Visitare Berlino e Legoland con i bambini

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A Berlino con i bambini

Carolina è una bambina che si ammala spesso, soprattutto di questi tempi. Ogni anno da quando è nata, tra la fine ottobre e i primi di novembre, con il cambio di stagione e i primi (presunti) freddi, lei si becca l’influenza.
Sono fermamente convinta che la sua salute cagionevole sia legata a qualche strana congettura astrale che fa sì che lei si ammali a ridosso del suo compleanno, il 30 di ottobre.
Quest’anno abbiamo voluto sfidare la sorte e festeggiare il suo quinto compleanno a Berlino, dove Carolina e io abbiamo accompagnato mio marito in un viaggio di lavoro.

Una volta prenotato il volo, Pisa – Berlino Shonefeld con la compagnia Easy Jet, ho acquistato una guida di Berlino (Lonely Planet Pocket) per iniziare a farmi un’idea su cosa avrei potuto vedere in soli tre giorni e poco più, con una cinquenne al seguito. Per quanto riguarda Carolina, ho comprato: Berlino con i bambini (Touring Editore).
Mentre pianificavo il nostro soggiorno berlinese e andavo a caccia di spunti e idee su vari blog e siti di viaggi, coinvolgevo Carolina nella scelta dei posti che avremmo visitato. La piccola ha avuto da subito le idee chiare: lo zoo, l’acquario, il Museo di Scienza Naturali e il Legoland Discovery Centre. 

Berlino con bambini
Tutte le foto con copyright mammaaiutamamma.com

Non abbiamo prenotato biglietti online, poiché, essendo in autunno, sarebbe stato il meteo a decidere cosa fare delle nostre giornate.
Ho poi contattato un vecchio amico, che abita e lavora a Berlino già da qualche anno, il quale ha gentilmente risposto alle mie più svariate domande.
Tutto pronto! Si parte!
Stop. Fermi tutti. Colpo di scena (piuttosto prevedibile).
A quattro giorni dalla partenza, Carolina s’è ammalata: bronchite asmatica.
“Lo sapevamo che sarebbe andata così”.
“Ma chi me l’ha fatto fare?”.
“Ho sfidato la sorte e ho miseramente perso”.
Che fare? Si parte o non si parte?
Ho chiamato la pediatra. Sarebbe stata lei a decidere della nostra vacanza.
La Dottoressa Marzia, dopo avermi parzialmente tranquillizzata (“Certo che potevate andare alle Canarie, mica al freddo”), ci ha dato il nulla osta e una lista infinita di medicinali e derivati da mettere in valigia.

valigia per il viaggio a Berlino

Adesso si parte sul serio!
C’è chi sostiene che una vacanza inizi dal momento in cui ci chiudiamo, valigie alla mano, la porta di casa alle spalle: niente di più vero! Mentre il taxi ci conduceva all’aeroporto, io ero euforica come una bambina di fronte a una marea di giocattoli.
Una volta giunti, abbiamo fatto il Check-in e lasciato la valigia e, poiché l’aereo sarebbe stato pieno, hanno messo in stiva anche i bagagli a mano. No, errore. Quello di mio marito e il mio. Carolina non ha voluto abbandonare la sua piccola valigia – mucca.

viaggio a Berlino

Il viaggio è andato piuttosto bene, e prima di dirigerci alla metropolitana che ci avrebbe portati in centro, mi sono recata al desk informazione (BVV) dove ho acquistato la Berlin Welcom Card, la city card che mi ha permesso di risparmiare sugli ingressi delle singole attrazioni e sugli spostamenti con i mezzi pubblici.
Siamo arrivati in Hotel, che si trovava nei pressi di POTSDAMER PLAZ, attorno alle 14.30.
Ho lasciato che Carolina si riposasse e sono uscita da sola. Che meraviglia! L’ultima volta che ho fatto una cosa simile è stata nel lontano 2009, a Parigi.

Il cielo era grigio, e non prometteva nulla di buono, ma sono comunque uscita a piedi. L’aria fresca autunnale mi avvolgeva passo dopo passo. Ho risalito Potsdamer Strabe fino all’omonima piazza, dove si trovano alcuni frammenti del famoso MURO DI BERLINO. Proseguendo, mi sono immersa nei colori tipici dell’autunno, passeggiando tra i sentieri del TIERGARTEN PARK; e, una volta lasciato il parco, ho camminato tra le stele del HOLOCAUST – MAHNMAL, il Memoriale dedicato agli ebrei assassinati in Europa, che mi ha lasciata letteralmente senza fiato.

viaggio a Berlino


Berlino

viaggio a Berlino


Sono poi tornata a recuperare il resto della famiglia per una cena veloce in uno dei tanti locali di Potsdamer Platz.



