Tuteliamo i bambini oggi, per costruire la società di domani. - Il sì del Viminale alle passeggiate con i più piccoli.

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Aggiornamento: ogni Regione decide se applicare o meno la possibilità di uscire di casa con i bambini, Lombardia e Campania continueranno a vietare l'uscita. Quindi controllate ogni Regione cosa ha deciso.

È stata pubblicata da poche ore sul sito del Viminale una circolare che chiarisce la possibilità di passeggiare con bambini, anziani e disabili. Le ultime restrizioni del decreto #IORESTOACASA  non contemplavano questa opportunità e vietavano di uscire dalla propria abitazione, se non per fare la spesa (uno alla volta) o per recarsi al lavoro. Il divieto si estendeva anche all'attività sportiva (pure quella che non prevede assembramenti), fatta eccezione per le uscite con gli animali domestici.
Tutto giusto. Tutto vero. Ma i bambini? Nessuno ha menzionato le esigenze dei minori?
Il Governo non si era espresso in merito e di conseguenza si è acceso il dibattito sulla necessità di concedere ai piccini un'ora d'aria e di sport. Uppa, la casa editrice specializzata nei temi della genitorialità e dell'infanzia, ha racchiuso tutti questi dubbi in un documento indirizzato a Giuseppe Conte, ed ha espresso il chiaro desiderio di trovare i bisogni dei bambini tra le discussioni prioritarie dell'esecutivo.

Sono moltissimi i genitori che, anche se consapevoli dell'emergenza causata dalla pandemia, hanno deciso di firmare per tutelare la propria famiglia.
Stare chiusi dentro non si è dimostrato affatto semplice nemmeno per gli adulti, che stanno iniziando ad accusare malesseri fisici e psicologi. Pensiamo quindi ai danni ai cui andranno incontro i più piccoli: i nostri figli si sono ritrovati catapultati in questa catastrofe senza possedere i mezzi per comprendere a pieno cosa è accaduto. Sono stati privati della scuola, delle attività, degli affetti più cari. Il loro mondo è cambiato troppo velocemente perché potessero farsene una ragione e oggi li ritroviamo spaventati e disorientati. Non tutti manifestano apertamente i propri disagi, alcuni probabilmente non sono riusciti nemmeno ad elaborarli.

bambina

Anziani e bambini stanno vivendo con angoscia e smarrimento queste lunghe giornate, forse più degli altri.
Il Ministero dell'interno, ha infine accolto la richiesta e potremo portare fuori i nostri ragazzi, facendoci tirare un sospiro di sollievo. 
Siamo tutti consapevoli di dover rispettare le norme per sconfiggere il COVID-19, ma ci chiediamo quali saranno le conseguenze sui ragazzini, fino a ieri dimenticati dalle istituzioni. 
Ci chiediamo costantemente come sarà il mondo domani, ribadiamo a gran voce la voglia di riacquisire la nostra routine, ci interroghiamo sull'ipotesi più o meno realistica di tornare alla normalità. 
Ebbene, la risposta alle nostre domande ce l'abbiamo proprio sotto il naso: dobbiamo proteggere le fasce deboli, trovare una via per far affrontare loro questo periodo, prendendoli (anche solo metaforicamente) per mano. Dobbiamo soprattutto renderci conto che per ricostruire è necessario prendersi cura dei bambini, perché sono loro i protagonisti del futuro.


Anastasia Cicciarello


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