Bambini senza scuola

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Come affrontare le lunghe giornate senza scuola


Si avvicina il periodo delle vacanze, ma quest’anno la fine dell’anno scolastico ha un sapore diverso dal momento che da marzo i bambini non frequentano più la scuola. La lunga interruzione causata dall’emergenza Covid-19 rende meno intensa l’attesa di questo momento che di solito determinava un gran cambiamento nelle abitudini quotidiane dei piccoli. A differenza degli anni scorsi sarà meno percepibile la differenza di ritmo di vita tra il periodo scolastico e le vacanze dal momento che da mesi frequentano solo lezioni on-line da a casa. 
L’estate si preannuncia incerta per tutti, e per questo non si sa se potranno frequentare i campi estivi e se riusciranno ad avere tante occasioni di ritrovo coi coetanei. Anche per loro infatti si prevede un’estate all’insegna della cautela e del controllo, caratteristiche non proprio sintoniche con l’infanzia.

Bambini senza scuola

Per cercare di non cadere nella pigrizia e nella noia di giornate che per lunghi periodi ancora potrebbero presentarsi tutte uguali, può essere utile che le mamme stabiliscano per i piccoli un programma, ossia un insieme di regole e di abitudini che scandiscano il loro tempo, dando un ritmo preciso alle loro attività e permettendo di differenziare le giornate. Molto semplicemente varrebbe la pena provare per esempio a:
  • stabilire orari per alzarsi al mattino, per i pasti, per andare a dormire, inframmezzati da qualche piacevole eccezione che permetta di apprezzare l’uscita dalla routine, per esempio durante il week-end;
  • suddividere le attività in base a vari momenti della giornata: quello per i giochi di movimento all’aperto, quello per la televisione; quello per lo svolgimento di attività a tavolino (disegnare, leggere, ecc.).
  • coinvolgerli nella routine domestica, affidando loro qualche mansione più o meno impegnativa in base all’età, di cui diventare i principali responsabili
  • organizzare qualcosa di particolare in base ai giorni della settimana, (preparare la pizza il lunedì, fare un giro in bicicletta il sabato ecc.) in modo da creare attesa per quel momento, cosi come prima si attendeva il giorno per andare a nuoto o a inglese.
Troppe mamme spesso si dimostrano eccessivamente indulgenti nei confronti dei figli a cui il Covid19 sta togliendo una parte di infanzia che gli spetterebbe di diritto, e per questo sono restie a far rispettare le regole e poco inclini a stabilire dei ritmi. Non si rendono conto però che in un periodo caratterizzato per tutti dall’incertezza per il futuro, è vitale per il senso di sicurezza dei bambini, potersi muovere in un contesto familiare chiaramente regolamentato, anche se a volte può essere in contrasto con i loro desideri.


Dott. M. Marcone 

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