Cucina e allegria con "I diti in pasta"

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Si è svolta a Roma la seconda edizione de "I diti in pasta", la manifestazione legata al mondo del food e rivolta a tutta la famiglia, in special modo ai piccoli.
Tantissime le attività e i workshop, per bambini dai 3 anni in su: laboratori creativi, scambio e lettura di libri, fai da te, e tante tante opportunità per cucinare e capire meglio il mondo dei cibi, dei vegetali, delle erbe.




Lo slogan dell'evento è proprio "alimentiamo buone abitudini", che trasmette il significato principale della manifestazione: quello di cominciare fin da piccoli, ma anche piccolissimi, a comprendere quali processi e quali ingredienti ci siano dietro gli alimenti che consumiamo ogni giorno.

Il parto naturale e le sue fasi

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Quando si entra nel terzo trimestre, inesorabilmente, allo scorrere delle settimane, un mix di emozioni la fa da padrone e spunta la curiosità per ciò che ci aspetta.
Vedremo insieme le varie tipologie di nascita a cui potrete andare incontro, ricordando sempre che ogni nascita è diversa dalle altre e che non esiste un racconto che valga per tutte.


La maternità e la relazione con i figli

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La maternità è un percorso sempre molto complesso. Non è possibile analizzarlo, anche in maniera non approfondita, parlando solo di cambiamenti biologici e di mutamenti legati all’organizzazione quotidiana degli impegni. Diventare madri è molto di più e significa guardare direttamente in faccia molte delle proprie fragilità.



Mi capita spesso di avere a che fare con donne anche molto sicure di sé che, una volta scoperta la gravidanza, entrano in forte crisi per via del senso di inadeguatezza. Sarò capace di occuparmi di un essere indifeso, che ha bisogno di essere guidato e accudito in toto? Questa domanda rappresenta una costante per molte delle pazienti in dolce attesa con cui ho a che fare, persone che spesso faticano a interiorizzare in maniera serena l’esperienza della maternità.

Libri per crescere: Le case degli animali

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Le case degli animali di Marianne Dubuc



Amo molto gli albi della casa editrice Orecchio Acerbo e questo titolo trovato in biblioteca non fa eccezione!
In questa storia accompagniamo Topo Postino nel suo abituale giro per consegnare lettere e pacchi stipati nel suo carretto di casa in casa.
La prima tappa è la casa del Signor Orso che aspetta una lettera dalla zia mentre fa colazione con una bambina bionda, poi è il turno della numerosissima famiglia Coniglio, delle case degli uccelli e del Signor Scoiattolo che riceve sempre e solo nocciole.

Come scegliere le scarpe estive dei bambini

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L'estate sta arrivando, siete pronti? Avete già acquistato le scarpe estive per i bimbi?

Manca pochissimo a Giugno e quindi all'estate, io ho già tirato fuori dalla scarpiera le mie minorchine e i sandali estivi, mentre per la mia bimba 4enne devo ancora attrezzarmi, i sandali dell'anno scorso non le entrano più ed è quindi arrivato il momento di fare shopping!

Come scegliere le scarpe estive per i bimbi?

La scelta delle calzature estive per i bambini richiede qualche piccolo accorgimento, i bambini in questo periodo dell'anno sono spessissimo all'aria aperta, giocano e soprattutto corrono ed è quindi fondamentale che indossino delle scarpe adatte: comode, leggere e che permettano di muoversi in libertà! Anche le scarpe estive devono sostenere in modo corretto la caviglia (per evitare di inciampare), meglio anche che siano semi aperte così da proteggere anche le dita (no alle infradito per i bimbi piccoli), ottimo se è anche una calzatura traspirante ed anatomica.

Anche l'aspetto estetico non è da sottovalutare, ormai i bimbi, soprattutto le bambine come la mia, guardano anche quello, e vogliono vestirsi alla moda (la moda secondo i loro gusti!) e anche nelle scarpe si può essere super fashion! Quest'anno anche per i bimbi sono di moda le Minorchine.



Giocattoli in feltro: handmade e divertimento

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Idee per giocattoli in feltro handmade

Buongiorno care MAM, oggi condivido con voi una delle mie più grandi passioni, quella per il feltro ed il mondo dell'infanzia!

Mi sono appassionata al feltro ed al pannolenci durante la mia gravidanza e già mentre aspettavo Aylin tentavo di cucire qualcosina, i primi risultati non erano granché ma a forza di sbagliare e riprovare ogni tanto qualcosina di carino riesco a crearlo. 

Avendo imparato da autodidatta mi sono stati estremamente utili i video tutorial ormai molto diffusi sui social e su youtube.com. 
Adoro le decorazioni, i fiocchi nascita e tutto ciò che può abbellire camerette e ambienti casalinghi ma fin da subito mi sono perdutamente innamorata dei giocattoli creati con feltro, lana cardata, stoffine e pannolenci. 
Adesso che la mia bimba sta crescendo, sempre più spesso cerca di imitare ciò che faccio ed il gioco simbolico è ormai da qualche tempo entrato a far parte della vita quotidiana. 
Per me è un immenso piacere creare dei giocattoli con i quali possa ricreare i momenti giornalieri come cucinare, vestirsi, pulirsi, costruire, ecc.  

