CONCEPIMENTO, PMA E COVID

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Come il Covid19 ha influito sui percorsi di PMA 

IERI, MARZO 2020.

Durante il lockdown le attività nei reparti di fecondazione assistita (soprattutto nelle strutture ospedaliere) sono state sospese immediatamente:


CONCEPIMENTO, PMA E COVID


  • anzitutto per evitare la congestione nei reparti, dove si richiede la presenza soprattutto delle donne, ma anche gli uomini più volte anche nel corso di una semplice settimana.
  • dobbiamo anche considerare che questo virus sconosciuto ci ha colti di sorpresa e inizialmente non c’erano studi o ricerche che potessero raccontarci di eventuali problemi in fase di formazione dell’embrione.
  • in ultimo, ma non meno importante, le procedure di Pma richiedono l’assistenza di medici anestesisti che nel momento massimo di diffusione del Covid-19 erano in prima linea per fronteggiare all’emergenza.
Nel mio caso, quando mi sono sottoposta alla fivet a dicembre 2020, sono finita in una scia temporale abbastanza organizzata: la Toscana era zona rossa e per partire dal Lazio (essendo il mio motivo di salute) mi è bastato compilare l’autocertificazione.
Dall’estate scorsa sono stata inserite e attuate nuove regole e protocolli per ripartire i reparti, che stanno man mano tornando alla regolare attività, riaprendo per la gioia delle tante coppie in lista d’attesa.

OGGI, FEBBRAIO 2022 

A quasi due anni dall'inizio della pandemia, come ha influito o sta influendo il Covid sul vostro percorso Pma o di ricerca di una gravidanza?


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