Un amore...cuore a cuore!

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La prima volta in fascia

Come ero impacciata appena sei nata. Non ero mai sicura di fare bene, di capire di cosa avevi bisogno, se mangiavi abbastanza, se dormivi abbastanza, se ti sentivi amata abbastanza, se avevi caldo, se avevi freddo o se l’acqua per il bagnetto era calda a sufficienza. Sapevo solo che come ti appoggiavo sul mio petto tu ti addormentavi e ti tenevi forte a me.
Eri talmente piccolina che ti fondevi con il mio corpo nuovamente come quando ti tenevo in grembo. Tu saresti stata così, beata a dormire sulla tua mamma, per ore e ore. Però o per fare la spesa, o per preparare il pasto, o per fare una passeggiata con Kaya e rilassarci assieme all’aria aperta dovevo pur alzarmi da quel comodo letto. Nel passeggino sembravi una iena urlatrice, mentre su di me dormivi come un angioletto.




Ho atteso qualche giorno per riprendermi da un parto lungo e doloroso e appena mi sono sentita abbastanza in forma per portarti addosso cuore a cuore ci ho provato. Non sapevo assolutamente nulla su come usare tutti quei metri di stoffa, se non grazie a delle istruzioni che trovai nel libretto contenuto nella confezione della fascia. La nostra prima fascia. Una fascia a righe colorate sulle tonalità del verde, un colore che richiama la speranza. Questo colore lo scegliemmo io e papi assieme. E’ stato proprio lui a portarti per primo, con un tale amore che solo un papà portatore può mostrare. Impacciato ma attento. Spaventato ma determinato. Sorpreso ma soddisfatto.
Quando provai io mi sentivo tanto spaventata: tu eri nervosa e io pure. Arrivare al termine della legatura è stata un impresa ma una volta finito tu dormivi e io avevo le mani libere ed ero in piedi. Non ci credevo. Sono quindi uscita per una passeggiata. Continuavi a dormire. Hai continuato a dormire per due lunghe ore e io sono stata alla festa di paese, ho chiacchierato e mangiato. Tutto questo con la mia bambina che era al sicuro nel posto più bello del mondo: cuore a cuore con la sua mamma. In quel momento ho capito. Ho capito di cosa avevi maggiormente bisogno e ho capito come potevo donarti serenità pur facendo una passeggiata o dedicandomi ad altre cose.

Da quel giorno è iniziato un percorso fantastico ricco di emozioni, scoperte e divertimento. Abbiamo condiviso assieme momenti unici. Ti ho raccontato di ogni cosa che incontravamo camminando. Abbiamo sorriso guardando gli aerei nel cielo, raccolto i fiori assieme e quando ti sentivi stanca la tua testolina trovava riposo appoggiandosi su di me. Sempre al sicuro. La tecnica del portare nel mentre è migliorata, le legature sono più precise e sperimentiamo maggiormente. Tu stai crescendo e cerchi un po' meno quel pezzo di stoffa. Ma la magia...quella è la stessa del primo istante in cui ci siamo scoperte cuore a cuore.

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