Come creare una piccola cucina giocattolo fai da te!

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Vi racconto di quella volta che io, "miss la manualità ce la siamo dimenticata nella pancia della mamma", mi sono messa in testa di creare una piccola cucina per Mattia.

Se, come me, pensate che attaccare bottone sia solo un modo di dire e non uno degli elementi base del saper cucire; se come me quando utilizzate l'attak riuscite ad incollare solo le vostre dita e non i cocci rotti di una tazza (la vostra preferita ovviamente); se come me quando avete le forbici in mano, non riuscite a tagliare una riga dritta neanche pagando, ecco siete capitati nel post giusto.




Homemade, craft, ecc. peggio della fantascienza. Potrei perfino dirvi quale è la radice quadrata di 745, così su due piedi, ma creare qualcosa con le mie mani no.
Guardo quasi con invidia chi riesce a creare cose meravigliose; soprattutto ora che sono mamma e vorrei fare per i miei figli tante creazioni uniche, belle e divertenti. Vestiti, giochi, bambole. Niente. Io davvero non sono portata.
Eppure, ecco lo spiraglio di luce, vi garantisco che, con la motivazione giusta, qualcosa di buono si può creare, anche con delle mani impacciate come le mie.

Sono una sostenitrice del "volere è potere", ci credo davvero. E' pura verità, ne ho le prove.
La motivazione? Voler fare qualcosa di bello per i miei figli, come vi dicevo.
Quindi, ora faccio un passo indietro di qualche mese e vi racconto di quella volta che io, "miss la manualità ce la siamo dimenticata nella pancia della mamma", mi sono messa in testa di creare una piccola cucina per Mattia.

Il mio ometto ha manifestato sin dalle prime scalate di sedie e tavoli, il suo interesse innato per padelle, mestoli, cucina a gas (non sapete che lotte per tenerlo lontano).
Un po' per sviarlo dalla cucina vera, un po' perché secondo me era un'idea incredibile e bellissima, (per la serie "le romanticherie da primo figlio"), ho deciso che, visto che quella meravigliosa dell'ikea, non ce la potevamo permettere, gli avrei creato io la sua piccola cucina. Volete mettere? Sarebbe stata stupenda e stupendo crearla per lui.
  • Primo passo: ore e ore sul web alla ricerca dell'idea giusta che, per me, significava: semplicità.
  • Secondo passo: cercare un tutorial chiaro
  • Terzo passo: recuperare il materiale necessario
  • Quarto passo: costruire.
Facciamo così, iniziamo dal prodotto finito. Potete decidere subito, se vale la pena procedere con la lettura del post e magari, dico magari, provare a fare qualcosa di simile anche voi che, ne sono certa, sarete in grado di fare qualcosa di decisamente migliore.
Prendete la mia "creazione", come un semplice spunto, nonché incoraggiamento.

TADAAAAA:




Ve l'avevo detto, niente di strabiliante, ma la prova evidente di quanto l'amore per i figli possa fare magie. Non preoccupatevi, la mia vena artistica si è fermata lì.
Tornando a noi, non avete idea di quante immagini ho visualizzato sul web. Devo dire che di spunti carini e facili ce ne sono tantissimi: ho scoperto che a partire da una sedia o da un comodino, si riescono a fare cose incredibili. Se poi fate un giro su IKEA Hackers, vi girerà la testa.

Nel mio caso, disperato appunto, ho cercato di ideare un progetto di facile realizzazione, perché come si suol dire sono nata al primo dolore e se mi prende l'estro creativo devo realizzare subito. Così che una mattina, con tanto di pancione da quasi quinto mese, ho preso la macchina e sono corsa all'IKEA.

Per prima cosa, mi serviva uno sgabello. Io ho scelto ODDVAR, piccolo, quadrato, stabile. Economico. In questo modo, avrei potuto creare la base della mia cucina che, nella mia testa, doveva essere dotata di lavandino e rubinetto, del forno e dei fornelli. Nella mia testa. Punto.
Primo problema, la seduta quadrata dello sgabello era troppo piccola, la scelta tra solo lavandino o solo fornelli. No, non era quello che volevo. La soluzione si è presentata non appena ho messo piede nell'area occasioni (io adoro l'area occasioni): lì ho trovato una mensola azzurra che ho poi incollato allo sgabello, creando così una base più ampia.

Nel reparto dedicato, ho trovato dei fantastici pomelli colorati, LOSJÖN, sono già dotati di nastro biadesivo, attaccarli è stato un gioco da ragazzi! Sono diventati delle ottime manopole per regolare i fuochi e anche due fantastici rubinetti.

Per fare i fornelli ho comprato dei sottobicchieri PANNÅ azzurri, che poi, in un secondo momento, sono stati sostituiti con dei CD nel cui centro ho attaccato dei feltrini rotondi. Così sì! che sembravano fornelli veri! Per la griglia ho utilizzato un vecchio ripiano da forno che avevo per caso in casa. In alternativa, era anche possibile utilizzare del nastro isolante nero con il quale tracciare i contorni di una griglia intorno ai fuochi.

Ai lati dello sgabello ho incollato dei semplici ganci da cucina, ai quali Mattia poteva attaccare tutte le sue padelline e mestolini.




Per il lavandino, invece, eh! il lavandino.... Allora l'idea originale era quella di fare un buco in una parte del pannello e incastraci o incollarci dentro una  ciotola.

Sì, okay la motivazione, ma non ho parlato di miracolo! Alla fine ho semplicemente preso una ciotola di alluminio BLANDA BLANK e l'ho incollata alla mensola azzurra.

Santa mille chiodi!

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Immagini tratte dal sito Ikea www.ikea.com

Vi chiederete, Federica scusa e il forno? Va bene, che precisi che siete. Io vi rispondo: bisogna stimolare o no la fantasia dei bambini? Ecco io ho cercato di farlo. Avete visto quella tendina rossa? Ecco, quello è il forno. Con tanta, tantissima immaginazione.

Infine, ho attaccato dietro alla mensola azzurra e con due viti piccole, una struttura di plastica ricavata da un vecchio porta shampoo e bagno schiuma da doccia. Il nostro appendi presine perfetto!

Lo so che non è venuta fuori la cucina più bella del mondo e Mattia non ci ha giocato ore come speravo. Ha invece, continuato a cercare di ustionarsi con i fornelli e le padelle vere e io a perdere anni di vita. Però, due cose ancora ve le voglio dire.

La prima: a Natale di quest'anno, ci hanno regalato la famosa cucina IKEA, quella proprio bella bella, che sembra vera, con i fornelli che si illuminano, un lavandino decente, il microonde. Mattia ci gioca sicuramente di più che con la mia, ma continua a preferire la cucina reale.
Come conseguenza, ho deciso di smontare la mia opera d'arte: via i sotto bicchieri, via la mensola azzurra, via la tendina. Insomma è rimasto lo sgabello, con attaccato a un lato i pomelli colorati e all'altro i ganci appendi padelle e presine.

La seconda: sono passati nove mesi e l'altro giorno Mattia è corso in camera sua, ha tirato fuori lo sgabello ed è corso in bagno, (lì per lì non capivo cosa volesse), a prendere i sotto bicchieri azzurri che ora utilizzo come salva goccia per il sapone. Li ha rimessi sullo sgabello. Ha tirato fuori tutte le padelline e pentolini e li ha ri-appesi ai ganci.
Tutto contento si è girato e sorridendomi ha esclamato: "Mamma, la mia cucina!"




Vedete che, alla fine, la mia invenzione non era poi così male!

Colonna sonora del post "Costruire" Niccolò Fabi

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