Giocattoli in feltro: handmade
Copyright mammaaiutamamma.com

INSEGNIAMO AI BAMBINI IL VALORE DEI SOLDI

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Ciao a tutte carissime MAM,
anche ai vostri bimbi piace giocare con le monetine che avete nel portafoglio?
Quando i miei figli erano piccoli, ricordo che a volte le loro manine paffutelle riuscivano ad accaparrarsi il mio portafoglio e la cosa che subito facevano era far cadere a terra tutte le monetine che c'erano dentro...che poi anche raccoglievano per carità... ma successivamente le disseminavano in ogni dove (specie in posti alquanto angusti).
A dire la verità non ho mai agevolato questo gioco: i soldi non sono un gioco, non cadono dal cielo, per averli ci vuole sacrificio e fatica e il fatto che al mondo ci siano persone che ne hanno talmente pochi da non riuscire nemmeno a sfamarsi mi fa sembrare poco rispettoso il fatto di giocare buttando qua è là monetine rischiando anche che vadano perdute!
Ho insegnato ai miei figli che i "soldini", quelli veri, non vanno buttati dove capita ma vanno messi da parte, in un salvadanaio per esempio.
Possiamo anche costruirne uno assieme a loro... per esempio uno simile a questo

 salvadanaio finito

33esima settimana di gravidanza

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Stai per entrare nell'ultima fase della gravidanza, sul finire della 33esima settimana di gestazione potrai entrare in congedo e reggere meglio la stanchezza che probabilmente si è già fatta sentire.


Lo sviluppo cerebrale e del sistema immunitario del feto continua, le ossa del cranio sono ancora flessibili e non completamente saldate, l'apparato respiratorio non è ancora maturo e il tuo bambino ingoia molto liquido amniotico, facendo conoscenza con i vari sapori, e facendo molta pipì.
La sua posizione sarà molto probabilmente la cefalica, ma tranquille se non si è ancora girato, alcuni bambini si capovolgono continuamente, altri solo a pochi giorni dal parto.
La pelle diventa sempre più rosea e la lanugine sta scomparendo.

6 buoni motivi per non buttare via il cordone ombelicale del nostro bimbo

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In Italia il 95% dei cordoni ombelicali vengono gettati via. Ecco perché è meglio non farlo

Le cellule staminali, sono una delle scoperte più importanti delle medicina moderna. Le cellule staminali più conosciute sono quelle che provengono dal cordone ombelicale.
Con queste cellule si possono curare molte malattie e le loro potenzialità di cura crescono ogni anno.

Ecco perché è importante non gettare il cordone del bimbo alla nascita, ma è utile conservarlo:

  1. Le cellule staminali cordonali sono cellule capaci di rigenerare il sistema sanguigno malato, e possono curare malattie del sangue e del sistema immunitario come le Leucemie, i Linfomi. la Talassemia, l'Anemia, attualmente sono circa 80 le malattie curabile con le staminali
  2. Il prelievo delle cellule staminali cordonali al momento della nascita è facile e veloce e si possono conservare senza problemi per una eventuale terapia futura per il bambino o per la sua famiglia.
  3. Queste cellule se non prelevate alla nascita, verranno buttate come scarto biologico ospedaliero, mentre se si decide per la conservazione, si può donarlo ad una banca di conservazione pubblica o ad una privata
  4. Conservando il cordone ombelicale, si possono salvare delle vite
  5. Le cellule staminali possono essere usate anche tra persone non consanguinee
  6. Nelle banche pubbliche il cordone viene conservato in forma anonima e viene inserito nel Registri Internazionale per essere messo a disposizione della collettività
conservazione cordone ombelicale



Eppure, in Italia solo circa il 5% delle mamme che ogni anno danno alla luce un figlio, protegge questo patrimonio prezioso.

Il Prof Francesco Zinno, immunologo ed ematologo del Università di Tor Vergata, afferma:  “In Italia oltre il 95% dei cordoni vengono gettati come rifiuto speciale, sprecando letteralmente un preziosissimo materiale biologico dalle enormi potenzialità terapeutiche. E' come gettare nel contenitore dei rifiuti ospedalieri un qualunque organo potenzialmente utilizzabile per un trapianto”

Solo nel nostro Paese ogni anno si ammalano di leucemia circa 5 bambini ogni 100 mila abitanti, e i linfomi rappresentano il 15% di tutti i tumori nei bambini di età compresa tra 0 e 14 anni. Questi piccoli pazienti potrebbero guarire grazie alla lungimiranza dei propri genitori o alla generosità di altri".


Il primo trapianto di cellule staminali emopoietiche cordonali è stato eseguito nel 1988 e fino d’oggi oltre 35mila persone sono state curate con le cellule staminali cordonali. Il numero cosi elevato dei pazienti trattati e l’alta percentuale di esiti positivi confermano la loro grande utilità terapeutica.

