VEDI NAPOLI (CON IL BEBÈ) E POI MUORI (DI STANCHEZZA)

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Rivisitazione del famoso detto popolare da parte di una turista mamma


Lo dice anche il proverbio. Si vede che chi l’ha ideato era una mamma in visita alla città partenopea. Vedi Napoli e poi muori. Sí, ma di stanchezza!!!

Questo è il resoconto dei 4 giorni che abbiamo appena passato io e Lisa, 14 mesi, nel capoluogo campano e non pretende di essere una guida di viaggio, ma solo un racconto autobiografico, quindi non ci troverete consigli particolari se non quello di andare a Napoli se non la conoscete ancora, perchè ne vale davvero la pena
Certo se vi armate anche delle braccia forti del papà forse è meglio, perchè la sottoscritta ha fatto la spavalda e si è fatta mezzo viaggio con la bimba in braccio, quella bimba che non mangia niente eppure è 13 kg di morbidezza. L’altro mezzo dormiva nel marsupio, 10 minuti qua e 10 lá nel passeggino e nei momenti di panico assoluto della mia schiena abbiamo usato l’aiuto da casa grazie alla presenza della nonna. Pubblico non pervenuto.

VEDI NAPOLI (CON IL BEBÈ) E POI MUORI (DI STANCHEZZA)


Una cosa che mi ha piacevolmente stupito della nostra vacanza a Napoli è stato il fatto che in nessunissimo momento mi sono sentita in una città poco sicura dal punto di vista della microcriminalità per la quale è famosa addirittura all’estero e che per tutti e 4 i giorni e in qualsiasi zona andassimo abbiamo respirato un’atmosfera serena e rilassata. 
Le zone da evitare e in certi orari ci sono come in qualsiasi grande metropoli da nord a sud Italia, da nord a sud del mondo, ma per il resto non c’è da aver paura neanche se viaggiate con bambini. Questo fino a che non decidete di attraversare la strada, lí sí che avrete paura, e tanta! Strisce pedonali inesistenti o come se lo fossero, semafori idem, la precedenza che non si dà al pedone neanche se è zoppo, metteteci pure il passeggino da viaggio che le ruote girano come vogliono loro e il pavé dissestato un po’ ovunque, insomma, ci sarebbe da scrivere un racconto solo sugli attraversamenti pedonali partenopei.

Ma veniamo alla parte veramente turistica. Ecco il programma del nostro viaggio
Primo giorno visita guidata di 4 ore al centro storico con entrata al Chiostro di Santa Chiara, alla Chiesa del Gesú e alla Cappella Sansevero (veramente impressionante il Cristo Velato, da vedere!). Pomeriggio in giro per le bancarelle di Via San Gregorio Armeno, non dopo esserci rifocillate in una trattoria tipica situata nei famosi Quartieri Spagnoli. Serata con pizza e vista su Piazza del Plebiscito.

Secondo giorno visita guidata di rito agli scavi di Pompei e pomeriggio a Sorrento. Caldo torrido, Circumvesuviana lentissima e strapiena e Lisa che ha voluto ciucciare quasi tutto il viaggio, ma devo dire che anche in questa situazione quasi infernale è stata bravissima. Ritorno e cena in quel di Napoli con nientepopodimeno che la pizza di Sorbillo, che, lo ammetto, siamo entrati con raccomandazione, e pure cosí 40 minuti di coda fuori non ce li ha risparmiati nessuno! Lisa li ha passati mandando baci a tutta la gente in fila.

Terzo giorno: passeggiatone da Piazza Dante al lungomare di Mergellina passando per i negozi di Via Chiaia. Pranzo di pesce (stavolta abbiamo chiesto a Antonio il pescivendolo che ci ha mandati a nome suo, vedrai che non ci prenderanno per due polentone sprovvedute. Morale: un’orata 60 euro. Signó, ma freschissima eh!) e poi su fino al Vomero per ammirare le bellezze della cittá dal Castello di Sant’ Elmo, una meraviglia!






Quarto giorno: giornata di street art e street food alla ricerca dei graffiti di alcuni famosi artisti ingozzandoci di taralli, pizza a portafoglio e cuoppo di pesce fritto. 
Poi autobus fino a Roma, volo fino a Malaga (dove viviamo), furgoncino fino al parcheggio, macchina fino a casa, sedia a rotelle fino al letto!!! 
Ci ho messo una settimana a riprendermi, ma devo dire che Lisa è stata bravissima, un vero amore se pensiamo a come è stata sballottolata di qua e di lá per 4 giorni. Menomale che c’è ancora il tetta power che la rilassa in ogni situazione. E menomale che c’era la nonna ad aiutarci! 
In 14 mesi la mia piccola ha preso più aerei di quelli che ho preso io fino ai miei 24 anni, poi se a 16 anni mi dice bye bye mamma vado a girare il mondo non posso dire che non me la sono cercata! 

Prossima destinazione...Londra! 
Come ad ogni colloquio che si rispetti...vi faremo sapere! 

Guaglió visitate Napoli che è bellissima!

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