La moderna fretta di crescere

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Il mio bimbo "grande" ha iniziato la prima elementare a settembre.
Nuovi ritmi, nuove esperienze e tanti nuovi piccoli doveri quotidiani occupano ora le sue giornate, prima completamente spensierate. Non vi nascondo che è stato faticoso per lui adattarsi a questi cambiamenti, ed ancora oggi ogni tanto oppone resistenza a queste sue nuove responsabilità. 
Tanto più che si sente "diverso" dagli altri bambini, e messo un po' in disparte.
Spesso mi ha riferito episodi, di alcuni dei quali sono stata spettatrice io stessa, che mi hanno lasciato davvero perplessa. Bambini suoi coetanei (6 anni) che parlano solo di videogiochi, serie tv, youtubers, e si rifiutano di giocare con macchinine, robot e aerei di carta perché "da bimbi piccoli".
Bambini di poco più grandi (parliamo sempre di elementari) che compiono azioni buffe e fastidiose in classe per avere dei punteggi su giochi virtuali...
Confrontandomi con altri genitori, ho capito che è una realtà molto più diffusa di quello che si potrebbe pensare.
Bambini che non sanno socializzare, si trovano in difficoltà nell'affrontare la vita "reale" perchè rapiti diverse ore al giorno dalla tv o pc. 

La moderna fretta di crescere



Ho personalmente assistito ad una scena che mi ha dato davvero da pensare: nel cortile della scuola, prima del suono della campanella, alcuni bambini si sono rifiutati di giocare con mio figlio adducendo come scusa il fatto che lo avevano visto giocare con la sorellina (2 anni e mezzo) e questo comportamenti era "da sfigati" (riporto le parole precise).
Io personalmente credo che questa moderna fretta di crescere sia davvero molto triste.
Ritengo che i bambini debbano crescere ed evolvere secondo i propri tempi, debbano fare esperienze reali di gite all'aria aperta, giochi fisici, contatto con la natura e con gli altri, conoscenza del proprio corpo. La cosa più bella che si possa vedere in un  bambino è la meraviglia della scoperta, e nei bimbi moderni questa emozione si sta perdendo sempre di più.

Non  nascondo che a volte mi sento combattuta sulla strada da seguire: continuare a farlo crescere il più possibile lontano dalla "tecnologia", oppure lasciarlo omologare al resto dei suoi compagni. Quale potrebbe essere la cosa migliore per lui?
Fino ad adesso il problema non si è ancora posto, perchè il mio bimbo è uno di quelli che di fronte alla scelta "Mirabilandia o gita sul fiume" sceglie di andare a tirare i sassi nel torrente. Ma sono consapevole che il momento arriverà, e presto.
Voi cosa ne pensate? Come avete scelto di far crescere i vostri bimbi?


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