Dal 2005 sono stati avviati studi relativi alle cellule staminali mesenchimali, presenti nel tessuto del cordone ombelicale, nella cosiddetta Gelatina di Wharton. Queste cellule (WJC), hanno grande capacità differenziativa, proliferativa e immunomodulante, sono più giovani, non danno problemi di rigetto, possono essere applicate anche tra soggetti non consanguinei (non è richiesta la compatibilità) e risultano ottimali nelle diverse applicazioni di medicina rigenerativa.

Attualmente esistono diversi studi che confermano l’efficacia di utilizzo di cellule staminali mesenchimali nella cura di malattie neurologiche come SLA, Sclerosi Multipla, Autismo, Traumi della Spina Dorsale e Paralisi Cerebrale. Le prime applicazioni sono state effettuate dalla Prof.ssa Joanne Kurzberg presso la Duke University negli Stati Uniti. Anche in Europa e in Italia esistono diversi studi già avviati con successo.

Il Gruppo FamiCord, banca del cordone ombelicale, in collaborazione con diversi centri di Ricerca Clinica, ha avviato una sperimentazione che prevede l’utilizzo di cellule staminali mesenchimali della Gelatina di Wharton del cordone ombelicale per la  cura di malattie neurologiche (SLA, Sclerosi Multipla, Autismo e Paralisi Cerebrale). La terapie sperimentali  sono state  autorizzate dal Ministero della Salute e dal Comitato Bioetico sia in Spagna e sia in Polonia, dove è stata ottenuta l’autorizzazione per la preparazione di cellule staminali secondo standard ATMP (Advanced Therapy Medicinal Product) da parte del laboratorio di Ingegneria Cellulare del Gruppo Famicord  (come prevedono le prescrizioni della Agenzia Europea dei Medicinali - EMA). I risultati ottenuti sono molto incoraggianti ed esiste una reale speranza per le persone malate di poter migliorare la loro qualità di vita.

Come afferma il Presidente del Gruppo FamiCord – Jakub Baran “Il Gruppo FamiCord punta sulla massima qualità del servizio, sulle tecnologie all’avanguardia e sulla ricerca scientifica. Crediamo che il futuro della medicina siano le cellule staminali e siamo pronti a cogliere le sfide della medicina 2.0
Tutto il nostro lavoro è stato possibile grazie a oltre 100mila famiglie che ci hanno affidato le cellule staminali cordonali dei loro figli e grazie alla loro fiducia nella scienza e nella ricerca medica. Abbiamo investito i fondi propri per dare una chance in più ai pazienti in cui la terapia standard non è riuscita a dare i risultati sperati.”


Quindi perché sprecare un bene così prezioso? Se sei vicina al parto, informati presso il tuo ospedale sulle procedure di conservazione e/o donazione del cordone ombelicale, potresti contribuire a salvare delle vite!


22 maggio: Santa Rita!

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Visita al Monastero di Santa Rita a Cascia

Vi ricordate la canzone del cucù? Fa più o meno così: "Cucù cucù, aprile non c'è più, è ritornato maggio con il tempo del cucù!" La mia bisnonna me la cantava sempre! Ed insieme al cucù maggio torna con l'esplosione dei fiori e delle rose! Meravigliose rose, declinate in tutti i loro colori e profumi! A Roma crescono nei giardini, sui balconi, al Roseto comunale la visita è quasi obbligata per bearsi del meraviglioso spettacolo!


Ma esiste un luogo speciale dove le rose assumono un significato particolare, direi mistico!
Cascia! Siete mai stati a Cascia? Immersa nel cuore verde e meraviglioso dell'Umbria, si trova questa cittadina medievale legata alla memoria di una santa il cui simbolo è proprio la rosa: Santa Rita! Vissuta tra il 1371 ed il 1431 (circa), ha una vicenda personale molto particolare. Prima sposa e madre, poi vedova, persi anche i figli si ritira in convento a 36 anni ed inizia una lunga vita di devozione a Cristo, penitenza ed aiuto ai poveri ed ammalati. In seguito a questi suoi meriti ricevette in vita il segno tangibile della sua santità; una spina di rosa le si conficcò nella fronte durante la preghiera davanti ad un crocifisso e formò una piaga (stimmata) che le ricordo sempre i dolori subiti da Cristo durante la sua passione. Ma perché Santa delle Rose? Dice la tradizione che gravemente ammalata ed in  punto di morte ricevette la visita di una parente. Era gennaio, nevicava e faceva molto freddo. Rita chiese alla donna se potesse portarle una rosa colta dal giardino della sua casa natale. Una rosa? Nel mese di gennaio? Eppure, andata per scrupolo nel giardino indicatole, la donna trovò una meravigliosa rosa fra la neve..... Ecco perché Santa delle Rose!


