Come creare un ciondolo utile per mille usi....

Nessun commento
Il post di oggi è dedicato alla realizzazione di un ciondolo utilizzabile in tanti modi.
Per esempio può essere usato come ciondolo per una collana, per un bracciale, per un portachiavi e tanti altri modi, basta solo un po' di fantasia.
Il ciondolo è di facilissima realizzazione, adatto anche ai meno bravi con l'uncinetto e inoltre rientra nelle creazioni che hanno come scopo anche il riciclo.

Il ciondolo in questione è questo......vediamo cosa serve e come fare per realizzarlo.

Occorrente:

-anellino in plastica (io ho usato un anellino riciclato dal flacone di un detersivo);
-lana;
-uncinetto;
-forbici e pinza;
-perlina;
-chiodino;
-due copri foro;

Istruzioni per la realizzazione:

-Rivestire con un giro di maglia bassa l'anellino in plastica e chiudere il primo giro con una maglia bassissima.
-Secondo giro fare una maglia bassa all'interno di ogni maglia sottostante e chiudere con una maglia bassissima, tagliare il filo e chiudere;

-Procedere con la realizzazione del nodo ad orafo per poter appendere all'interno del cerchietto in plastica la perla e il ciondolo è finito.
Non vi resta altro che provare.
Anna.

Costumi di carnevale fai da te per bambini

Nessun commento
Buongiorno mamme, oggi vi voglio segnalare 6 tutorial molto semplici per realizzare dei bellissimi ed originali costumi di carnevale per i vostri bambini. Sono idee facilmente riproducibili anche da quante di noi sono poco esperte di cucito e lavori manuali
  • Costume ananas davvero facile da fare con feltro leggero. tutorial qui: deliacreates.com
  • Costume da pecorella. Anche questo davvero molto semplice, bastano del feltro leggero con cui ritagliare una tunichetta su cui incollare ovatta e un cerchietto di cui trovate il tutorial qui: thetastefulllife
  • Un bel fiorellino! Un costumino da fiore costituito solo da una mantellina semplice da creare ed un cerchietto col fiore, una bella e semplice idea, tutorial qui: sweeterthancupcakes.com
  • Una fragolina! Una maglietta rossa, feltro leggero colorato, elastico e tulle rosso per un costume facile e carino. Tutorial qui: spotofteadesigns.com
  • Clark Kant? Eccolo! Solo un paio di pantaloni neri, bretelle, una camicia bianca ed una maglietta di Superman. Fonte foto: waittilyourfathergetshome.com
  • Minions! Salopette ne abbiamo? E una felpa gialla? Ecco il tutorial: onecreativehousewife.com
Tanti tutorial di riciclo creativo e idee per riciclare e risparmiare le trovate su Donneinpink.
Donneinpink è anche su facebook, unitevi alla community del risparmio divertente, cliccate qui.

Libri per crescere: I colori delle emozioni

2 commenti
Questa settimana voglio parlarvi di un bellissimo libro che ci è stato regalato, un libro popup che parla ai bambini delle loro emozioni abbinandone ognuna ad un colore e descrivendo con frasi semplici come ci si sente ogni volta che si prova allegria, tristezza, rabbia, paura o calma.


Il mostro dei colori oggi si è svegliato un po' sottosopra e ha bisogno dell'aiuto di una piccola amica per rimettere ogni cosa al suo posto: ha fatto un pasticcio con le sue emozioni e così, tutte alla rinfusa, non funzionano più.
La sua amica gli propone di metterle ognuna in un barattolo in modo che siano belle ordinate.
Iniziano con l'allegria, gialla come il sole splendente e brillante come le stelle e contagiosa come nessun'altra emozione.
La tristezza invece è blu, lieve come il mare e dolce come i giorni piovosi.


La rabbia è rossa come il fuoco che si fatica a domare.
La paura, raffigurata col nero, ti fa perdere la fiducia in te stesso e ti fa sentire piccolo.
La calma è verde come gli alberi e le foglie e ti infonde pace e tranquillità.
Finalmente la bambina e il mostro sono riusciti a mettere ogni emozione nel suo barattolo e tutto ora funziona al meglio!


