Le "Idi di marzo": vivere la storia!

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Ed è arrivato marzo, finalmente! Sui rami degli alberi iniziano a spuntare i primi germogli, le mimose rallegrano l'atmosfera con la loro presenza chiassosa, dalle pasticcerie si sente il profumo dei bignè di San Giuseppe... ci si risveglia dal torpore invernale e si inizia ad assaporare la primavera!
Per il calendario romano il passaggio di stagione era anticipato alle Idi di marzo, che cadevano il 15 del mese. Si festeggiava la fine della stagione buia e si dava il benvenuto al sole.
15 marzo del 44 a. C., Idi di marzo... cos'altro vi ricorda questa data? 
A Roma era diventato "famoso" per le sue imprese militari, per il suo fascino, per le condotte politiche coraggiose e spregiudicate un tale Gaio Giulio Cesare.

idi di marzo Giulio Cesare


Amato dal popolo, potente ed accentratore, sembrava avere tutte le intenzioni di autoproclamarsi re (a Roma vi era una lunga tradizione Repubblicana ed una naturale avversione contro i "tiranni"). Un gruppo di senatori tra i quali anche Bruto, suo figlio adottivo, decisero di eliminare questa minaccia ai valori repubblicani ed organizzarono una congiura. Aspettarono Cesare nel senato, e lo pugnalarono a morte. Famosa la frase che Cesare pronunciò vedendo tra i congiurati anche il figlio: "Tu quoque, Brute, fili mi?" ( Anche tu, Bruto, figlio mio?). Fino a qui è cosa risaputa, ma non tutti sanno che è possibile rivivere l'accaduto grazie all'attività del Gruppo Storico Romano. 

idi di marzo

Proprio a Largo Argentina, dove avvenne il fattaccio, viene ogni anno allestita una meravigliosa messa in scena in costume, e la storia rivive sotto gli occhi increduli dei turisti e dei passanti! L'agguato, l'uccisione, il discorso di Antonio, tutto come avvenne più di 2050 anni fa! E non puoi non commuoverti, e non puoi non sentirti parte di qualcosa di grande.
Roma, d'altra parte, sarà "ladrona", ridotta allo stremo da pessimi amministratori, sporca (come dicono alcuni) ma non dimentica i suoi eroi. Ed ancora oggi qualcuno pone i fiori sul luogo dove il grande condottiero cadde, ancora oggi qualcuno lo ricorda e lo ama. Anche questa è Roma! 
Appuntamento il 15 marzo, dalle 16 alle 17, nell'area sacra di Largo Argentina. Ingresso libero! Che fate, non venite a sbirciare?


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