La gravidanza è una fase della vita della donna contraddistinta da cambiamenti che non riguardano solo l’aspetto biologico e fisico, ma anche quello emozionale. Quando una donna in dolce attesa o desiderosa di diventare mamma entra nel mio studio mi rendo conto sempre di quanto ogni gravidanza sia un mondo a sé, un percorso totalmente diverso dalle altre esperienze di gestazione.
Si vive con attorno tantissimi esempi di madri, ma quando
arriva il proprio turno i dubbi e le paure si rincorrono. Per questo motivo è
fondamentale non trascurare il supporto psicologico durante i nove mesi di attesa,
soprattutto quando si fanno sentire alcuni segnali di allarme specifici.
Quali sono? I più importanti riguardano senza dubbio il
rapporto con il corpo che cambia. Soprattutto nelle gravidanze non programmate
capita infatti di vivere con ansia i
mutamenti che vedono protagonista il corpo durante i nove mesi dell’attesa.
In casi come questo, quando anche una minima imperfezione
diventa motivo di tristezza e angoscia, risulta opportuno rivolgersia un terapeuta, ponendosi l’obiettivo principale di evitare ricadute
sull’autostima nel post partum, un
periodo delicatissimo durante il quale la serenità della mamma è fondamentale
per la crescita equilibrata del bambino, che scopre il mondo anche attraverso
le scelte e gli atteggiamenti della persona adulta che nel primo anno di vita
gli è più vicino.
Un capitolo molto importante quando si parla di supporto
psicologico in gravidanza riguarda la
sessualità. Tra i punti che mi vengono presentati con maggior frequenza
dalle future mamme che mi chiedono aiuto c’è l’opposizione tra sessualità e maternità, la difficoltà a conciliare
anche solo mentalmente questi due piani.
Quando sorgono domande di questo tipo è vitale per la coppia
e per la serenità della donna consultare un terapeuta e, in alcuni casi, optare
per un percorso comune con il partner, scelta che può rivelarsi congeniale per
migliorare la qualità del dialogo.
La gravidanza è
innegabilmente un momento di ridiscussione quasi totale del proprio vissuto.
Vivere delle situazioni di crisi interiore e ripensare anche a esperienze
passate che hanno svolto un ruolo di particolare importanza a livello formativo
ed emozionale è più che normale, anzi è sano e naturale.
In queste occasioni è possibile apprezzare pienamente i
risultati di un percorso psicologico, che diventa un iter di supporto per
migliorarsi e per prepararsi in maniera completa alla relazione più duratura
della vita, ossia quella con il proprio figlio.
Adesso aspetto nei commenti l’esperienza delle future mamme,
che può essere di grandissimo aiuto a tante donne che hanno appena iniziato il
meraviglioso percorso dell’attesa!
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