UN WEEK-END IN ALTO ADIGE.

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Gita in Alto Adige tra il lago di Braies e la diga del Vajont

Io e mio marito, insieme alla nostra piccola Sophia, avevamo bisogno di staccare un pò la spina dalla routine, e quale migliore occasione se non l'anniversario di matrimonio per andare via qualche giorno?

Così presi dall'entusiasmo, a gennaio abbiamo prenotato i nostri due giorni, per la fine di maggio, in trentino!

Nel corso dei mesi abbiamo organizzato tutto nel minimo dettaglio, sopratutto perché a me piace partire con una meta e in particolare con qualcosa da vedere già ben stabilito.
Così il nostro programma sarebbe stato il primo giorno: diga del Vajont, salita a Erto per cercare lo scrittore Mauro Corona, e poi salita verso del Dolomiti.
Secondo giorno: lago di Braies!


lago di Braies



E così il 25 maggio, giorno del nostro sesto anniversario di matrimonio, bagagli in macchina e pronti per partire, ci aspettavano quasi 5 ore di macchina, ma la voglia di visitare dei posti nuovi era talmente tanta che superava la paura di annoiarsi durante il viaggio.
Il primo giorno abbiamo visitato la famosa diga del Vajont. 




C'è poco da dire quando ci si trova qui si sente solo un grande silenzio, ci si sente quasi in obbligo a stare in silenzio. 
Credo sia un posto talmente pieno di dolore, di ricordi bruttissimi, che è d'obbligo restare in silenzio e guardare, immaginare quello che le persone del posto hanno dovuto subire e sopportare.
Poco fuori dall'entrata della diga, abbiamo conosciuto un signore, che grazie al plastico che aveva li con se, ci ha mostrato e spiegato per filo e per segno cos'è successo quella tragica notte del 9 ottobre 1963. Ascoltandolo, più di una volta, mi sono allontanata, l'immagine che mi si presentava davanti era talmente forte che non riuscivo a trattenere le lacrime, una tragedia incredibile!

Dopo di che, siamo saliti a Erto, città natale dello scrittore Mauro Corona, diventata famoso prima per i suoi meravigliosi libri, che amo moltissimo, e poi per alcune interviste e presenze in TV. Purtroppo non abbiamo avuto la fortuna di incontrarlo ma abbiamo potuto sbirciare all'interno della sua bottega, un luogo così affascinante e mistico da lasciare a bocca aperta.

Ormai era tardo pomeriggio e così ci siamo avviato verso il nostro albergo, in Trentino.


Un piccolo paesino, Pederoa, immerso nella natura a pochi km dalla nostra prossima meta: lago di Braies!

Al mattino, alzata presto, colazione e pronti per la nostra tanto attesa gita al Lago, uno dei più bei laghi dell'alto Adige, definito come "perla dei laghi alpini". 




Purtroppo il cielo non era limpidissimo, ma vi assicuro che lo spettacolo ripaga ugualmente! 
I colori, l'atmosfera, le montagne che fanno da cornice, lo rendono un lago magico e affascinante.
Vi è una leggenda che narra che una volta le montagne di Braies erano abitate da selvaggi, che non erano ne malvagi ne cattivi, ma venivano chiamati così a causa del loro aspetto. Questi selvaggi trascorrevano il loro tempo cercando oro e pietre preziose. Dopo qualche tempo, arrivarono dalla valle i pastori per far pascolare il loro bestiame sui meravigliosi prati verdi intorno al lago. Vennero così in  contatto con i selvaggi, i quali mostrarono ai pastori i loro tesori, e regalarono a loro collane e anelli fatti a mano. 

Ma lo scintillio dell'oro divenne un'ossessione per i pastori, che diventarono sempre più avidi. Questa avidità divenne vera e propria bramosia e così cominciarono a derubare i selvaggi. I selvaggi si infuriarono e cercarono di difendere i loro tesori, essendo superiori ai pastori come forza. Tuttavia i pastori erano molto più scaltri e così riuscirono a rubare sempre più oro e pietre preziose. Per difendere i loro possedimenti i selvaggi videro solo una soluzione: aprirono le fonti sotterranee, che si unirono formando una vasta superficie d'acqua e inghiottendo le loro ricchezze. Il lago così formato separava la valle dei pastori dalle montagne dei selvaggi, e dato che il lago era stato creato dai selvaggi, fu chiamato "Lago Selvaggio". La valle da cui provenivano i pastori era la Valle di Braies, ed è per questo che il lago è denominato il "Lago (selvaggio) di Braies".

Dati tecnici del percorso:
  • Lunghezza: 3,5 Km
  • Dislivello: 50 m
  • Tempo di percorrenza: 90 minuti  escludendo le soste per le foto!
Un esperienza bellissima che consiglio a tutti! Ideale per le famiglie ma anche per chi ha degli amici a 4 zampe.


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