Gli Etruschi e il loro mistero

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Sul blog sto dedicando una serie di articoli alla scoperta dei misteri e di tante curiosità sullo stile di vita di un popolo antico e molto affascinante: gli Etruschi.
Oggi vorrei proporre un breve e semplice riassunto su questo popolo, che magari può essere utile ai bambini e ragazzi, come approfondimento del programma scolastico...

Gli Etruschi e il loro mistero




1. Il mistero delle origini: le origini degli Etruschi sono misteriose, sono state proposte diverse teorie. La più convincente è quella che vede gli Etruschi come discendenti della civiltà villanoviana, che si sviluppò nel IX sec. a.C. in Emilia Romagna (tanto è vero che il nome di questa civiltà deriva dalla località di Villanova, dove furono rinvenuti i primi reperti archeologici) nelle Marche e in Toscana. Un'altra teoria, invece, riguarda l'origine orientale degli Etruschi, con particolare riferimento all'Anatolia; ci sarebbero, infatti, degli elementi a comune tra le due civiltà: l'alfabeto, la pronuncia, specie per quanto riguarda il fatto di "aspirare la C", che è rimasto in uso fino a oggi in Toscana. Inoltre, alcuni elementi paesaggistici, quali alberi di origine orientale, come l'ulivo, la vite e il cipresso.

2. Lingua e Alfabeto: l'alfabeto etrusco è molto simile a quello greco. E' quindi semplice leggere le parole etrusche, ma è molto difficile comprenderne il significato perché a differenza del greco antico, l'etrusco divenne una lingua morta, completamente soppiantata dal latino. Sono poche le iscrizioni etrusche giunte fino a noi ed è quindi difficile comprenderne il significato. A complicare le cose vi è il fatto che gli Etruschi a volte scrivevano da sinistra verso destra, altre volte da destra verso sinistra e altre ancora a righe alterne, cioè da sinistra verso destra e da destra verso sinistra.

3. Le Città-Stato: il governo si basava su città-stato, unite dalla lingua e dalla consapevolezza di un'origine comune. Verso la metà del VI sec. a.C. si creò la dodecapoli, una lega che comprendeva le 12 città più importanti dell'Etruria: Veio, Cerveteri, Tarquinia, Vulci, Fiesole, Vetulonia, Velzna (Orvieto), Chiusi, Perugia, Cortona, Arezzo, Volterra. Velzna (Orvieto) era la città più importante: qui infatti, periodicamente, i rappresentanti di queste città si riunivano per prendere decisioni che riguardavano tutti.

4. Economia e commercio: gli Etruschi erano abili agricoltori, allevatori di bestiame ma anche bravissimi orefici e ceramisti. Inoltre erano degli ottimi marinai e commerciavano le loro merci con tutti gli altri popoli del Mediterraneo.

5. La condizione femminile: il popolo etrusco è stato tra i più evoluti della storia, soprattutto per quanto riguarda la condizione sociale femminile. Le donne rivestivano ruoli importanti nella società, potevano partecipare ai banchetti insieme agli uomini (a differenza di quanto accadeva nel mondo romano o greco)

6. Gastronomia: tante delle nostre prelibatezze sono eredità degli etruschi: dalle ricette a base di selvaggina e interiora di animali al buon vino, per non parlare di cereali come il farro, di cui gli etruschi erano abili coltivatori.

7. La religione: le divinità etrusche erano quasi identiche a quelle greco-romane, con l'aggiunta di qualche Dio rispetto a quest'ultime. A differenza della religione greca però, in quella etrusca non vi era dialogo tra uomo e Dei. L'uomo doveva limitarsi ad accettare il volere divino. A tal proposito, uno dei ruoli sociali più importanti era rivestito dai sacerdoti, capaci di interpretare la volontà divina, soprattutto attraverso la lettura del cielo e del fegato degli animali. Al museo di Piacenza è esposto un modello in bronzo di un fegato di pecora riportante una vera e propria mappa, che veniva utilizzata come riferimento per i sacerdoti per esercitare il loro compito.

8. Le necropoli: gli Etruschi credevano in una vera e propria vita dopo la morte. Per questo costruivano delle necropoli, ovvero delle città dei morti, in cui le tombe erano collegate tra loro tramite vie e piazzette, proprio come una città. I sepolcri erano costruiti e arredati come delle case, con tanto di corredo funebre, composto da vasellame, ceramiche, cibo, prodotti per il corpo e tutto ciò che poteva servire al morto, secondo la loro credenza.

Ecco, ho cercato di sintetizzare al massimo questo racconto su uno dei popoli più affascinanti della storia e a cui ho dedicato una serie di articoli sul mio blog. Spero che ti sia piaciuto!

Beatrice


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