Ho trovato questo libro davvero molto bello sia perché parla ai bambini delle loro emozioni in modo semplice ma non banale sia per i bellissimi pop up che si scoprono pagina dopo pagina.
Un libro da sfogliare insieme per lasciarsi incantare.

Età di lettura: dai 4 anni

I colori delle emozioni
Anna Llenas
Edizioni Gribaudo
€ 19.90



Alla prossima settimana
Erika

Lamentele ordinarie di una mamma che lavora, e non.

Nessun commento
Sono stata una mamma casalinga (e può essere che un giorno presto o tardi ritornerò tale grazie ai nuovi bellissimi contratti che chiamare precari è un eufemismo) e so per certo che una mamma che sta a casa si fa un mazzo enorme, non retribuito, non riconosciuto e con nessuna realizzazione personale, od almeno io l'ho vissuta così. Perché nessuno ti dice brava o grande continua così quando fai solo la mamma, tutto sembra dovuto e naturale... anche quando magari non lo è affatto.


Sono stata e sono nuovamente e spero di continuare ad esserlo... una mamma che lavora e posso ancora confermare che una mamma che lavora, oltre al mazzo della mamma casalinga, si aggiunge (si aggiunge, non sostituisce) il mazzo che ci si fa al lavoro. 
Quindi dopo essere uscite più o meno esauste dalla giornata lavorativa si arriva a casa ed a nessuna faccenda domestica interessa che tu avresti solo bisogno di riposarti almeno cinque minuti, nessuna necessità dei nostri figli, giustamente, aspetta che noi tiriamo il fiato due secondi... e spesso non si riesce a finire le mille cose che questa vita ti presenta, e nell'unico giorno in cui potresti riposare, lavori nuovamente... lavi stiri, ordini, pulisci, fai la spesa e tutto il resto.


Ma non sto scrivendo grandi rivelazioni, chiunque abbia una famiglia sa che le cose vanno così, e bisogna in qualche modo farsele andare bene, nel bene e nel male, nelle gioe e nelle difficoltà seppur lamentandosi si affronta la vita di tutti i giorni ringraziando di avere la fortuna di avere una casa, una famiglia e la possibilità di lavorare.

Eppure c'è ancora la considerazione generale che "ah beata te che lavori e non stai a casa tutto il giorno, non sai che inferno" si lo so, e si moltiplica lavorando, nessuna mamma che lavora non lavora anche in casa (per lo meno non quelle con la mia stessa fascia di reddito).
E per questo io mi lamento e ne ho tutto il sacrosanto diritto, perché non avere più tempo per se, lavorare no stop tutto il giorno di tutti i giorni (in casa e fuori o con i bimbi; perché si, anche fare la madre non è affatto una passeggiata), non avere neanche un minuto per le proprie passioni, ridurre la vita sociale al minimo sindacale, e tutto questo preteso con il sorriso stampato dalla mattina alla sera non è umanamente possibile e alle volte fa davvero arrivare a livelli estremi di nevrosi.


Detto questo si va avanti (sempre lamentandosi ovvio) grazie a piccoli momenti che ti fanno ricordare quanto può essere bella la vita, ad esempio quando tua figlia rovescia un intero piatto di pasta al pomodoro sul pavimento tirato a lucido... oppure quando alla sera, mortammazzata mi sbaciucchio e mi abbraccio la mia piccola famigliola che anche se mi fa diventare matta, amo follemente.
Fonte: Mamme e lavoro



Torino una città da visitare!

Nessun commento
Eccomi qui ragazze, nuovo anno ma solita routine tra casa, lavoro e figli. Ma son partita con una buona carica quest'anno (sarà una serie di coincidenze positive).

Ora però voglio raccontarvi del mio Capodanno.
E' anni (quasi 9, da quando è arrivata Aurora) che non lo festeggiavo proprio, anzi verso le h 22/23 mi addormentavo sempre.
Quest'anno, complice però una cara, carissima amica che mi ha messo la pulce nell'orecchio, ho deciso che DOVEVO dico DOVEVO partire.
Una partenza in quattro di sole donne: io, Elena, Aurora e Sofia.  Avevo voglia di staccare qualche giorno.
Siamo partite il 31 mattina molto presto e destinazione ... TORINO. Il viaggio è stato di circa 2,30 h (non lunghissimo, sopportabile) anche se le bimbe circa a metà strada erano già stanche (NO COMMENT).
Fortunatissime non abbiamo trovato traffico per cui verso le 12 eravamo in hotel, rinfrescate e sistemate ci siamo dirette per un pranzo leggero e per le prime visite e gite in città.

