DIRITTO ALL'USO DELLE MANI

2 commenti
diritto-uso-mani-mammanontiarrabbiare

Siamo arrivati a metà strada - dopo faremo qualche divagazione, parleremo di altri temi, senza mancare di arrivare comunque alla fine della mia personale analisi dei Diritti Naturali di bimbe e bimbi.
La metà strada è segnata dal Diritto all'uso delle mani, a piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare, incollare, plasmare, legare.

Bruni Munari e Maria Montessori hanno decantato l'importanza di questo senso, il tatto, il più usato anche da bambini piccolissimi.
Attraverso il tatto il bebè conosce il mondo che lo circonda e non voglio annoiarvi snocciolando i pensieri di tal grandi personaggi in campo educativo, ma voglio porvi una domanda: ai vostri figli, quanto concedete questo diritto?

Io devo onestamente fare "mea culpa", da neomamma fin troppe volte ho detto a mia figlia "Non toccare!" ma per fortuna non ho commesso lo stesso errore con mio figlio!
Certo ci sono cose che non lascio assolutamente che tocchino: i cestini dell'immondizia, le cicche delle sigarette o i fazzoletti gettati da qualche ignorante al parco, i vetri e ogni qualsivoglia oggetto pericoloso.
Ma se toccano i sassi ai giardini, raccolgono fiori e legnetti e magari anche un bruco, che vuoi che succeda!
Nulla di male, conoscono semplicemente.
Una salvietta umida e le manine tornano pulite.

Mi sono fermata a guardare mia figlia, ha visto il muschio sul tronco di un albero, mia figlia ha 4 anni, è stata qualche minuto a guardare avvicinandosi sempre più, mi ha chiesto cosa fosse e quando ha dato un nome ha avuto bisogno di dare una consistenza ed ha allungato un ditino, ha toccato e sentito che non fa schifo e allora ha toccato più decisa, ha accarezzato.

Il piccolo, che ora ha 2 anni, mi offre quotidianamente spunti per riflettere su quanto apprendano solo sfiorando... il cane, il muro, infilando le dita nella farina così diversa dallo zucchero, entrambi così diversi dal sale grosso, eppure tutti bianchi.

Usare le mani vuol dire anche impegnare il cervello in attività via via più complesse e apprendere abilità nuove, adatte all'età: quindi dai pennarelli si passerà alle tempere quando non si rischia più che le mangino, arriveranno le forbici e i ritagli, la colla e i meravigliosi collage-picasso, la pasta, che sia di sale, di pane o di chevoletevoi e la creatività verrà invogliata ad accendersi e dare - la sua - luce.

Allora mamme e papà, nonni, zii e cugini, vi ho convinto a lasciarli provare?
Scoprirete doti inaspettate nei vostri cuccioli e li aiuterete anche stavolta a crescere.

Mammanontiarrabbiare

2 commenti

  1. Assolutamente daccordo! La cosa più bella secondo me è lasciarli esprimere nelle loro esplorazioni...e tornare indietro con loro al loro modo di esplorare, che in parte noi abbiamo perso.
    Un bacio <3 <3 <3

    RispondiElimina

Grazie per aver lasciato un tuo commento, sarà pubblicato il prima possibile!

Mamma aiuta Mamma