6 buoni motivi per non buttare via il cordone ombelicale del nostro bimbo

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In Italia il 95% dei cordoni ombelicali vengono gettati via. Ecco perché è meglio non farlo

Le cellule staminali, sono una delle scoperte più importanti delle medicina moderna. Le cellule staminali più conosciute sono quelle che provengono dal cordone ombelicale.
Con queste cellule si possono curare molte malattie e le loro potenzialità di cura crescono ogni anno.

Ecco perché è importante non gettare il cordone del bimbo alla nascita, ma è utile conservarlo:

  1. Le cellule staminali cordonali sono cellule capaci di rigenerare il sistema sanguigno malato, e possono curare malattie del sangue e del sistema immunitario come le Leucemie, i Linfomi. la Talassemia, l'Anemia, attualmente sono circa 80 le malattie curabile con le staminali
  2. Il prelievo delle cellule staminali cordonali al momento della nascita è facile e veloce e si possono conservare senza problemi per una eventuale terapia futura per il bambino o per la sua famiglia.
  3. Queste cellule se non prelevate alla nascita, verranno buttate come scarto biologico ospedaliero, mentre se si decide per la conservazione, si può donarlo ad una banca di conservazione pubblica o ad una privata
  4. Conservando il cordone ombelicale, si possono salvare delle vite
  5. Le cellule staminali possono essere usate anche tra persone non consanguinee
  6. Nelle banche pubbliche il cordone viene conservato in forma anonima e viene inserito nel Registri Internazionale per essere messo a disposizione della collettività
conservazione cordone ombelicale



Eppure, in Italia solo circa il 5% delle mamme che ogni anno danno alla luce un figlio, protegge questo patrimonio prezioso.

Il Prof Francesco Zinno, immunologo ed ematologo del Università di Tor Vergata, afferma:  “In Italia oltre il 95% dei cordoni vengono gettati come rifiuto speciale, sprecando letteralmente un preziosissimo materiale biologico dalle enormi potenzialità terapeutiche. E' come gettare nel contenitore dei rifiuti ospedalieri un qualunque organo potenzialmente utilizzabile per un trapianto”

Solo nel nostro Paese ogni anno si ammalano di leucemia circa 5 bambini ogni 100 mila abitanti, e i linfomi rappresentano il 15% di tutti i tumori nei bambini di età compresa tra 0 e 14 anni. Questi piccoli pazienti potrebbero guarire grazie alla lungimiranza dei propri genitori o alla generosità di altri".


Il primo trapianto di cellule staminali emopoietiche cordonali è stato eseguito nel 1988 e fino d’oggi oltre 35mila persone sono state curate con le cellule staminali cordonali. Il numero cosi elevato dei pazienti trattati e l’alta percentuale di esiti positivi confermano la loro grande utilità terapeutica.

Dal 2005 sono stati avviati studi relativi alle cellule staminali mesenchimali, presenti nel tessuto del cordone ombelicale, nella cosiddetta Gelatina di Wharton. Queste cellule (WJC), hanno grande capacità differenziativa, proliferativa e immunomodulante, sono più giovani, non danno problemi di rigetto, possono essere applicate anche tra soggetti non consanguinei (non è richiesta la compatibilità) e risultano ottimali nelle diverse applicazioni di medicina rigenerativa.

Attualmente esistono diversi studi che confermano l’efficacia di utilizzo di cellule staminali mesenchimali nella cura di malattie neurologiche come SLA, Sclerosi Multipla, Autismo, Traumi della Spina Dorsale e Paralisi Cerebrale. Le prime applicazioni sono state effettuate dalla Prof.ssa Joanne Kurzberg presso la Duke University negli Stati Uniti. Anche in Europa e in Italia esistono diversi studi già avviati con successo.

Il Gruppo FamiCord, banca del cordone ombelicale, in collaborazione con diversi centri di Ricerca Clinica, ha avviato una sperimentazione che prevede l’utilizzo di cellule staminali mesenchimali della Gelatina di Wharton del cordone ombelicale per la  cura di malattie neurologiche (SLA, Sclerosi Multipla, Autismo e Paralisi Cerebrale). La terapie sperimentali  sono state  autorizzate dal Ministero della Salute e dal Comitato Bioetico sia in Spagna e sia in Polonia, dove è stata ottenuta l’autorizzazione per la preparazione di cellule staminali secondo standard ATMP (Advanced Therapy Medicinal Product) da parte del laboratorio di Ingegneria Cellulare del Gruppo Famicord  (come prevedono le prescrizioni della Agenzia Europea dei Medicinali - EMA). I risultati ottenuti sono molto incoraggianti ed esiste una reale speranza per le persone malate di poter migliorare la loro qualità di vita.

Come afferma il Presidente del Gruppo FamiCord – Jakub Baran “Il Gruppo FamiCord punta sulla massima qualità del servizio, sulle tecnologie all’avanguardia e sulla ricerca scientifica. Crediamo che il futuro della medicina siano le cellule staminali e siamo pronti a cogliere le sfide della medicina 2.0
Tutto il nostro lavoro è stato possibile grazie a oltre 100mila famiglie che ci hanno affidato le cellule staminali cordonali dei loro figli e grazie alla loro fiducia nella scienza e nella ricerca medica. Abbiamo investito i fondi propri per dare una chance in più ai pazienti in cui la terapia standard non è riuscita a dare i risultati sperati.”


Quindi perché sprecare un bene così prezioso? Se sei vicina al parto, informati presso il tuo ospedale sulle procedure di conservazione e/o donazione del cordone ombelicale, potresti contribuire a salvare delle vite!


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