Torino
Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com

Non ero mai stata a Torino prima, e dopo la prima impressione di città "GRIGIA", girando il centro l'ho trovata molto signorile.  Il centro storico è ricchissimo di capolavori d'arte e storia e sono concentrati in poche centinaia di metri con: chiese, palazzi, musei, teatri e caffetterie stupende.

Abbiamo iniziato subito la visita al Palazzo Reale, ubicato al centro della grande piazza Castello. Venne progettato tra fine del Cinquecento e inizio del Seicento e fu residenza ufficiale dei Savoia. La facciata bianca barocca è imponente e maestosa. Le sale all'interno sono bellissime, ricchissime di affreschi al soffitto, quadri, arazzi ma  la più sfarzosa di tutte è proprio la Sala de Trono.
Sicuramente da non perdere sono anche i giardini Reali che noi non abbiamo potuto vedere perché era già orario di chiusura.

Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com

Dopo esserci preparate con calma e cenato comodamente in camera, verso le 23 ci siamo avviate in piazza San Carlo, non sapevamo se ci fosse qualche spettacolo o meno. Abbiamo assistito ai fuochi e prima di rincasare ci siamo goduti una bella e buona cioccolata calda.

Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com

La mattina del 01/01/2016 è cominciata molto molto lentamente. Dopo aver lasciato la camera e aver fatto colazione ci siamo dirette in zona Piazza San Carlo, una piazza bellissima circondata da portici e antichi palazzi.

Copyright mammaaiutamamma.com

Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com

Abbiamo sostato e pranzato velocemente (in una ex Farmacia) di fronte ad una altro capolavoro  Il Palazzo Carignano, sulla via dell'Accademia delle Scienza, al cui interno è ospitato il Museo Nazionale del Risorgimento.

Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com
Nel pomeriggio abbiamo visitato l'attesissimo e celebre Museo Egizio che ha sede all'interno del Palazzo dell'Accademia. Ospita la più importante raccolta egizia al mondo dopo quella dei Cairo. Si trova la tomba intatta di Kha e Merit, le statue di Ramesse II, Thutmose I, Tutanchamon e molto molto altro. E' bellissimo e io vi consiglio la visita con una guida, capirete bene i passaggi e vi potrà chiarire su molti molti dubbi .

Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com

Copyright mammaaiutamamma.com

Tardo pomeriggio abbiamo visitato la Mole Antonelliana , simbolo architettonico di Torino, fu iniziata dall’architetto novarese Alessandro Antonelli nel 1863 ed era concepita come sinagoga, venne poi acquisita dal Comune di Torino per farne un monumento all’unità nazionale.

Copyright mammaaiutamamma.com
Copyright mammaaiutamamma.com

Torino è veramente un città incredibilmente bella e ricchissima di attrazioni e zone storiche da visitare... ci sarebbe ancora molto molto da visitare per cui ci voglio assolutamente ritornare.

A presto

Lidia

23esima settimana di gravidanza

Nessun commento
Nel corso della 23esima settimana sia la mamma che il bambino acquisiscono peso.


A questo punto l'utero arriva a circa 4cm sopra l'ombelico, i chili presi si aggirano sui 6-7 e si potrebbe avvertire un frequente bisogno di urinare.

Il bambino dorme tantissimo, apre e chiude le palpebre e il suo pancreas comincia a produrre insulina.
Ora somiglia a un neonato ma è più rugoso; è in grado di percepire se si trova a testa in su o in giù grazie allo sviluppo delle ossa dell'orecchio interno e la pelle sta accumulando melanina.

Per la mamma bruciore di stomaco e problemi intestinali sono piuttosto frequenti in questo periodo.
Continuate ad alimentarvi bene e a fare un po' di movimento, evitate le fonti di stress e cercate di vivere emotivamente al meglio questi mesi.
Parlate coi vostri familiari e soprattutto col partner, cercate sostegno e aiuto pratico, non stancatevi eccessivamente.