TRA MATTONCINI E DINOSAURI

L’indomani, Carolina era pronta per affrontare Berlino. Data la giornata particolarmente uggiosa, ci siamo affrettate a raggiungere la fermata della metropolitana più vicina. Ho poi proposto a Carolina il LEGOLAND DISCOVERYCENTRE, nel quale avremmo potuto trovare riparo dalla pioggia. Secondo voi qual è stata la sua risposta?

Legoland a Berlino


Abbiamo fatto i biglietti, scontati grazie alla city card, e siamo entrate.
Un paradiso per grandi e piccini! Mattoncini ovunque!
C’era pochissima gente vista l’ora, e siamo riuscite a fare le principali attrazioni, tra cui Dragon Drive e Merlin’s Apprentice, senza fare code.  Intorno alle 12.00, vista la pioggia e la fame, io e Carolina abbiamo pranzato al bar del centro (piuttosto economico rispetto ad altre realtà simili).

Legoland a Berlino

Una volta fuori, munite di ombrello, ci siamo mosse alla volta della metro che ci ha condotte al museo di scienze naturali, il MUSEUM FURNATURKUNDE. Anche qui, prima di fare i biglietti, ho mostrato la Berlin Welcom card: 5 euro in due, non male! Appena entrate, siamo rimaste affascinate dallo scheletro del dinosauro più grande del mondo! Si possono ammirare, inoltre, molti animali imbalsamati. Un’altra sezione, invece, è dedicata allo spazio e al sistema solare. Stanche e affamate, abbiamo fatto merenda a base di prezel.





Quando siamo uscite, siamo salite sulla metro con destinazione CHECKPOINT CHARLIE, il posto di blocco che collegava il quartiere d’occupazione sovietico con quello statunitense. Poiché aveva smesso di piovere, ci siamo incamminate alla volta del JUDISCHES MUSEUM per ammirare, almeno esternamente, il più grande museo ebraico europeo.
Mentre scattavo delle foto, Carolina s’è divertita parecchio a giocare e a saltare tra le foglie: non dimenticherò facilmente l’autunno berlinese.




Stremate, ci siamo dirette ad ALEXANDER PLATZ, dove abbiamo trovato mio marito, e con lui abbiamo cenato e fatto una bella passeggiata fino ai piedi della famosa TORRE DELLA TELEVISONE.



ZOO E MURALES

Il giorno seguente il sole ci ha salutate fin dalle prima ore. Giornata perfetta da passare in uno dei più famosi ZOO d’Europa: tra pinguini e giraffe, la mattinata è volata! Dopo una visita veloce all’ACQUARIO (un po’ deludente a dire il vero), abbiamo attraversato la città per vedere l’EAST SIDE GALLERY, una vera e propria mostra a cielo aperto. Un tripudio per gli occhi! Carolina era estasiata dai tanti colori e ha iniziato a farmi mille domande. È stato emozionante: una delle cose che più mi ha colpita di Berlino.






Cena veloce e tutti a nanna.

UN COMPLEANNO DA RICORDARE

30 ottobre 1016. Buon compleanno Carolina!
Il sole splendeva alto nel cielo (cosa più unica che rara in questa stagione) e per festeggiare al meglio, dopo un giretto in centro per ammirare l’imponente BRANDENBURGER TOR e il BUNDESTAG, abbiamo visitato il DUOMO e raggiunto MAUERPARK : street food, mercatini delle pulci, musica, arte ma soprattutto i berlinesi, tanti berlinesi. Vale la pena visitare Berlino anche solo per passare una domenica in questo parco così caratteristico. 







I festeggiamenti sono poi proseguiti al RITTER SPORT COLORFUL CHOCOWORLD, il regno delle famose barrette di cioccolato. Carolina era molto contenta, ricorderà a lungo il suo quinto compleanno.




L’indomani abbiamo salutato la capitale tedesca con la promessa di tornare e ammirare il resto della città, come ad esempio LA CUPOLA DEL REICHSTAG, il PERGAMONMUSEUM o ancora la FONTANA DELLE FAVOLE a Volkspark.

Berlino è bella, ricca di fascino e di storia, ma soprattutto attenta alle esigenze di famiglie con bambini. Le attrazioni dedicate ai più piccoli sono tantissime e tutto è curato veramente nei minimi dettagli!

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