Storie Vere: "Il mio primo giorno" di Giacobbe Scurto

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Non è facile da mamma parlare di questo libro, ma è doveroso.
Sono mamma di due bambini meravigliosi, ed entrambe le gravidanze le ho passate lavorando: la prima fino all'ottavo mese e la seconda fino al quinto mese. Devo essere sincera, sono stata poco attenta durante i primi tre mesi. Davo per scontato che tutto andasse bene.
Mi rendo conto invece solo adesso, appena ho finito di leggere "Il primo giorno" di Giacobbe Scurto che non sempre le cose vanno bene, non sempre si riescono a vivere nove mesi di spensieratezza e di shopping per il bimbo.


A volte bisogna affrontare un difficile percorso, bisogna lottare, essere forti proprio come lo sono stati Giacobbe e sua moglie Emily e proprio come lo è stato loro figlio Nathan.
In questo libro scopriamo attraverso le parole di un futuro padre prima la gioia della scoperta di una nuova vita, la scelta del nome, lo stupore dell'attesa, il divertimento nel comunicarlo alla famiglia, poi la preoccupazione, il "senso di vuoto" perchè  "c'è qualcosa che non va". Il cuore dei futuri genitori che si ferma. 
Ed il mio con loro.
Qualcosa non va nelle misure del bambino, sono anomale, secondo i medici ci sono buone possibilità che il bambino nasca affetto da una malattia genetica o da sindrome di down. I medici consigliano l'aborto.
Giacobbe e Emily hanno una cosa che non tutti hanno, e che li rende forti, in  grado di prendere la decisione di non abortire, di combattere e far vivere il loro miracolo: la Fede.
E' la fede che li accompagna nei mesi successivi, è ad essa che fanno riferimento per affrontare la paura ed i momenti di sconforto. E ci riescono, affrontano i momenti più duri insieme e sanno di non essere soli. Con loro c'è un Dio che li ha voluti genitori, che ha voluto donare loro il miracolo della vita e che anche nel momento di sconforto e di lotta per il loro bimbo è accanto a loro.
Saranno genitori, non permetteranno ad alcune misure sbagliate di decidere la vita o la morte di Nathan. E Nathan vive, si aggrappa alla sua mamma e la gravidanza prosegue, in attesa di nuovi esami, nuovi responsi.
Io avrei voluto che il libro finisse così: un brutto spavento, una gravidanza difficile ma la gioia di poter stringere tra le braccia il loro piccolo grande guerriero.
Il libro purtroppo non finisce con la notizia che le misure si sono regolarizzate e che Nathan sembra essere un bambino sano. 
Nathan ed i suoi genitori devono ancora combattere: Nathan deve nascere subito perchè ha del liquido attorno ai polmoni. Emily è al sesto mese di gestazione e Nathan, aiutato dai medici, viene al mondo e continua la sua lotta dentro un'incubatrice.
Vicino a lui il papà e la mamma.
Vorrei davvero riuscire a descrivervi l'emozione che ho provato leggendo della nascita di Nathan, dell' infinito amore che la sua mamma ed il suo papà provano per lui, che così piccolo combatte per la vita. Loro lo amano infinitamente e lui sente tutto il loro amore. 
Si affidano a Dio ed alla sua volontà, e lui decide di fare un regalo a Nathan prendendolo con se e donandogli l'Eternità.
Dopo solo due giorni questo piccolo miracolo vola in cielo.
Ve lo avevo detto che non sarebbe stato facile parlare di questo libro. Ho pianto, mi sono fermata e ho pensato che era ingiusto, crudele, ma spesso ci sono dinamiche che noi non riusciamo a capire e sembrano assurde ai nostri occhi. 
In molti casi un'esperienza simile può mettere a dura prova una coppia, in molti casi ognuno tende ad elaborare da solo il proprio dolore allontanandosi dall'altro, ma non Emily e suo marito. Il dolore per la perdita del loro bambino li unisce e la fede rafforza il loro legame. 
Affrontano il dolore, lo elaborano e lo accettano continuando a vivere insieme, a festeggiare le nascite di bambini nel loro gruppo di amici e familiari. Il loro Dio è con loro, è lui che li accompagna e che gli dona, dopo quasi due anni , Noah, il consolatore.
Nathan, Dio ha dato e Noah, il consolatore, sono i due miracoli di questa splendida famiglia.
Solitamente scrivo recensioni di romanzi, manuali di puericultura o libri per bambini. Questa è la prima volta che mi trovo a recensire un romanzo che tratta di un'esperienza così toccante, così dolorosa e personale.
Loro l'hanno condivisa con noi ed io voglio ringraziarli ed augurargli tutto il bene di questo mondo.
Francesca- unamammatrailibri-

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