Camminando per Cascia  si vedono rose ovunque e ovunque si sente il loro dolcissimo profumo! Molto suggestiva é la visita al monastero, dove è possibile vedere il crocifisso miracoloso della spina, alcuni ambienti dipinti che ricordano episodi della vita della santa, la cassa lignea dove il suo corpo è stato venerato per secoli, e le rose!


Il santuario invece è moderno, inaugurato alla metà del 1900. Entrando sulla sinistra si può vedere il corpo della Santa conservato all'interno di una teca di vetro, ancora miracolosamente intatto.
Sabato la famiglia "marsupialina" si è recata in visita a Cascia. Il mio bimbo di 4 anni non ha capito molto di quello che cercavo di spiegargli, ma è rimasto colpito dal profumo di rose, dalle stradine suggestive del paesino, e dal verdissimo paesaggio che lo circondava. Molti altri bimbi, grandi e piccoli, osservavano con stupore le rose del monastero, indicando con le manine le api che vi ronzano intorno, altro simbolo dell'operosità infaticabile di questa Santa. Che dire? Sia che siate credenti oppure no, Cascia vale una visita, anche solo per annusarne l'aria profumata! Ave et atque vale ed alla prossima con i marsupiali!


Passeggino JOYCARE: Un nome, una garanzia.

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Il passeggino leggero

Da quando è nata mia figlia, ho sempre usufruito di un passeggino che all'epoca mi prestarono. Era un trio dell'INGLESINA composto da carrozzina 0-6 mesi, passeggino 6 mesi-3 anni e ovetto per passeggiata/macchina con riduttore per i bimbi più piccoli
Per carità era un "zippy trilogy" comodo e spazioso.. ma quanto pesava?
Ogni volta che dovevo metterlo in macchina era un continuo mal di schiena.. E col fatto che anche mia figlia stava iniziano a crescere e a pesare, allora ho preferito ordinare su internet un passeggino leggero e da passeggio (si su internet perché abito un po' sperduta dal mondo e il negozio più fornito di passeggini sarebbe a 50km da casa mia)

Sono andata dritta sui siti online per risparmiare ed eccolo la.. era lì solo soletto il mio JOYCARE ROSA (JC-1204 BURLONE)! 😍
Vi dico che appena ho visto il peso di questo JOYCARE mi sono sbalordita! Pesa soltanto 5kg! Che in confronto ai 10kg di quello vecchio mi è andata di lusso! 
😂


Ho potuto scegliere tra cinque colori diversi: Rosa, Blu, Giallo, Verde e Rosso. Ovvio che da amante del pink shocking io ho scelto il Rosa!

Avendolo ordinato su internet ho dovuto aspettare una quarantina di giorni prima di vederlo dal vivo, ma ora che ce l'ho qua dico sempre che n'è valsa la pena attendere!! 


Copyright mammaaiutamamma.com

PREGI DEL JOYCARE:

-La prima particolarità di questo passeggino da passeggio è sicuramente la leggerezza nel trasportarlo/alzarlo. Pensate che quando cammina a malapena lo sento... ha delle ruote fantastiche, piccole, morbide e "girevoli"


-Un'altra particolarità sono i colori sgargianti ed estivi, adatti ad entrambi i sessi.

-E come ultimissima cosa, ma non meno importante, la flessibilità nel chiudere il passeggino. Diventa praticamente una sottiletta leggera da poter riporre in qualsiasi portabagagli piccolo.

Dovete assolutissimamente andarlo a vedere e poi chissà, anche provarlo 

--> www.joycarespa.com

Idee per decorare la cameretta dei nostri bambini

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Le pareti della cameretta dei vostri bimbi sono spoglie e vorreste decorarle spendendo poco? Vi piacerebbe rinnovare un po' il suo aspetto?
Vi segnalo 5 idee bellissime e semplici da realizzare che abbelliranno la cameretta e piaceranno tantissimo ai vostri bambini.
E allora scegliete una o più idee che vi piacciono, preparate il necessario e buon lavoro!

Un'idea molto bella e decisamente facile da riprodurre. Basteranno dei rami, stoffa che non sfila o feltro per gli aquiloni, fili e striscette di stoffa per decorare...

Non sapete come appendere disegni e lavoretti dei vostri piccoli artisti? Munitevi di cornici colorate di varie dimensioni. Fonte: homedesignetc.com

Bastano un bastone da tenda, delle tende coloratissime, un tappeto e qualche cuscino per creare un bellissimo "angolo lettura". Fonte: learningliftoff.com

Tanti cuscini colorati e pneumatici che diventano pouf per l'angolo relax. Tutorial: grillo-designs.com Se avete dimestichezza col bricolage, ecco il tutorial per creare un pouf da uno pneumatico: pinterest.com

Un'altra idea simpaticissima? Creare un albero con cui decorare una parete utilizzando le piste delle macchinine! Se il vostro bambino non ci gioca più riutilizzatele così! Create l'albero incollando al muro i pezzi delle piste e poi decoratelo con delle lettere oppure con dei disegni o lavoretti dei vostri bimbi. Una bella idea, vero? Fonte: grillo-designs.com

Tanti tutorial di riciclo creativo e idee per riciclare e risparmiare le trovate su Donneinpink.
Donneinpink è anche su facebook, unitevi alla community del risparmio divertente, cliccate qui.

