindi vista la stagione in corso, ho pensato di realizzare questo bracciale all'uncinetto (che se fatto un po' più lungo può essere usato anche come collana) di estrema facilità, leggero, fresco e colorato.

Ecco per tutte le mamme/ragazze e chiunque voglia provare è davvero semplice.

Tempo di realizzazione 15 minuti.

Occorrente:
-filo in cotone;
-uncinetto (la misura varia in base al tipo di filato usato);
-cristalli o perline varie;
-anellino e chiusura;


Iniziare con l'inserire il filo nelle perline, con questo tipo di filato ho avuto qualche difficoltà in quanto un po' troppo spesso per questi cristalli piccoli.

L'intero lavoro viene fatto semplicemente con delle catenelle che sono intervallate tra di loro con questi cristalli.


In base al numero dei cristalli e/o perline che volete usare dovete considerare l'intervallo tra un gruppo di catenelle e l'altro.
Una volta ultimate le catenelle tirare l'uncinetto per chiudere il lavoro, tagliare il filo in accesso e il gioco è fatto.





Facile vero???
Ecco il risultato  che ve ne pare????






Libri per crescere: Piccolo blu e piccolo giallo

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In questi giorni avrete letto parecchi post riguardanti la decisione del sindaco di Venezia di vietare nelle scuole i libri cosiddetti gender: il neo eletto sindaco ritiene che le tematiche trattate in questi libri debbano essere affrontate dalla famiglia e non dalla scuola (vi rimando a questo post per saperne un pò di più anche se pare che adesso sia stato fatto una sorta di passo indietro).
Non conosco tutti i libri della lista, alcuni li conosco per nome avendo letto recensioni a riguardo e alcuni li ho condivisi con voi attraverso questo appuntamento, come il bellissimo A caccia dell'orso o Il libro delle famiglie.
Niente da ridire sul fatto che l'educazione dei nostri figli spetta principalmente a noi genitori ma gli insegnanti hanno anche il ruolo di educatori e credo che se le scuole affrontano dei temi "scomodi" ma comunque più che mai attuali (famiglie omo genitoriali, differenze religiose o di nazionalità), i bambini non possano che trarne beneficio.
Il libro che vi voglio presentare oggi è sulla lista nera del sindaco ed è una bellissima storia di amicizia, quella tra Piccolo blu e piccolo giallo.



"Piccolo blu ha molti amici, ma il suo migliore amico è piccolo giallo che abita nella casa di fronte"
Piccolo blu e piccolo giallo giocano con tutti gli altri piccoli colori loro amici ma il legame fra loro due rimane quello più forte. Un giorno piccolo blu, disubbidendo alla mamma che gli aveva chiesto di restare in casa, corre a cercare piccolo giallo ma non lo trova. Lo cerca dappertutto e quanto finalmente lo trova, i due amici si abbracciano così forte da fondersi in un unico colore, il verde.


Tornano dalle loro famiglie ma i loro genitori non li riconoscono: disperati piccolo blu e piccolo giallo piangono calde lacrime che li fanno sciogliere in tanti pezzettini blu e gialli. Finalmente i loro genitori li riconoscono e tutti si abbracciano felici, diventando un pò verdi.


La storia di un'amicizia forte, un libro d'impatto raccontato attraverso semplici macchie di colore che arrivano dirette ai bambini, anche ai più piccoli. Un libro senza tempo (pensate che è del 1959 come mia mamma!) che affascina da generazioni. E' stato il primo titolo di Leo Lionni che abbiamo letto e che mi ha fatto innamorare di questo straordinario artista, se ancora non lo conoscete vi consiglio di cercare questo libro: amerete la storia di questi amici raccontata solo attraverso i colori.

Età di lettura: dai 2 anni

Piccolo blu e piccolo giallo
Leo Lionni
Edizioni Babalibri
€ 10.00

Alla prossima settimana!
Erika

(Mi scuso per la qualità delle foto, ho dovuto usare delle vecchie foto mie perchè il libro non era disponibile in biblioteca per farne di nuove)
Mamma aiuta Mamma