Penso e ripenso: monologo di un'ansiosa cronica con manie di controllo

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Pelo le patate che mi serviranno per la cena di stasera e penso.
Si perché io sono una di quelle persone che non smette mai di arrovellarsi il cervello.
Mi fisso su un problema la cui soluzione diventa il mio obiettivo ossessivo e poi, via come in un gioco a livelli, passo al rebus successivo.
Per quanto io continui a dirmi di vivere un giorno alla volta, niente, la situazione mi sfugge sempre di mano.

Penso e ripenso: monologo di un'ansiosa cronica con manie di controllo



Il 2019 è appena iniziato, siamo a gennaio e io sto già pensando a luglio, quando gli asili saranno chiusi. A cercare una nuova pediatra, perché la nostra è andata in pensione, a proposito gli uffici ASL saranno aperti di pomeriggio?
Tutte quelle circostanze che mi mettono ansia, insomma, (praticamente tutta la mia vita), le affronto cercando in ogni modo di avere il controllo sugli eventi.

Sei Dio? Vi starete chiedendo?


No, Federica, ansiosa cronica con la mania del controllo. Che spesso, impazzisce, incasinandosi per niente.
Pelo le patate, continuo a pelare le patate e continuo a pensare.
Penso a questo post che è più di due settimane che voglio scrivere è proprio non mi viene; penso alla festa di compleanno che sabato organizzerò in casa nostra per mio figlio. Compirà 5 anni. Penso a come incastrare una ventina di persone in 80 metri quadri di casa, agli addobbi e a una torta buonissima.
Penso a come mi posso barcamenare tra famiglia, lavoro, casa, per tutti i 365 giorni dell’anno.
Come nel Monopoli, cerco di scoprire in anticipo quali potranno essere gli imprevisti e a come farvi fronte.

Come tutte le donne del mondo, lo so.

È che oggi, è più difficile del solito, perché oggi è il 7 gennaio e, pure, lunedì.
Avete presente cosa significhi 7 gennaio dopo due settimane di ferie?
Si, sono già fortunata ad essere stata in vacanza per tanti giorni e soprattutto a Natale, Santo Stefano, Capodanno e la Befana. C’è una schiera di persone li che mi stanno leggendo e che hanno passato il peggior periodo dell’anno, se si escludono i saldi, che potrebbero fulminarmi. Con ragione.
In passato ci sono stata anche io li in mezzo.
Per questo mi reputo fortunata.
Ciò non toglie che il 7 gennaio e l’ansia che si tira dietro, la mia per lo meno, è la stessa di quando da bambina dovevo rientrare a scuola dopo le vacanze di Natale.
In più con il fatto che oggi cade di lunedì, per me noto come lumerdi.
In sostanza, si tratta di quel giorno in cui sai che devi tornare a correre, a incastrare mille cose, a dividere la famiglia in tre posti diversi: lavoro, lavoro, asilo; per poi, riunirla la sera.



Ecco, pelo le patate e penso che quanto il mio cervello sta partorendo e la mia mano ora scrivendo, non ha senso.
Avrebbe invece più senso, provarci davvero a vivere alla giornata, assaporando quanto sta accadendo adesso e non ansiandomi per ciò che potrebbe accadere chissà quando.
Il nuovo anno è appena iniziato, non mi sono posta ancora alcun buon proposito, indovinate? Mi mettono ansia!
Vivere alla giornata.
Sono sicura che mi farebbe bene.
Pelo le patate e ci medito su.

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  1. Mi è venuta l'ansia:):) Comunque anch'io sono come te e ti capisco benissimooooo!!!Un abbraccio www.vlifestyle.it

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