Libri per crescere: La città dei lupi blù

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La città dei lupi blù di Marco Viale


La città dei lupi blù (l'accento sulla u è d'obbligo perché i lupi sono cosìblu) è una città ordinatissima regolata da scadenze ben precise: la pipì si può fare solo all'ora stabilita, la sveglia suona sempre alla stessa ora, il caffè si beve rigorosamente senza zucchero.
I lupi blù utilizzano tazze e tovaglie blu, scrivono con penne blu e disegnano l'arcobaleno solo con il colore blu. I lupi blù non amano le sorprese ma amano la loro routine.
Immaginate il disordine che si crea quando una mattina un lupo rosso, in sella alla sua bicicletta rossa, fa il suo ingresso fischiettando nella città dei lupi blù!
Nella città è il caos e intervengono addirittura le forze dell'ordine ma da nessuna parte esiste una regola o un divieto sull'andare in bicicletta o fischiare.


Il lupo rrosso (servono due erre tanto è rosso) è un lupo allegro mentre i lupi blù non sorridono mai e per di più non sanno nemmeno fischiare o giocare a nascondino o far rimbalzare una pietra sull'acqua: per imparare queste cose serve del tempo libero e loro non l'hanno mai avuto.
Un giorno ad un lupo blù viene voglia di fischiare e, di giorno in giorno, il numero di lupi blù con la voglia di fischiare aumenta sempre più.


E da quel giorno le cose cambiano: le tazze per la colazione possono essere di qualunque colore così come le tovaglie e finalmente l'arcobaleno non è più solo blu.
Ma il lupo rrosso, com'è arrivato, se ne va. I lupi blù lo cercano dappertutto senza successo e riprendono la loro solita vita, con la sveglia alla solita ora ma adesso si recano al lavoro fischiettando.
Una mattina fa la comparsa un lupo gialllo (così giallo che due elle non bastano) sul suo monopattino e la città dei lupi blù si ferma di nuovo.

Un bell'albo che parla in modo geniale di diversità, di cambiamenti e della iniziale diffidenza che questi possono portare nella nostra quotidianità.
Un bello spunto per poter parlare con i bambini di integrazione (anche se loro, si sa, sono  più aperti degli adulti e certe sottigliezze nemmeno le vedono) e della gioia di poter fare le cose che piacciono anche se agli altri possono sembrare inutili o perdite di tempo.
Lo stile delle illustrazioni mi piace tantissimo con tutto quel blu e con i lupi stilizzati inoltre ho trovato molto carino il fatto che il testo sia stato smosso cambiando font o forma alla frasi e che rende la lettura più vivace.

Età di lettura: dai 4 anni


La città dei lupi blù
Marco Viale
Edizioni Giralangolo EDT
€ 13.50


Alla prossima settimana
Erika

Il Mammacheblog del MAM

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Che adoro questo evento non è una novità, da quando ho il blog ci sono sempre andata, mi piace tutto del Mammacheblog, l'atmosfera che si respira, i corsi sempre utili, ma soprattutto gli incontri che si fanno e le chiacchiere tra amiche "virtuali" che diventano "reali"!

Quest'anno poi, ho potuto finalmente incontrare alcune mie amiche del MAM che conosco e che scrivono qui da molto tempo, ma che non avevo mai avuto occasione di vedere dal vivo, a causa della lontananza. Quest'anno hanno deciso di venire fino a Milano per il Mammacheblog e finalmente ci siamo conosciute!
E' sempre bellissimo dare un volto e una voce ad una amica virtuale!
Quello che è successo nei due giorni di Mammacheblog l'ho già scritto sull'altro mio blog, e lo potete leggere qui => Mammacheblog 2016 

MAM al Mammacheblog
Le blogger del MAM che ho incontrato - Copyright mammaaiutamamma.com

Con questo post voglio solo ringraziare tutte le mie collaboratrici che sono state presenti al Mammacheblog, che sono tutte fantastiche e che spero di rivedere presto e lancio un messaggio alle altre, quelle che non sono potute venire, non vedo l'ora di conoscere anche voi! Quando passate da Milano chiamatemi!

Nel MAM c'è anche una donna speciale: Alessia, che lavora per Mission Bambini ed è stata presente tutto il giorno per promuovere le iniziative della Fondazione (a proposito, in questo periodo di dichiarazione dei redditi, se non sapete a chi donare il 5X1000... Firmate nella casella del Volontariato e inserite il codice fiscale della Fondazione Mission Bambini: 13022270154 i bambini che aiutano in tutto il mondo ve ne saranno grati!)

Io ed Alessia del MAM che lavora per Mission Bambini - Copyright mammaaiutamamma.com

In questi anni ci sono state molte collaboratrici che se ne sono andate e altre che sono arrivate, il MAM è sempre in evoluzione, non ci fermiamo mai!

