Diario di una mamma: quella notte in cui mia figlia ha bagnato il letto

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Stai dormendo, una sensazione strana lungo la schiena ti sveglia,
Prima ancora di aprire gli occhi, hai capito cosa sta succedendo. 
Del resto ti sei addormentata facendo addormentare i bimbi nel loro letto.


Si, apri gli occhi e sai già di cosa si tratta: tua figlia ha appena sganciato la pipì più abbondante del secolo e tu, insieme al materasso, alle lenzuola, sei la spugna che la sta assorbendo.
Un po’ ti viene da piangere. 
Ora li dovrai svegliare entrambi (dormono insieme), cambiarne una dalla testa ai piedi e, ovviamente cambiare lenzuola.
Ti alzi, tuo malgrado e quasi a voce alta , pensi: prima di tutto mi cambio, così se poi Amalia inizia a piangere, sono già pronta. 

Diario di una mamma: quella notte in cui mia figlia ha bagnato il letto



Per curiosità corri a quadrare l’ora: le 2:27.

Pensi: dai se mi muovo, ho ancora 4 ore scarse di sonno.
Ti lavi, ti cambi e torni in camera. 
Prima però, ti cade l’occhio sul piumino di tuo figlio che ti guarda, fradicio, dal' oblò della lavatrice: è  l’unico che abbia, quello che ieri sera, prima di cena hai buttato a lavare dicendoti: finito il ciclo di lavaggio, prima di andare a letto, lo metto sul calorifero che nella notte si asciuga.

Sto cazzo! Me ne sono dimenticata!

Lì per lì, ti viene da piangere, ma che palle! Possibile?
Poi però pensi:  che fortuna alla fine! Se non fossi stata svegliata dalla pipì di Amalia, domattina Matty era senza giacca.
Metti il piumino ad asciugare sul calorifero e torni in camera dai tuoi figli e dal lago di Amalia.
Prendi tua figlia la spogli, la lavi, la rivesti e la porti nel tuo letto, asciutto, intonso, visto che il tuo compagno russa sul divano con l’ennesima puntata della sua serie tv preferita del momento in sottofondo.
Prendi in braccio l’altro tuo figlio, cavolo, ma quand’è che hai assunto il peso di una tonnellata, figlio mio?, lo metti nel lettone con tua figlia e pensi, okey il più è fatto!
Mentre torni sul luogo del delitto, speri che tua figlia abbia almeno centrato la traversa e che non abbia bagnato anche il materasso: sbagliato! 
Stai per essere presa realmente dallo sconforto, ma poi, inizi a pensare.


Del resto, potevi essere svegliata da una figlia in preda al vomito, questo sì, che sarebbe stato peggio, no?

Perché è il tuo Mood del momento: sperare che o tuoi figli stiano bene.
Eh si, perché ora finalmente grazie a Dio, lavori, lavoro di nuovo!
E non puoi permetterti di stare a casa. 
Benvenuta nel mondo della mamma che lavora, Federica. Lo so, vi sento tutte, siete lì che mi osservate e mi dite: eh mica credevi di essere l’unica vero?
L’unica che si sveglia all’alba e che da allora, vive in un tetris a mille livello. Dove l’unica costante è: fa che i bimbi possano andare all’asilo, perché non ho la più pallida idea a chi lasciarli in caso contrario.
Bene. Benissimo.
Resta il fatto, che da qualche settimana c’è questa grande, grandissima immensa meravigliosa novità: tu lavori mezza giornata. Quello che da mesi sognavi e che, a 41 anni non potevi sperare di meglio.
E nonostante il delirio in cui sei, quello in cui devi prendere il ritmo, in cui le ore di sonno si sono ridotte, in cui hai il pensiero continuo di fare bene, di impegnarti a mille, di saper risolvere qualunque imprevisto, hai l’adrenalina a mille e ti senti VIVA.
Grata, fortunata, immensamente riconoscente.
Metto la federa all’ultimo cuscino: le 2.44. 
Va benissimo, del resto poteva essere peggio. Meno male che Amalia ha fatto la pipì a letto!
Torno a dormire.


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