UTILITA' E DIFFICOLTA' DI DIRE NO AI BAMBINI

Nessun commento

L'importanza del dire NO ai bambini

Le generazioni passate sono state spesso condizionate dai no dei genitori, che a volte senza ragione hanno impedito loro di fare ciò che volevano, anche se si trattava di cose sensate e “normali”.
Oggi invece si assiste alla crescita di nuove generazioni a cui i no vengono risparmiati, al punto tale di avere spesso bambini incapaci di tollerare le più piccole frustrazioni, che se non in famiglia, almeno nella società in cui vivono devono saper affrontare.

Il divieto espresso dal No può essere visto in modi diversi: 

  • Come un dato di realtà con cui il bambino deve fare i conti. Man mano che cresce infatti deve essere in grado di uscire dal suo mondo fatto di desideri e fantasie per riconoscere e adeguarsi alla realtà in cui vive, che non sempre può essere manipolata in base alle sue esigenze.
  • Come un aspetto poco gradito del genitore che gli fa capire che in ogni persona coesistono tante diverse sfaccettature, più o meno piacevoli, che smuovono sentimenti ambivalenti.
UTILITA' E DIFFICOLTA' DI DIRE NO AI BAMBINI

Dunque anche un rapporto basato prevalentemente sull’amore può incontrare momenti di intenso odio senza deteriorarsi. Come un ostacolo, una barriera che limita, ma che allo stesso tempo stimola la creatività del bambino che vuole superarla, dunque che lo abitua a usare le sue capacità mentali per raggiungere un obiettivo che gli è precluso.
Il No perciò rappresenta un momento di crescita di cui il bambino ha bisogno, che oggi troppo spesso gli viene negato dal genitore che così facendo (spesso senza rendersene conto) non lo aiuta a crescere.

Infatti se nella prima infanzia il bambino prova un senso di onnipotenza rispetto all’ambiente che lo circonda, è necessario che poco per volta si adegui alla realtà per non diventare un adulto velleitario e prepotente. Inoltre se non gli vengono detti dei no, in base alle sue caratteristiche, sarà più portato a lasciarsi sopraffare anche da ogni piccolo, inevitabile “incidente di percorso”, sia perché non “allenato” a gestire le sensazioni interiori che questi gli creano, sia perché incapace di vedere la realtà da punti di vista diversi dal proprio.
La scarsa abitudine a vivere situazioni di opposizione, potrà portarlo ad affrontare con eccessiva aggressività ogni tipo di contrasto con l’altro.

Capita spesso, fin dalla scuola materna, di assistere a reazioni eccessive di rabbia verso gli altri (o verso se stessi o verso gli oggetti) semplicemente perché il bambino è frustrato dal non poter fare ciò che vuole o dal dover accettare che le esigenze altrui limitino le proprie!

Ma perché per il genitore, soprattutto se sa queste cose, è tanto difficile impedire qualcosa ai propri figli?
Perché vive il dire no come una forma di violenza nei loro confronti? È innegabile che opporsi ai desideri di qualcuno sia faticoso, perché inevitabilmente ciò porta l’altro a reagire.
Dunque, soprattutto con certi bambini, si entra in una fase di lotta continua perché non vogliono accettare il limite che viene dato loro (che si tratti di un orario da rispettare -per andare a letto, mangiare, vedere la tv ecc - un cibo da mangiare o no, un comportamento da tenere in determinate situazioni). Tuttavia ogni genitore sa di essere in grado di imporsi con autorevolezza se il figlio fa qualcosa che può mettere in pericolo la sua incolumità: perché non attraversi una strada, non metta le mani su una fiamma, non maneggi un coltello, non segua uno sconosciuto che lo attira con proposte allettanti. Negli altri casi invece molti genitori patteggiano, discutono, spiegano “all’eccesso’, spesso non tanto per far capire la necessità di certi comportamenti ma soprattutto per essere assolti per una richiesta che al bambino dà fastidio!
È come se il genitore si sentisse in colpa a entrare in collisione con i desideri del bambino dandogli delle regole e facendogliele rispettare. 
Mettere delle barriere, dei paletti che limitano le sue azioni gli è invece di aiuto, perché gli permette di percepire con chiarezza fino a dove può spingersi, senza arrivare a situazioni eccessive che poi, inevitabilmente, sfociano in uno scontro.

Dunque se certi genitori si rifiutano di imporsi con i figli perché si sentono troppo a disagio a farlo, dovrebbero approfondire cosa si nasconde dietro al loro comportamento, dal momento che amare un bambino significa anche riuscire a dirgli di no!

Nessun commento

Posta un commento

Grazie per aver lasciato un tuo commento, sarà pubblicato il prima possibile!

Mamma aiuta Mamma