I nemici del nostro cuore (parte II)

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Salve, amiche e amici.
Con questo nuovo post voglio continuare a darvi nozioni sulla prevenzione cardiovascolare parlando dei principali fattori di rischio, di modo che ognuno di voi possa cogliere degli spunti per approfondire il discorso col proprio medico di fiducia (o anche con me, se vorrete, ovviamente in privato).
Dopo aver parlato della PREDISPOSIZIONE FAMILIARE e del FUMO, oggi mi dedicherò ad un argomento che, ahimè, è fin troppo conosciuto, in quanto fattore di rischio per noti quadri patologici e non solo per il cuore... l'IPERTENSIONE ARTERIOSA. 

IPERTENSIONE ARTERIOSA 

L'ipertensione è una condizione clinica in cui la pressione del sangue nelle arterie della circolazione sistemica risulta elevata. Ciò comporta un aumento di lavoro per il cuore. La pressione arteriosa è riassunta da due misure, sistolica e diastolica, che dipendono dal fatto che il muscolo cardiaco si contrae (sistole) e si rilassa (diastole) tra un battito e l'altro. La pressione sanguigna normale a riposo è compresa tra i 100 e i 140 mmHg di sistolica ("la massima") e tra i 60 e i 90 mmHg di diastolica ("la minima"). Si parla di IPERTENSIONE se vi è una pressione costantemente pari o superiore ai 140/90 mmHg.
L'ipertensione è un fattore di rischio per l'ictus, per l'infarto del miocardio, per l'insufficienza cardiaca, per gli aneurismi delle arterie (es. aneurisma aortico), per la malattia arteriosa periferica ed è una causa della malattia renale cronica (FIG. 1).

Anche moderate elevazioni della pressione sanguigna arteriosa vengono associate ad una riduzione dell'aspettativa di vita. 
Cambiamenti nella DIETA (riducendo il sale e adottando il classico regime dietetico mediterraneo, ricco di frutta e verdura) e nello STILE DI VITA (aumentando l'attività fisica e riducendo le fonti di stress) sono in grado di migliorare sensibilmente il controllo della pressione sanguigna e di ridurre il rischio di complicazioni per la salute. 
Tuttavia il TRATTAMENTO FARMACOLOGICO concordato col proprio medico di fiducia è spesso necessario in persone per le quali i cambiamenti dello stile di vita risultino inefficaci o insufficienti. E non vi spaventate se ai primi tentativi non raggiungere il controllo desiderato: esistono tantissimi farmaci antipertensivi e non tutti i pazienti rispondono nello stesso modo ai vari principi attivi. Bisognerà avere pazienza e trovare la combinazione più corretta per il proprio organismo (FIG. 2). 

Per oggi mi fermo qua: credo di aver usato fin troppi tecnicismi e preferisco farvi "digerire" queste nozioni senza caricarci troppo!
Alla prossima con... Il diabete!

Dr.ssa Mariagrazia Croccia 


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