Gli 8 principi dell'Alto Contatto

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Si parla spesso, negli ultimi tempi, di Alto Contatto e dei benefici psicofisici che questo stile di accudimento genera sia nel bambino che nei genitori. 



Che cos'è l’Alto Contatto?


La genitorialità ad alto contatto è uno stile di accudimento genitoriale che trova le sue fondamenta nella Teoria dell'Attaccamento di J. Bowlby, secondo la quale i bambini hanno bisogni specifici che richiedono una risposta adeguata a seconda dell'età. Più queste risposte saranno adeguate, più si favorirà lo sviluppo di autonomia, indipendenza e benessere psicologico del bambino. Ciò si esplica primariamente attraverso allattamento al seno, baby carrying e co-sleeping.
L’Alto Contatto permette di creare forti connessioni tra genitori e figli e ci spinge a trattare i nostri figli con gentilezza, rispetto e dignità, modellando le nostre interazioni con loro nel modo in cui vorremmo che questi interagissero con gli altri.
A lungo termine, l’obiettivo dell’Alto Contatto è quello di crescere i bambini in modo tale da farli diventare adulti autonomi, sicuri di sé ed empatici. Nella sua pratica viene eliminata ogni forma di violenza come mezzo educativo, per questo, di conseguenza, l’Alto Contatto è uno strumento di prevenzione prezioso perché più bambini saranno cresciuti e accuditi con attenzione ed empatia, meno questi diventeranno adulti violenti.



Gli 8 principi dell'Alto Contatto



Gli 8 principi dell’Alto Contatto



Lo stile di accudimento ad Alto Contatto si basa su 8 principi fondamentali:
  • Preparati per la gravidanza, la nascita e l’essere genitore: informati sui punti nascita, sulle cure di routine di un neonato, sulle fasi di sviluppo dell'infanzia, impostando aspettative realistiche e restando flessibili.
  • Nutri con amore e rispetto: l'allattamento al seno è il modo ottimale per soddisfare le esigenze nutrizionali ed emotive di un neonato. Rispetta le richieste e i tempi del bambino, nonché le sue fasi di sviluppo, offrendo un modello alimentare sano in fase di svezzamento, prediligendo che sia il bambino a scegliere quando introdurre alimenti diversi dal latte materno (autosvezzamento).
  • Rispondi con sensibilità: costruisci le fondamenta della fiducia e dell'empatia partendo già dall'infanzia. Ascolta attentamente il tuo bambino e rispondi in modo coerente e appropriato. I bambini non sono in grado di regolare fin da subito le loro emozioni, ecco perché hanno bisogno di genitori sereni ed empatici che li aiutino a riconoscerle e modularle.
  • Il contatto è nutrimento: toccare un bambino soddisfa le sue esigenze di contatto fisico, affetto, sicurezza, stimolazione e movimento. Il contatto skin-to-skin è particolarmente efficace, come durante l'allattamento al seno, il bagno o il massaggio. Portare in fascia il piccolo aiuta a soddisfare più facilmente questi bisogni.
  • Assicura un sonno sicuro, sia fisicamente che emotivamente: i bambini la notte hanno gli stessi bisogni che hanno durante il giorno, hanno fame, hanno sete, hanno caldo, hanno freddo, hanno bisogno dei genitori perché sentono solitudine e paura. Ecco perché il compito dei genitori è essere lì per loro anche di notte, calmarli e aiutarli a regolare le loro intense emozioni. La fisiologia del sonno del bambino va rispettata e accompagnata verso il suo graduale e naturale sviluppo.
  • Fornisci una cura coerente e amorevole: I neonati ei bambini necessitano molto della presenza fisica di un caregiver (idealmente un genitore) coerente, amorevole e che sappia rispondere prontamente e adeguatamente ai suoi bisogni. Questo genere di accudimento rafforzerà un legame di attaccamento sicuro.
  • Pratica la Disciplina Positiva (o Disciplina Dolce): La disciplina positiva aiuta il bambino a sviluppare empatia e rispetto nei confronti dell’altro. Una disciplina empatica, amorevole e rispettosa rafforza la connessione tra genitore e figlio. Anziché reagire ad un comportamento, è importante scoprire quali siano i motivi e le esigenze che conducono a quel comportamento. Ascolta tuo figlio, comunica e cerca insieme a lui soluzioni che rispettino tutti.
  • Sforzati di trovare un equilibrio tra la tua vita personale e familiare: È più facile essere emotivamente sensibili quando ci si sente in equilibrio. Crea una rete di supporto, imposta obiettivi realistici, metti le persone prima delle cose e non avere paura di dire "no". Sii creativo, divertiti con la tua famiglia e prenditi del tempo per curarti di te stesso. Un genitore emotivamente sereno sarà maggiormente in grado di approcciarsi serenamente ai propri figli.

Accostarsi quanto più possibile ai principi su cui si fonda l’Alto Contatto (ovviamente compatibilmente con le esigenze proprie e della propria famiglia, nulla è perentorio) permette ai genitori di impostare una relazione di attaccamento in cui il bambino si sentirà amato, amabile e compreso, in cui non avrà paura di esprimere le proprie emozioni, in cui il dialogo sarà un’arma fondamentale per instaurare una buona connessione tra genitori e figli.

Dott.ssa Florinda Lo Piano
La Psicologa delle Mamme

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