BULLISMO: MAMME, TENETE DESTA L'ATTENZIONE!

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"Abbiamo impararto a volare come gli uccelli, a nuotare come pesci, ma non abbiamo imparato l'arte di vivere come fratelli"
           M.L King 

 

L'inizio della scuola è sinonimo di nuovo impegno, di amicizia, di momenti di gioia ma anche di tristezza o rammarico; queste "emozioni negative" in ambito scolastico possono essere frutto sia di insuccessi (un brutto voto, un rimprovero da parte dell'insegnante) che segnale di malessere tra le mura della scuola.
Il disagio di cui vi parlo può a volte scaturire da relazioni "sbagliate" tra i compagni di classe/scuola, non conosce età nè sesso.




Il termine bullismo prende origine dalla parola inglese "bull" che vuol dire toro, proprio ad indicare l'immagine irascibile del bambino o adolescente che esercita  con prepotenza, rabbia e sopraffazione il proprio potere su una "vittima" (in genere un bambino appartenente al gruppo dei pari, ma non sempre).  Alcuni episodi di bullismo iniziano già durante gli anni della scuola materna!
Questo fenomeno coinvolge tendenzialmente uno o più bulli che effettuano soprusi, prevaricazioni e purtoppo a volte veri e propri atti di violenza. Il povero malcapitato in genere subisce questi comportamenti, spesso, tacendoli.
Dietro ad un'apparente sicurezza del bulletto,  tendenzialmente si celano difficoltà relazionali  o una cattiva gestione delle emozioni o problematiche legate alla sfera familiare.

I risvolti psicologici della "vittima" di bullismo sono notevoli:

  1. perdita della stima in se stesso causata dal logorio delle critiche o insulti subiti
  2. ansia
  3. problemi psicosomatici come mal di testa, mal di pancia o disturbi del sonno
  4. atteggiamenti di chiusura e diffidenza verso la famiglia e  gli amici 
  5. rifiuto di andare a scuola
  6. difficoltà di concentrazione
     


Ma cosa può fare la mamma, la famiglia, di un bambino vittima di bullismo? 

  1. rassicurare il bambino mostrandogli affetto e comprensione
  2. condividere empaticamente i suoi tormenti
  3. non incitarlo alla vendetta
  4. allertare insegnanti, educatori, tutti coloro che hanno a che fare con la sfera relazionale educativa del bambino
  5. denunciare i fenomeni di bullismo, anche in sedi penali qualora ce ne fosse bisogno, senza alcuna remora. 




E' sempre così importante ascoltare  un figlio e sarebbe così bello sapere leggere ed interpretare ogni gesto, ogni emozione, ogni sguardo!
Anche alle mamme e ai genitori più attenti, però, può capitare di non accorgersi di un malessere del bambino/adolescente e in questi casi bisogna cercare di evitare i sensi di colpa!
Esiste sempre una certa "imperscrutabilità" dell'anima, non sempre gli strumenti culturali e conoscitivi sono sufficienti per capire ed aiutare un figlio! Nel momento in cui, però, ci si accorge che qualcosa non va nella sua vita bisogna  soccorerlo con ogni mezzo. La consulenza psicopedagica, il sostegno di chi conosce bene dinamiche  complesse come questa del bullismo diventa necessaria in molti casi. Il bullismo può danneggiare in modo permanente, mai sottostimare un'emergenza sociale come questa  ormai diffusa in molti contesti e che, ultimamente, coinvolge in modo non trascurabile anche il sesso femminile, e non solo come vittima!

Sara Convertini



Fonte foto web:

www.universomamma.it
www.wellme.it
www.ilpitagora.it

6 commenti

  1. Un tema caldissimo, che spesso purtroppo viene sottovalutato. A volte siamo noi genitori i primi a non voler credere che siano possibili situazioni "del genere" ... Un post davvero interessante! Grazie

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  2. Mi sono ricordata di alcuni episodi alle medie in cui un compagno mi tirava dei pugni in testa in maniera "scherzosa".. Non credo di averlo raccontato ai miei ma se ci ripenso mi arrabbio per questo sopruso subito, anche piccolo .. Non ero l'unica e posso dire di aver avuto un 'infanzia assai felice ma quanto sarebbe stato importante parlarne..per non parlare delle urla che mi sono presa da un 'insegnante di ritmica perché non ero abbastanza determinata diciamo..è lì mi rattristo di più perché era un adulto a farlo abusando del suo ruolo

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    1. Fa tanta rabbia , lo so! Purtroppo ora non si può c'è farne " tesoro"( perché ancora queste esperienze ahinoi formano ) ed essere delle sentinelle con i propri figli ... Anche se ,come dicevo su, purtroppo non esistono formule preconfezionate !

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  3. Si esatto, il genitore è il primo a non accorgersi del problema. A volte è "sufficiente" prestare più attenzione , altre purtroppo i figli sono talmente abili da non far insorgere dubbi ed è in questo momento che si celano le insidie ...

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  4. Anche a me sta moltissimo a cuore il tema..ho scritto un articolo a riguardo, che guarda la cosa anche da un punto di vista...teorico, perchèé secondo me è anche importante sradicare certi comportamenti, che magari non sono ancora definibili come da bullo..ma che portano su quella strada! http://enigmamma.com/come-riconoscere-le-varie-forme-di-bullismo/

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    1. Concordo, si alla prevenzione sopratturto grazie a progetti nelle scuole ed in ogni agenzia educativa !

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