Aline - Mammanontiarrabbiare

Arricciarsi i capelli all'insegna del risparmio! Facilissimo!

Nessun commento
Faccio parte della folta schiera di donne che, ahimè, inseguono perennemente il liscio: capello un po' crespo, difficile da domare, appena appena mosso tanto da non essere liscio ma poco per essere considerato un riccio naturale...

Negli ultimi tempi mi è venuta voglia di dare un po' di movimento alla chioma, ma non ho voluto ricorrere a ferri o altre fonti di calore. I capelli sono già un po' fuori forma perché abbastanza lunghi. E così ho cercato dei metodi per avere una messa in piega...al risparmio! E i risultati sono stati ottimi.

Ovviamente per chi ha una certa manualità con l'arricciacapelli o sa usare abilmente i bigodini, queste tecniche possono avere risultati non proprio scolpiti: ma, se tenute il tempo necessario, assicurano una capigliatura in ordine e non raffazzonata! Diciamo che sono metodi per chi non fa assiduamente la messa in piega "da parrucchiere", e vuole dare un po' di movimento ai capelli lunghi o medio-lunghi.

Ho scoperto due metodi: si realizzano in una decina di minuti e si possono tenere comodamente tutta la notte, vediamoli.

1. metodo del calzino

Questo metodo si adatta meglio a capelli piuttosto lunghi, oltre le spalle. Basta avere un vecchio calzino (non sarà più utilizzabile come calzino, ma potrete usarlo per arricciare i capelli e per farvi uno chignon). Bisogna tagliare la punta in modo che si possa arrotolare il tessuto a ciambella:


Dopo aver preparato il calzino, occorre legarsi i capelli in una coda molto molto alta, con un normale elastico. Tenendo la coda stesa verso l'alto, si infila la ciambella sulla punta della coda e si inizia ad avvolgere i capelli intorno al calzino, su tutta la superficie.


Si procede lentamente su tutta la lunghezza dei capelli, fino all'elastico, ad ottenere un vero e proprio chignon, che si reggerà da solo e potrete tenere comodamente in testa anche di notte.


I capelli dopo un numero appropriato di ore prenderanno una piega morbida e naturale: da provare!


2. metodo della fascia

Il metodo della fascia si adatta anche a capelli di lunghezza media ed ha un procedimento leggermente più lungo. Occorrono una o più fasce ( in base alla vostra quantità di capelli e al taglio) da indossare sulla fronte:


Si prosegue dividendo la capigliatura in ciocche, aiutandosi anche con dei fermagli; ovviamente la divisione andrà fatta in base al tipo di capigliatura: io avendo capelli molto folti ho diviso in 6 ciocche, ma possono bastarne anche 3. Ogni ciocca andrà arrotolata tutta  intorno alla fascia, tenendo questa  un po' distanziata dalla testa con l'altra mano.



Quando la fascia sarà piena di ciocche arrotolate, avrete finito! Se volete, potete usare più fasce per facilitarvi i movimenti, io ne ho usate due. Rispetto al metodo del calzino questo è un po' meno...estetico, e girando per casa non avrete di certo lo stesso appeal che col metodo dello chignon.:)


Con entrambi i metodi, è bene tenere l'accrocchio in testa per almeno 6-7 ore.

In caso di capelli spessi è bene avere i capelli appena umidi prima di usare fascia o calzino, ma non troppo bagnati altrimenti non asciugheranno neanche durante la notte. I capelli alla fine della posa devono essere assolutamente asciutti.
Per i capelli sottili, invece, i metodi funzionano anche su capello asciutto.

Io ho usato per primo il metodo dello chignon...e non ha funzionato perché l'ho utilizzato su capelli asciutti.Il mio capello è troppo spesso e non si è "domato".
Poi ho provato il secondo metodo coi capelli umidi e il risultato è stato sorprendente.


Voi conoscete questi o altri metodi? Riuscite a farvi la piega da sole? Commentate!



Tutte le immagini dell'articolo sono tratte da it.wikihow.com
Mamma aiuta Mamma