Grazie a tutto il team MAM!

Marina

Un tocco in più in cameretta

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La giostrina per la culla

Il mio piccolo ranocchio ha ormai due mesi e mezzo ed inizia ad interagire, sorrisi che ti aprono il cuore e vocalizzi emozionanti ma le attenzioni che richiede sono continue... che fatica! Quando è sveglio devo sempre stare accanto a lui... forse una giostrina sopra la culla potrebbe distrarlo un pochino e fare anche la sua bella figura in cameretta!

Sto girando da un po' sul web ma non riesco a decidermi!

Ci sono giostrine già complete di melodia che hanno il braccio per agganciarle alla culla come questa classica di Nanan con dei tenerissimi orsetti tutti da coccolare



e altrettanto bella e d'effetto è quella di Picci che ho trovato nel negozio on line Culla del Bimbo, guardate come è curato il dettaglio del rivestimento del braccio in plastica!
Adoro gli oggetti in legno, mi danno l'idea di robustezza e di natura, questo della Cametta di Pippi è semplice e i contrasti di colori attirano sicuramente l'attenzione dei bimbi. Inoltre il prezzo è davvero vantaggioso!


In tema marino mi piace anche questa in feltro, in vendita da  Olalla! che oltre a questa offre una scelta vastissima di oggetti artigianali per ogni occasione, ci si innamora al primo sguardo!


Ultimi gioiellini sono quelli che ho scovato da Baboo Kids Design che darebbero un tocco davvero esclusivo alla nostra cameretta...




Davvero non so quale scegliere, queste giostrine mi fanno tutte impazzire! Sono bellissime! Qualcuno mi da qualche consiglio??!!

Shopping estivo!

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Ho voglia d'estate, del caldo, delle maniche corte, del mare, della sabbia...
Invece siamo a metà di questo mese un po' pazzerello che ci ha fatto tirar fuori ancora le maglie lunghe.
Ma nonostante tutto noi abbiamo fatto shopping, molto shopping estivo (per i bimbi ovviamente), bermuda, costumi e t-shirt a go go, e ora voglio mostrarvi qualcosa!
Partiamo dal maschietto più piccolo di casa, Giorgio Andrea, al quale ogni anno con mio grande dispiacere (non è vero) devo rifare il guardaroba. Ma la fortuna di ogni mamma è il sito di zara www.zara.it, tanti anni fa con Aurora non lo consideravo molto ora invece mi sbizzarrisco.
Siccome Giorgio Andrea è un amante degli animali abbiamo preso t-shirt simpatiche e divertenti con molteplici stampe, bermuda di jeans comodi, la salopette non poteva mancare sapete che ne sono un'amante, e short mare super colorati, vi lascio qualche foto:




Oltre a Zara mi piace anche girare altri negozietti per i miei bimbi, tra i tanti c'è Bimbirilli, ve ne avevo già parlato qualche mese fa, vi lascio il link alla pagina facebook per dare una sbirciatina.
Mi affido sempre a Elena, la fantastica proprietaria, per la scelta dei capi,  ci conosciamo da 10 anni per cui sa benissimo i miei gusti e sa cosa propormi.
Vi mostro alcune foto:






Avrete sicuramente intuito che MI PIACCIONO LE RIGHE.
Lo confesso prima che nascesse Giorgio le detestavo parecchio ora le amo tantissimo!

Questi completi sono molto pratici, tessuti leggeri, comodi insomma adatti per bambini ma di gran qualità. I prezzi sono più alti ma vi assicuro che anche se stra stra  portati non si rovinano (a parte le macchiazze di cibo hihih).

Insomma dopo lo shopping e le bellissime foto ho solo voglia di andar al mare!!!

Buona giornata

Lidia




32esima settimana di gravidanza

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Siamo ormai nell'ottavo mese, il momento del parto si avvicina e il nostro corpo inizia a prepararsi a tale evento.


Da questo momento il bambino prende lentamente i tratti del neonato, dalla terza ecografia di protocollo il ginecoloco controllerà il normale sviluppo del feto ormai completamente formato.
Ora sui 2 kg il piccolo ha ancora la pelle molto rugosa e per lo sviluppo osseo necessita di buone quantità di calcio.
Il vostro piccolo dorme il 90% del tempo ma quando si muove lo sentite chiaro e forte visto l'ormai spazio ridotto a sua disposizione.

La mamma potrebbe avvisare le contrazioni preparatorie, non si spaventi a meno che non siano eccessivamente frequenti o accompagnate da perdite, in tal caso è bene sottoporsi a una visita medica.
A proposito di perdite, in questo periodo potrebbero aumentare le normali perdite bianche vaginali, dette leucorrea gravidica e sono dovute allo sbalzo ormonale.
L'utero ormai grande obbliga gli altri organi a qualche sacrificio, potreste quindi avere lo stomaco facilmente infiammabile, specie se state troppo supine.

