MAMME SOTTOSOPRA: QUELLA DOLCE ATTESA, CHE TANTO DOLCE NON È.

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Ci sono momenti nella vita di una donna che ne cambiano inesorabilmente il corso, uno su tutti l’arrivo di un figlio. 

La gravidanza è un delicato periodo di transizione in cui la donna diventa maggiormente sensibile e vulnerabile.
L’immaginario sociale vuole la donna in attesa, o che abbia appena partorito, necessariamente felice, senza che si tenga in conto del fatto che in questi momenti si trovi ad attraversare una ristrutturazione della personalità volta a intraprendere il proprio nuovo ruolo di madre.
Ma cosa accade se tutta questa felicità non si realizza, così come “dovrebbe essere”? Un misto di paure, ansie, sentimenti di inadeguatezza si affollano nelle future e neomamme e il timore di far sapere al mondo che forse non sono come tutti si aspettano le può trascinare in una spirale di solitudine e dolore, dalla quale credono di non poter più uscire.

E ALLORA, MAMME, VI RACCONTO UNA STORIA, ANZI, 13 STORIE.


MAMME SOTTOSOPRA: QUELLA DOLCE ATTESA, CHE TANTO DOLCE NON È.


MAMME SOTTOSOPRA

Sono storie di dolore e solitudine, ma anche di forza e di speranza, sono le storie di 13 mamme e di qualche papà, che hanno deciso di rompere quel muro di silenzio che avevano costruito attorno a loro per raccontarci il periodo forse più buio della loro vita e lasciarci un unico, forte messaggio: mamma non sei sola, non perdere la speranza, supererai tutto questo!

E così, nel libro “Mamme sottosopra. Testimonianze di vittoria sulla depressione in gravidanza e nel post partum”, pubblicato da Edizioni dell’Asino a cura dell’Ass. di Volontariato Progetto Ilizia, si susseguono le storie di Anna, Aurora, Dalia, Elisabetta, Mara, Margherita, Francesca, Silvia, Sofia, Ramona, Anastasia, Adele, Valentina, storie tanto diverse tra loro, quanto accomunate da un unico file rouge: una visione tutt’altro che stereotipata dell’arrivo di un bambino.

Voci di donne e uomini si intrecciano nella narrazione, madri che raccontano delle corse in ospedale per i frequenti attacchi di panico durante la gravidanza, dell’insonnia e dei sensi di colpa, della paura di non essere in grado di amare il proprio bambino, madri che hanno il coraggio di confessare i loro più reconditi pensieri, la paura di far del male al proprio piccolo, il pensiero di far del male a loro stesse. E ancora padri che raccontano di quel terribile periodo dal loro punto di vista, della sensazione di non essere stati abbastanza forti nel sostenere le loro compagne, della paura di perderle.

Mamme sottosopra” è una lettura forte, un pugno nello stomaco, ma anche uno strumento preziosissimo che può aiutare non solo le mamme che si trovano a vivere sentimenti simili a quelli delle protagoniste a sentirsi meno sole e a trovare il coraggio di chiedere aiuto per lasciarsi alle spalle questa sofferenza, ma anche le famiglie a comprenderle più nel profondo, a comprendere che la sofferenza non è una scelta e che per superarla bisogna offrire calore, vicinanza, comprensione e un sostegno adeguato.



Dott.ssa Florinda Lo Piano
La Psicologa delle Mamme


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