Ricordati di riposare più che puoi e lasciati coccolare da massaggi, stretching dolce, un po' di movimento e sana alimentazione.

Aline - Mammanontiarrabbiare

Sposiamoci in stile country chic!

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Sicuramente qualcuno di voi ne avrà sentito parlare (si parla tanto anche di shabby chic) ma cos'è?
Il country chic è uno stile che fa della semplicità la sua "bandiera" ma è soprattutto legato ad una ambientazione di campagna e quindi rustica, in cui il marrone ossia il colore del legno, è elemento predominante, accompagnato da fiori che richiamano quelli di campo. Ad esempio si possono trovare negli allestimenti cesti in vimini, paglia ecc...



Si possono ad esempio preparare un tavolo confetti o bomboniere con piante aromatiche dalla profumazione non troppo forte (soprattutto dove ci sono alimenti, per non confondere gli odori con il gusto)


Creare quindi una scenografia rustica che richiami la campagna, la natura, ma impreziosendo il tutto con dettagli raffinati ed eleganti, appunto "chic": questo è sostanzialmente il country chic!

Ovviamente se si decide per questo stile tutto dovrà essere in "sintonia" a partire dalla location che potrà essere un villa di campagna, un castello immerso nel verde, un agriturismo...insomma la location stessa dovrà richiamare lo stile del matrimonio. E poi tutto il resto a partire dagli abiti degli sposi, passando per le bomboniere e gli inviti sino al cibo...

Avere ben chiaro sin dagli inizi quale sarà lo stile del vostro matrimonio sarà consigliabile ed utile per tutto ciò che verrà progettato, di conseguenza, dal/la wedding planner che vi assisterà nell'organizzazione del vostro evento. E sarà veramente fondamentale sceglierlo, prima di iniziare l'organizzazione delle vostre nozze.

Beauty Fai da Te: Amido da Doccia per tutta la famiglia

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Oggi cominciamo a parlare di cosmetici veloci che possiamo fare in casa con ingredienti facilmente reperibili.
Fare un cosmetico in casa può dare grossa soddisfazione. E' un po' come cucinare e, se fatto a livello base, può essere un'attività interessante anche per i nostri bimbi.

Ho notato che quando chiedo a Ginevra (che ora ha quasi 18 mesi) di aiutarmi a fare una torta lei è felicissima. E se poi a merenda le dico che c'è la torta che abbiamo fatto insieme lei mi fa dei sorrisi meravigliosi e la mangia di gusto.
Ho provato a fare lo stesso anche con delle piccole autoproduzioni e ho avuto lo stesso effetto, quindi ho pensato di proporlo anche a voi!

Oggi vediamo come produrre un semplice amido da doccia.
Come forse sapete dalle esperienze con i vostri bimbi uno dei modi più efficaci e delicati di lavarsi è proprio con sostanze contenente amido, anche la farina. Ovviamente non avrete schiuma ma sicuramente non avrete problemi di secchezza o irritazione come può succedere con i detergenti a base di tensioattivi (a meno di allergie a qualche componente, ovviamente).

Vediamo allora come procedere...

Ingredienti:
1 cucchiaio di bicarbonato (circa 20g)
3 cucchiai colmi di amido di mais meglio se biologico (circa 50g)
5 cucchiai rasi di un olio bio a scelta, io consiglio un olio leggero come quello di vinacciolo o se volete jojoba. Ma va bene anche olio di oliva o girasole (circa 50 g)
opzionali:
1 cucchiaio raso di una pianta officinale polverizzata (melissa, menta, ...)
1 cucchiaio di semi di papavero
3-5 gocce di olio essenziale a scelta (timo, lavanda, pino mugo, ...)

Procedimento:
Mescolate gli ingredienti secchi e poi aggiungere un po alla volta l'olio mescolando con  con un cucchiaio o un leccapentole, fino ad ottenere una pasta della consistenza della plastilina. Se non si raggiunge la consistenza giusta aggiungere olio o amido fino ad ottenerla.
Il prodotto va conservato in un vasetto di vetro ponendo attenzione a non contaminarlo con l'acqua che farebbe irrancidire l‘olio molto in fretta, costringendovi a buttare il tutto. Il prodotto in questo modo si può conservare per un paio di mesi.

L‘amido deterge delicatamente, il bicarbonato aiuta a liberarsi di unto e odori.
Se avete deciso di utilizzare l‘erba officinale, l'amido da doccia avrà un profumo delicato e non persistente ed anche una leggera azione esfoliante.
Se avete deciso di mettere i semi di papavero l'azione esfoliante sarà decisamente più intensa.
Con l'olio essenziale invece otterrete un profumo più intenso ma mi raccomando meglio farne a meno in gravidanza e ponete molta attenzione se lo dovete usare sulla pelle dei bimbi!
Ovviamente potete anche decidere di mettere due o più ingredienti opzionali a scelta e sperimentare texture e profumazioni.
Per i bimbi più piccoli potete omettere gli ingredienti opzionali ed avere un amido da usare per il bagnetto, neutro e delicatissimo.

Modo d'uso:
Prelevate una noce di prodotto con le mani asciutte e massaggiate sulla cute inumidita con movimenti circolari.
Sciacquare bene e asciugare.

Questa della foto è una versione fatta con il fieno proveniente dall'Alto Adige, un fieno ricco di proprietà e profumi, con il quale si realizzano anche trattamenti alle SPA.


Alla prossima!

L'importanza del supporto psicologico durante la gravidanza

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La gravidanza è una fase della vita della donna contraddistinta da cambiamenti che non riguardano solo l’aspetto biologico e fisico, ma anche quello emozionale. Quando una donna in dolce attesa o desiderosa di diventare mamma entra nel mio studio mi rendo conto sempre di quanto ogni gravidanza sia un mondo a sé, un percorso totalmente diverso dalle altre esperienze di gestazione.



Si vive con attorno tantissimi esempi di madri, ma quando arriva il proprio turno i dubbi e le paure si rincorrono. Per questo motivo è fondamentale non trascurare il supporto psicologico durante i nove mesi di attesa, soprattutto quando si fanno sentire alcuni segnali di allarme specifici.
Quali sono? I più importanti riguardano senza dubbio il rapporto con il corpo che cambia. Soprattutto nelle gravidanze non programmate capita infatti di vivere con ansia i mutamenti che vedono protagonista il corpo durante i nove mesi dell’attesa.

In casi come questo, quando anche una minima imperfezione diventa motivo di tristezza e angoscia, risulta opportuno rivolgersia un terapeuta, ponendosi l’obiettivo principale di evitare ricadute sull’autostima nel post partum, un periodo delicatissimo durante il quale la serenità della mamma è fondamentale per la crescita equilibrata del bambino, che scopre il mondo anche attraverso le scelte e gli atteggiamenti della persona adulta che nel primo anno di vita gli è più vicino.
Un capitolo molto importante quando si parla di supporto psicologico in gravidanza riguarda la sessualità. Tra i punti che mi vengono presentati con maggior frequenza dalle future mamme che mi chiedono aiuto c’è l’opposizione tra sessualità e maternità, la difficoltà a conciliare anche solo mentalmente questi due piani.

Quando sorgono domande di questo tipo è vitale per la coppia e per la serenità della donna consultare un terapeuta e, in alcuni casi, optare per un percorso comune con il partner, scelta che può rivelarsi congeniale per migliorare la qualità del dialogo.

La gravidanza è innegabilmente un momento di ridiscussione quasi totale del proprio vissuto. Vivere delle situazioni di crisi interiore e ripensare anche a esperienze passate che hanno svolto un ruolo di particolare importanza a livello formativo ed emozionale è più che normale, anzi è sano e naturale.

In queste occasioni è possibile apprezzare pienamente i risultati di un percorso psicologico, che diventa un iter di supporto per migliorarsi e per prepararsi in maniera completa alla relazione più duratura della vita, ossia quella con il proprio figlio.


Adesso aspetto nei commenti l’esperienza delle future mamme, che può essere di grandissimo aiuto a tante donne che hanno appena iniziato il meraviglioso percorso dell’attesa!

Libri per crescere: Geronimo Amedeo e le giraffe

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Geronimo è un orsetto convinto di essere una giraffa.
Un giorno, passeggiando nella savana lontana lontana incontra un branco di giraffe.
Quando queste gli chiedono chi sia, lui risponde  molto serenamente di essere una giraffa.


Le giraffe non sono molto convinte di questa cosa ed emettono il loro verdetto: sebbene Geronimo porti l'ombrello come loro e abbia il manto maculato come il loro, Geronimo è semplicemente...un orso.
Amareggiato il piccolo orso se ne va verso la montagna degli orsi che, credendolo una giraffa, se ne vanno spaventati.
Geronimo si ritrova nuovamente solo fino a quando incontra Amedeo, un elefante che si crede una giraffa.


Dopo un primo momento di diffidenza, le due giraffe diventano i migliori amici del mondo e fondano un branco di giraffe tutto nuovo dove ognuno può essere ciò che realmente è.


Un albo molto colorato e dalle simpatiche illustrazioni dell'autore che porta con sé messaggi davvero importanti come la necessità di ognuno di sentirsi parte di un gruppo o di un branco, come in questo caso.
Geronimo non riesce a capire perché si trova escluso sia dal branco delle giraffe che dal branco degli orsi e questo lo rattrista molto fino all'incontro con Amedeo, un'anima simile alla sua.
Entrambi si sentono una giraffa, a dispetto di quello che possono pensare gli altri animali.
Un libro che parla in modo lieve e adatto ai bambini di diversità e dell'accettazione del proprio io, una storia di amicizia e dal finale molto positivo.

Età di lettura: dai 4 anni

Geronimo Amedeo e le giraffe
Nicolas Gouny
Edizioni Terre di Mezzo
€ 15.00




 Alla prossima settimana!
Erika
Mamma aiuta Mamma